The Day That My Suspension Stood Still

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Fen'harel
view post Posted on 14/6/2016, 11:48 by: Fen'harel     +3   +1   -1




Il titolo è ispirato ad un bellissimo film del millenovecentocinquantuno

Fu un giorno di Maggio di tre anni fa.
Da pessimo studente di un liceo, mandavo avanti il mio anno scolastico assorto nei miei pensieri e nei due che fioccavano come le lacrime dei bambini poco fuori Gardaland. Proprio in una delle sei ore che trascorrevo solitamente a scrivere poesie e racconti, mi venne d'improvviso un'epifania.
Non potei fare a meno di scrivere ciò che la mia mente stava plasmando e, visto ciò che avevo prodotto, mosso da immatura fierezza incollai la poesia appena finita sul banco.
Recitava:
Gentili insegnanti, professori, dottori,
maestri del mestiere
inutile guardate, giudicate,
aprite bocca e mai temete
di quel che vi rispondono,
tanto voi: "Sapete".
Sol io mi chiedo a che serva
imparare, ascoltare, studiare, capire,
se tanto poi voi, gentili docenti,
pensate d'esser i soli senzienti.
E s'alcun prova ad arrogarsi il diritto,
d'aver pensiero diametralmente opposto,
ecco che scatta lesto e funesto
il furor difensivo per il vostro maltolto:
perché sia mai,
che per caso o per errore,
non possiate aver total ragione.

E, a favor, niente lacrime a mostra,
che se l'Italia è a baiadere,
(scusate il francesismo) è colpa vostra.
E se sindacate lavor, tasse e spese,
continuate pure e poi vedrete,
ch'il vostro stipendio e il vaneggiare,
andrà a chi deve pur mangiare.


Riscosse discreto successo nonostante la mediocrità (se non peggio) del testo, ma esso la portò sulla bocca di troppi ragazzi e, si sa, le orecchie degli insegnanti si allungano sulle cose meno importanti.
Così venne convocato un consiglio di classe straordinario dove chissà cosa mai si dissero e cosa inveirono forti del mio potervi assistere.
Fui convocato dalla preside.
Ovviamente prima mi squadrò da capo a piedi, poi inizò a chiedere il mio parere sulla faccenda.
Le spiegai che le poesie non avevano mai ucciso nessuno, cosa che invece le persone che non le capivano facevano quasi quotidianamente.
Pensavo di essere completamente fottuto.
Eppure, come se fosse stata lei ad avere un'epifania in quel momento, chiese di poter leggere lo scritto.
Io ovviamente glielo mostrai e ne rimase talmente deliziata che disse agli insegnanti lì presenti:
"È chiaro che questo scritto sia provocatorio, ma è altrettanto più chiaro che vada ad intaccare la pazienza di coloro che sanno di non far bene il proprio lavoro"

E come dicono gli gli inglesi...

BUUUUUUUUUUUUUUUURN
 
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