Identificazione conchiglie

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view post Posted on 26/8/2014, 21:16     +1   +1   -1
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Salve, ho iniziato a raccogliere gusci di gasteropodi sin da ragazzino, in grandissima parte terrestri, visto che sarò più di quindic'anni che non vado più al mare.
Comunque qualcuno marino ce l'ho, passatomi mi pare da qualcuno che li trovava per caso in spiaggia.
Per cui vi chiedo, è possibile identificare in linea di massima a che specie appartenevano?

P.S.
Non so granchè di fotografia, per cui non spaventatevi per le foto :P

 
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view post Posted on 30/8/2014, 16:24     +1   +1   -1
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ciao, benvenuto :)
Dove sono state raccolte?

La globosa più grande è Neverita josephinae

quella ovale piccola e 'schiacciata'' è Cyclope donovani

Quella semi trasparente dovrebbe essere Haminoea hydatis

Quella a cono marroncina, è difficile senza vederla bene di 'profilo' e con l'apertura bene in vista; dovrebbe essere una Gibbula, ma non azzardo la specie esatta...

Aspetto altra foto, e se vuoi conoscere dettagli sulla vita di queste chiocciole marine, chiedi pure :)
 
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view post Posted on 31/8/2014, 11:31     +1   +1   -1
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Grazie mille :)
Le hanno raccolte ad Orosei, Sardegna centro orientale, tra la sabbia della spiaggia a parte quella che hai identificato come Gibbula che ricordo che abitavano a decine su dei blocchi di marmo nella zona intertidale.
Ecco altre foto anche se non son proprio il massimo.
 
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view post Posted on 31/8/2014, 17:10     +1   +1   -1
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ma di nulla Roy :)
Per quello che vedo, sono indeciso tra due specie : propendo per Gibbula richardi (oggi - Phorcus richardi ) , anche se potrebbe anche essere Gibbula umbilicaris (latior?)

Dovresti riprendere, se ti va, la parte inferiore in modo più possibile perpendicolare ; non preoccuparti troppo della nitidezza ;) L'importante è che si possa capire la forma dell'imboccatura, l'ampiezza dell'ombelico (il ''buco'' centrale, diagnostico perché oltretutto completamente assente in alcuni dei Generi affini);
sarebbe anche utile vedere meglio il pattern della parte superiore, non capisco se è bruna naturale o solo 'sporca' di alghe... perché come colorazione fa pensare più alla umbilicaris che alla richardi, anche se va detto che è un tratto molto variabile e non ha mai valore diagnostico decisivo :)
 
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view post Posted on 31/8/2014, 18:07     +1   +1   -1
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Non sono più in paese per via degli studi quindi non potrò più fare fotografie almeno per qualche mese.
Comunque mi basta sapere genere o famiglia del guscio, almeno per aver un'idea di che tipo di animale l'ha originato visto che so poco o nulla delle specie marine.
 
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view post Posted on 31/8/2014, 22:08     +1   +1   -1
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proverò a studiarmi meglio le foto disponibili, semmai :)


-Se poi ti interessa sapere qualcosa sulla loro vita, come sulla loro posizione ''tassonomica'' in generale, domanda pure :)
 
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view post Posted on 31/8/2014, 23:21     +1   +1   -1
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Mi son letto qualcosina in questi mesi ed ho visto che i gasteroposi vengono divisi in sei gruppi principali: Patellogastropoda, Vetigastropoda, Cocculiniformia, Neritimorpha, Caenogastropoda, e Heterobranchia.
Quello che non ho mai capito è se tali gruppi possano essere definiti anche solo in base a caratteristiche morfologiche o se per definirli ci si debba affidare per forza al DNA.
In altre parole il dubbio è se tali gruppi possano essere definiti in base a semplici caratteristiche morfologiche come ad esempio è il caso dei roditori, o se per definirli ci si debba per forza affidare al DNA com'è ad esempio il caso dei cetartiodattili (cetacei + artiodattili) nei quali ad esempio, anche se geneticamente vicini, il loro habitat completamente diverso ha cancellato praticamente ogni loro somiglianza morfologica.

Comunque se non c'è risposta lascia pure perdere queste mie seghe mentali :lol:
 
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view post Posted on 1/9/2014, 16:16     +1   +1   -1
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c'è risposta anche se non definitiva, almeno a livello di dettagli, visto che ci sono state revisioni recenti sulla base appunto di esami genetici!

