Pomatias e Littorina: l'Evoluzione raccontata da due chiocciole

« Older   Newer »
  Share  
fabrizio3
view post Posted on 4/9/2014, 22:39 by: fabrizio3     +1   +1   -1
Avatar

non ho una vita... ma si dà il caso che mi stia bene così ;)
****************

Group:
Administrator
Posts:
11,884
Reputation:
+2,935
Location:
Roma

Status:


Ma poi, nel caso dei Gasteropodi parliamo di una sola Classe ; e per es, nei ''pesci'' in senso lato se li intendiamo come Classe, ci sono sì preadattamenti aerei, dai Dipnoi ai Clariidae ai Perioftalmi, ma nessuno del tutto emancipato dall'acqua.
In nessuna Classe di Cordati esistono (nella stessa Classe) specie con branchie e specie con (soli) polmoni, almeno da adulti....

Forse è dovuto al fatto che il Sistema circolatorio dei Molluschi è più ''semplice' e il loro metabolismo meno dispendioso, ciò che rende meno critica la quantità di ossigeno necessaria, e dunque meno rigida la scelta di soluzioni adottabili (branchia (ctenidio), ''polmone'' o addirittura solo cutanea, come nei Nudibranchi).

Per fare un esempio inverso, un ipotetico ''delfino con branchie'' dovrebbe averle più grandi dell'intero corpo, per assorbire dall'acqua l'ossigeno che il suo metabolismo richiede!

Ma poi altri sono gli ostacoli (disidratazione, funzione renale, fecondazione interna e uova ''reistenti'') a permettere l'emersione sulla terraferma; e senza dubbio, i Gasteropodi come singola Classe presentano una variabilità paragonabile a quelle di tutte le Classi dei Cordati nel loro insieme ( il loro numero è comparabile con quello di tutte loro assieme, infatti :woot: )
-E penso che c'entri anche la ''statistica'' : così tante specie, statisticamente, promettono una gamma di variazioni molto elevata.

Anche questo semplicissimo dato vale forse a spiegare, in parte, un interrogativo che ho sempre avuto : perché *solo* i Gasteropodi abbiano questa variabilità..

Le altre Classi di Molluschi infatti, loro più o meno affini, sono rimaste confinate al mare,; solo i Bivalvi si sono , in piccola proporzione, spinti nelle acque dolci, e nessuno comunque all'asciutto.

Nel loro caso (sono la Classe più numerosa dopo i Gasteropodi, quindi sarebbero 'statisticamente' ancora abbastanza avvantaggiati), ostacoli insuperabili sono stati rappresentati dalla nutrizione per mezzo di ''filtraggio'' dell'acqua, non attuabile in modo analogo con l'aria atmosferica (solo pochissime specie molto primitive raccolgono particelle di cibo con 'palpi boccali' ), poi dal sistema respiratorio connesso all'alimentazione, e incompatibile con un ''polmone pompante''; e la mancanza di organi copulatori, che rende necessaria l'acqua per l'incontro dei gameti.


-Più difficile è spiegare il caso dei Cefalopodi : anche se i Polpi spesso escono a caccia sugli scogli, devono restare sempre bagnati e un'ora all'asciutto li uccide, per asfissia. Anche se il mantello continua a pompare aria, le loro branchie non ce la fanno a ricavare ossigeno dall'aria, anche se bagnate.

Anche in questo caso, la ''statistica'' spiega qualcosa : i Cefalopodi, oggi (e relativamente in passato, anche se presenti con rigoglio di linee ormai estinte), sono circa 100 volte meno numerosi, come specie, dei Gasteropodi = 100 volte meno ''variabili'', se ammettiamo un rapporto di variabilità/numero di specie simile a quello dei Gasteropodi.

Ricordo di aver letto da bambino un libro di Cousteau, in cui un ricercatore da lui consultato rispondeva a proposito che i polpi avrebbero ''sbagliato metallo'' : rame ( emocianina) nel sangue, al posto della più efficiente Emoglobina ( = ferro).

...Ma riflettei immediatamente sul fatto che la stessa ''handicappante''' Emocianina la hanno anche i Bivalvi e i Gasteropodi, cosa che non aveva però impedito loro di colonizzare le acque dolci e, nel caso dei Gasteropodi, anche la terraferma!! ;)

E' vero semmai che i Cefalopodi, predatori ''energici'' e muscolarmente molto attivi, hanno una maggiore criticità nel fabbisogno di ossigeno, che forse una cavità palleale vascolarizzata a mo' di polmone (come nei Gasteropodi terrestri) non avrebbe potuto garantire (la branchia ha maggiore superficie, anche se forse funziona solo in acqua - l'acqua contiene molto meno ossigeno dell'aria atmosferica, ma forse un ''polmone '' in aria non avrebbe avuto una ''resa'' paragonabile a quella di una branchia immersa in acqua).

Nel caso dei Gasteropodi Architaenioglossa (dalla Ampullaria notissime agli acquariofili, alle Cyclophorus terrestri che allevai) , notiamo 1) specie con sola branchia ( come Marisa, Asolene ecc ecc), 2) specie con branchia E ''polmone'' (cavità palleale vascolarizzata , come le note Pomacea ), e specie con solo ''polmone'' (per es Cyclophorus, che spesso presentano tracce vestigiali della branchia, così come le presenta Pomatias elegans )

-Così, forse, questa ''ambivalenza'' tutt'oggi osservabile nelle Pomacea, rappresenta il necessario ''ponte'' che ha traghettato una fisiologia acquatica a una terrestre.
-Forse i Cephalopoda , meno numerosi = meno variabili, non hanno mai avuto la ''fortuna''' di vedere apparire un mantello vascolarizzato, pur conservando per l'intanto le antiche branchie; forse, questo è successo ma la fisiologia di questi animali non ha permesso che la mutazione fosse davvero vantaggiosa e si spingesse oltre.




-Non si spiega poi, se non con una 'mutabilità a raggio ristretto'', il fatto che non siano mai penetrati in acque dolci, in 500 e più milioni di anni, pur vivendo spesso in prossimità di estuari / paludi (va detto però che la maggior parte delle specie di Cefalopodi sono pelagiche, vivono in alto mare e quindi lontane da una ''opportunità'' di trar vantaggio da una pur possibile mutazione che li rendesse eurialini (resistenti a salinità differenti), semplicemente perché troppo lontani da foci / acque dolci ; le specie costiere sono ''poche'', e quindi la Statistica entra in gioco anche qui, a mio parere.



-Purtroppo nessuno per ora ha una ''vera'' risposta, in realtà....
 
Contacts  Top
9 replies since 8/5/2010, 23:29   243 views
  Share