Cantareus apertus: una “guerra” d’amorePhylum: Mollusca
Classe: Gastropoda
Ordine: Pulmonata
Genere: Cantareus
Specie: apertus
Questa è la breve scheda del mollusco gasteropode di cui sto per parlare. Non farò una sua descrizione generale, perché di quelle ce ne sono in abbondanza e sicuro fatte meglio di ciò che farei io, e non è nemmeno un articolo scientifico, quindi qui parlerò solo come un’osservatrice che riporta ciò che ha visto. Niente termini scientifici, niente parole pompose, niente roba per scienziati. In quest’articolo parlerò semplicemente di un argomento interessante anche se poco trattato: la modalità di accoppiamento di Cantareus apertus.
Si sa, noi appassionati malacofili siamo dei guardoni nati, non ce ne vergognamo nemmeno, ma da certe sbirciatine si possono imparare tante cose. Io per prima, tra giornate di stress post studio e tirocinio, ho scoperto la bellezza dell’osservare le varie modalità di accoppiamento delle mie bellissime chioccioline. Tutte finiscono (quasi) sempre con un bel mucchio di uova che fanno saltare di gioia, ma… attenzione: cominciano in maniera uguale? Fino a quattro anni fa io avrei risposto di sì, che tutte le chiocciole si accoppiano alla stessa maniera. Ma non è così.
Le Eobania vermiculata, per esempio, fanno una danza d’amore da film romantico con “baci”, smancerie e tanto altro che… si sa, succede solo nei film!
Le Achatina fulica… beh, a loro la passione certo non manca! Morsi di passione, strusciate di passione, muco di passione! Passione a volontà, insomma, quasi da film a luci rosse!
Per quanto riguarda le piccole e dolci apertus… è un discorso a parte. Le vediamo tutti i giorni, inoffensive e mangione. Sono le uniche che schiumano alla Sbrodolina Tante Coccole quando le disturbiamo e ci piacciono proprio per questa peculiarità. Ma che succede alle nostre amate e inoffensive apertus quando l’ormone chiama ed è arrivato il momento di trovare il/la fidanzatino/a? Beh, semplice, da chioccioline inoffensive si trasformano in spietati mostri morsica- amante! Carine, vero?
Sappiamo che le nostre amate chiocciole sono quasi sempre ermafroditi insufficienti e che quindi – anche se le chiamiamo Giorgio, Agatina o Rocco, la loro natura non cambia, e qui è lo stesso: il chiocciolo cerca la dolce metà, la trova tra tante altre completamente disinteressate e intente a sbranarsi la loro porzione giornaliera di insalata, e anziché corteggiarla, fiori e quant’altro… la morde.
E non un mordicchiamento alla fulica tipo “Ehi, ti piace se ti massaggio qui?” no, ragazzi, si tratta di morsi che fanno scappare la povera incappata, che si nasconde nel suo guscio, tremante e impaurita e nello stesso tempo incuriosita (si sa, le signorine sono attratte dal maschio rude).
Insomma, lei esce, lui la morde, lei lo scansa e ricambia con una bella morsicata a sua volta (devi sudare per avermi e cose così), e tutto questo dura una bella oretta, se non di più, entrambi con le loro “parti intime” in bella vista, che si aprono a libro proprio a destra degli occhi. Il bello di questo particolare è che questa parte del corpo non si nota fino a quando non è il periodo di accoppiamento, al contrario di quello che ho notato nelle fulica, che spesso e volentieri fanno mostra spudorata della loro mercanzia anche mentre mangiano.
In quest’ultima foto, in particolare, si nota questa espansione in cui è presente come un gancio nella parte terminale. Tra i morsi, infatti, a un certo punto comincia l’avvicinamento. Provano ad “agganciarsi l’uno all’altra”, poi non ci riescono e giù di nuovo a mordersi.
Poi però succede qualcosa, che ti fa spalancare gli occhi dalla sorpresa. Il “maschio” fa uscire qualcosa.
Questo “qualcosa” è il dardo, una specie di freccia in materiale calcareo che la chiocciola che interpreta il maschio fa fuoriuscire rapidamente e la conficca della “femmina”, col fine importante di incrementare il successo riproduttivo .
Queste quattro foto mostrano in sequenza il lancio del dardo, un’operazione all’apparenza facile e veloce, ma che in realtà è piuttosto complessa e va in porto solo dopo vari tentativi andati a male.
A dardo lanciato, e morsi ormai in esaurimento, avviene finalmente l’accoppiamento vero e proprio, anche questo non immediato.
Dalle foto si vede benissimo la punta del dardo conficcato che esce dalla chiocciolina “femmina”.
Avvenuto questo passaggio finale, alle chioccioline non resta che dedicarsi a una lunga notte d’amore!
Grazie a tutti per la lettura!
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#entry540791931Edited by Acha-Roby - 19/8/2013, 16:39