Però rimettono un po' in discussione più che altro i rapporti reciproci, e il diverso grado di affinità tra quei gruppi principali, che come tali rimangono sostanzialmente ancora validi.

I primi quattro sono decisamente ''primitivi'', specie le Patellogastropoda, in cui la torsione tipica non appare o è precocemente regredita.
Sono sopravvissute solo grazie alla loro nicchia specializzata, ma nessuna si è molto diversificata, e per es in tutta la loro lunghissima storia nessuna specie ha raggiunto acque dolci o la terra emersa.

Le Vetigastropoda sono rimaste confinate al mare, spesso relagate in zone abissali come di regola accade per i taxa ''arcaici'' , lasciati indietro dall'avanzare di gruppi più evoluti perché incapaci di competere.
Le loro conchiglie sono pesanti, ''dispendiose'' da creare anche se poi relativamente sicure come protezione ; la loro caratteristica è lo strato, più o meno spesso, di madreperla : basta scorticare appena la superficie, che subito appare.
La tua Gibbula sp. appartiene a questo gruppo, e puoi osservare la madreperla al suo interno :)

Le Neritomorpha sono anch'esse anatomicamente piuttosto primitive(due orecchiette del cuore, che viene ancora attraversato dall'intestino come accade nei Bivalvi); hanno goduto di una radiazione evolutiva precoce, che le ha portate forse per prime a colonizzare le terre emerse, ma che si è altrettanto precocemente fermata, forse proprio a causa delle caratteristiche arcaiche che le pongono in svantaggio rispetto a gruppi comparsi successivamente.
Infatti, Helicinidae, Hydrocenidae ecc, le ''Nerite terrestri'', esistono sì tutt'oggi ma relativamente poche specie e rimaste confinate a specifiche località dei tropici - nessuna purtroppo in Europa :(
Anche le specie di acqua dolce sono minoritarie, solo 2-3 nella fauna nostrana, per avere un'idea.


I Caenogastropoda sono invece molto più evoluti, anche se in grado variabile (meno di tutti gli '' Architaenioglossa'', di cui fanno parte le Pomacea / Ampullaridae , e anche specie di terraferma)

Sono anche molto diversificati, sia come morfologia di conchiglia che come adattamenti, sia ecologici che alimentari (questi ultimi si riflettono nella variabilità della radula).
Sono in massima parte marini, le più classiche e vistose conchiglie sono in questo gruppo; ma non mancano specie terrestri, come la comune Pomatias elegans, che conserva evidentissimi caratteri della sua ''vera'' origine e affinità. https://mondogasteropodi.forumfree.it/?t=47976978
Anche specie dulciacquicole compaiono in questo Gruppo ( Melanoides tubercolata, Tylomelania ecc ecc, per citare due Generi noti d'acquario ).

Sono a loro volta suddivisibili : le
1) Architaenioglossa sono le più arcaiche, poi -senza ulteriormente approfondire- abbiamo le
2) Neotaenioglossa , il sotto-clade più diversificato : oltre a numerosissime specie marine e dall'adattamento più diverso (come le Cypraea, specialiste alimentari su Spugne o Madrepore), è a queste che appartiene la summenzionata terrestre Pomatias elegans (che si nutre di funghi e vegetazione marcia, senza molte esigenze); -delle specie che presenti, Neverita josephinae è anch'essa in questo gruppo , e anzi, particolarmente affine, sia alle marine Cypraea, sia alle terrestri Pomatiidae (ricadono tutte nello stesso ''infra-Ordine'' Littorinimorpha, benché così diverse sia come aspetto che come biologia ed ecologia!!)
Neverita josephinae per es, è specialista nel forare gusci di Bivalvi di cui si nutre, grazie a un lavoro alterno di radula e di acido prodotto da una ghiandola del piede; i 'buchini rotondi'' che si vedono sulle valve di vongole ecc, sono opera sua :)

3) Neogastropoda - il Gruppo più evoluto dei Cenogastropoda , ma anche più ''specializzato'', in quanto sono pressoché tutti carnivori, spesso predatori attivi ma anche spazzini / necrofagi; nessuna di loro colonizza la terra emersa, e solo eccezioni (Anentome helena nota in acquaristica come mangia-lumachine) vivono in acque dolci o tollerano le salmastre.
La tua Cyclope donovani è in questo gruppo, anzi nella stessa Famiglia ( o Superfamiglia, Buccinoidea ) della nota Anentome helena - come corpo sono quasi identiche :)


Ma la 'Sottoclasse'' più evoluta in assoluto, di tutti i Gasteropodi, è quella degli Heterobranchia : sono molto diversificati, come morfologia, come ecologia ed etologia, e anche il gruppo di maggior ''successo'' in assoluto.
Infatti, premesso che moltissime specie sono marine (tra cui gli affascinanti Nudibranchi), anche la maggior parte delle specie ''terrestri'' appartiene a questa stessa Sottoclasse.
Il Sistema Nervoso è più ''concentrato'', ed '' eutineuro'' , ossia composto da due catene di gangli allineate (o chiuse a cerchio), mentre negli altri gruppi sono ''streptoneure'' (avvolte a formare una curva a ''8'' )
-Però ci sono eccezioni; e questo ha contribuito a scompligliare le idee sulla corretta collocazione di alcuni Ordini in questo Gruppo.

-Gli Heterobranchia sono infatti la 'Sottoclasse'' al cui interno le relazioni sono le più complicate, le più soggette a revisioni drastiche, anche recentissime.

Un tempo si dividevano ''Opistobranchia'' (tutti marini, salvo eccezioni) e ''Pulmonata'', ora questa divisione si rivela impropria, sono riuniti ma poi, al loro interno, compaiono suddivisioni molto complesse e confuse :wacko:
-Nel suo insieme, Heterobranchia resta valido ; sono solo i rapporti tra i gruppi che lo compongono, a essere ancora molto controversi e discussi.


-Diciamo che, oltre alla caratteristica comune a (quasi) tutti del Sistema Nervoso 'eutineuro', sono anche tutte ermafrodite, marine o terrestri che siano.

E hanno una importante caratteristica : al contrario degli altri Gruppi, hanno in genere conchiglia sottile o che tende ad assottigliarsi / ridursi / sparire, sia nelle specie marine che in quelle terrestri (le ''limacce'', sia marine che terrestri, sia pure avendo origini spesso diversissime, compaiono però solo nell'ambito degli Heterobranchia )

-La tua Haminoea hydatis è in questa 'Sottoclasse'' ; e come noti, ha conchiglia sottile, che nel vivente è spesso invisibile, avvolta nei tessuti.


Questa originaria tendenza a ridurre il guscio o a perderlo (limacce) è stato 'ereditato' dalle più diffuse chiocciole (---> limacce) terrestri.

-E non è un dato trascurabile : fu proprio l'avere un guscio 'sottile' e quindi leggero, che consentì a qualche ignoto antichissimo Heterobranchia di colonizzare con successo le terre emerse : fuori dall'acqua, mancando la spinta idrostatica, un guscio pesante e massiccio avrebbe rappresentato un handicap non indifferente e avrebbe, presumibilmente, bloccato sul nascere un possibile successo nella via dell'evoluzione di specie ''terrestri''.

Per concludere, per strano che possa sembrare, benché tutte marine e di medesimo habitat, la Haminoea hydatis è molto più affine a una chiocciola da giardino che non ad alcuna delle altre che presenti :woot:

Edited by fabrizio3 - 1/9/2014, 17:56
 
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view post Posted on 1/9/2014, 20:00     +1   +1   -1
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Grazie ;)
Adesso la situazione si fa un po' più chiara.
Avevo cercato di classificarle autonomamente per conto mio, ma a parte una patella di cui non ho postato la foto, e l'Haminoea, la quale avevo già intuito facesse parte degli Heterobranchia in virtù proprio dello spessore minimo del guscio, per le altre mi ero perso e non sapevo che pesci pigliare.
Per farti un esempio credevo che la Gibbula fosse una littorina o qualcosa del genere :lol:
 
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view post Posted on 8/12/2014, 23:03     +1   +1   -1
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Ecco l'ultima tra le marine che ho, sempre sia possibile capirlo, è una patella o una delle varie false patelle che esistono?
 
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view post Posted on 8/12/2014, 23:29     +1   +1   -1
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....forse Patina pellucida?? Quanto e' grande? Dove la hai trovata?

''falsa patella'' non credo, intendi Trimusculidae, Siphonaridae ?
Dovrebbero avere guscio più spesso e con solchi, anche se purtroppo le conosco da sempre solo da immagini
 
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view post Posted on 9/12/2014, 00:05     +1   +1   -1
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Come grandezza mi pare sia come una moneta da cinque centesimi, come luogo di ritrovamento coste della Sardegna centro orientale probabilmente.

Sì, intendo gasteropodi a conchiglia conica che non appartengono ai patellogastropoda come ad esempio gli Ancylus che rinvengo dalle mie parti.
 
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