Il Forum dei Brutti...imbellitelo!

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fabrizio3
view post Posted on 7/12/2023, 20:52 by: fabrizio3     +1   -1
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non ho una vita... ma si dà il caso che mi stia bene così ;)
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ciao Elisa, bentornata :) Certamente nel corso dei millenni siamo cambiati sotto molteplici aspetti, oltre a differenziarci nelle attuali diverse etnie, ciascuna caratterizzata da peculiarità morfologiche - e di qui, anche di relative inclinazioni 'estetiche' , che forse hanno contribuito esse stesse a plasmare la fisionomia, assai più che non l'habitat locale come si è portati a pensare.
Per spiegare meglio quello che intendevo, consideriamo due distinti 'percorsi' evolutivi : uno riguardante l'aspetto esteriore, l'altro riguardante la ''recettività'' allo stesso ( che dipende in ultima analisi da specifici ''circuiti'' neurali, in parte innati e quindi anch'essi ereditabili, ma in parte anche dotati di un margine di plasticità).

In uno scenario tipico, se una Mutazione porta alla comparsa -improvvisa?- di un nuovo carattere, es la cresta nel maschio di Gallus gallus : i ''maschi con la cresta'' saranno ben accetti come padri delle future generazioni. anch'esse dunque dotate di cresta, Se - e Solo se - esiste nel cervello delle femmine della stessa specie una ''recettività-ok'' nei confronti di questa nuova caratteristica, allora.
Queste erediteranno quindi, congiuntamente (anche se sempre con ampio margine di variazione!), sia la ''cresta'' , che si svilupperà appieno nei soli maschi (e in misura diversa), sia i ''circuiti neurali'', organizzati in quello specifico modo, che continueranno a orientare le femmine verso la scelta di soggetti ''con la cresta'', e magari meglio se più accentuata della media ( i c.d. Superstimoli, come sono definiti in Etologia).

Questo scenario, basato su un Equilibrio di reciprocità, può sempre incrinarsi e di nuovo mutare, dopo un periodo più o meno lungo di stabilità.
Nuove e impreviste Mutazioni sono insomma sempre in agguato, da una parte e dall'altra; e, cosa fondamentale, non viaggiano in fase.

Se consideriamo la stabilizzazione della barba nello stesso modo della cresta del gallo, osserviamo che, se da un lato la genetica relativa al fenotipo continua a proporla, dall'altro sono sopraggiunte nuove Mutazioni, a livello di ''circuiti neurali'' femminili, che portano ora a considerarla come carattere sgradevole.
Poiché, come dicevo, queste Mutazioni non viaggiano in fase, è sempre possibile che si creino sfasamenti come questo, che fanno parte delle normali dinamiche dell'evoluzione.

-Nel nostro caso, come correttamente osservavi, si introduce poi un fattore culturale / modificante, per cui è oggi possibile alterare con relativo agio il proprio sembiante. Quindi, anche se le preferenze femminili sono mutate, come muta tutto, non è neppure più ''necessaria'' una nuova selezione che porti alla comparsa di una nuova Umanità ai cui maschi non cresca più la barba; semplicemente perché, anche se ''per natura'' la abbiamo ancora, è facile eliminarla, adattandosi così al nuovo gusto.

Poi, ci sono etnie già oggi caratterizzate da un minor sviluppo del sistema pilifero, massimamente tra quelle ''mongoliche''; quindi tutto resta fluido e soggetto a mutazioni, per quanto ciò solitamente si manifesti soltanto su scale temporali che trascendono l'arco vitale del singolo.

E almeno finché le modifiche ''richieste'' sono di quest'ordine, facilmente assecondabili, dipende davvero tutto da ''noi'' :)

Diverso è il caso di non-conformità più radicali e difficilmente risolvibili, se non attraverso interventi invasivi, soluzioni posticce o fiducia nel progresso di Biotecnologie future.
Mi riferisco per es alla perdita di capelli, un cruccio fondamentale che mi opprime ormai da troppo tempo.
-I cantanti che citavi, ma anche stereotipi varii di ''bellezza machista'', sono quasi sempre caratterizzati da capelli foltissimi, lunghi e tipicamente organizzati poi in ciocche strategicamente vaganti.

....Eppure, - e qui gli stessi 'brutti'' sbagliano, indottrinati da decenni di Quark&co -, la perdita di capelli, almeno nel pattern detto androgenetico, è conseguenza diretta, ed eloquente sintomo, proprio di un eccesso di Testosterone!
Quindi, per quale contorta ragione la calvizie parziale o totale dovrebbe rappresentare un elemento di repulsione, anzi esser interpretata addirittura come una caratteristica "non-virile" ( con tutte le riserve sul concetto stesso, che anch'io tengo presenti, n.b.) ...?


...Però, di fatto è così. E capita di leggere infelici e odiose uscite di certune, che ''non sopportano i calvi''- (sono semmai la loro superficialità e la loro limitatezza mentale a esser davvero insopportabili...)

-Non è in fondo una anomalia, una ''beffa della Natura'' ( o forse un meccanismo di Compensazione che ancora non comprendiamo), se proprio gli uomini con livelli più elevati di androgeni sono -salvo eccezioni- discriminati, perché , con la calvizie quale effetto collaterale, sono percepiti ''brutti''...?
In effetti, la profonda sofferenza dei ''brutti'', che ben comprendo e che trasuda da ogni singola riga degli interventi in quei forum, deriva proprio dal loro livello elevato di Testosterone; se fossero eunucoidi, o con livelli di androgeni da immaturi/ bambini, infatti, non soffrirebbero davvero per l'esser privati di quel particolare genere di attenzioni; è un Paradosso, o quasi..!


E poiché siamo essenzialmente un 'mosaico' di caratteri, possiamo benissimo avere, come nel mio caso, lineamenti ''fini'' (mascella e ossa del viso marcate non sono come ci hanno insegnato un indice di ''virilità'' ma piuttosto un Atavismo ''scimmiesco'', così come il crine fluente), ma anche effetti collaterali del testosterone, essenzialmente la perdita di capelli...
Che qualcuno mi suggerisce di rasare ed eliminare del tutto ; ma questo stonerebbe ancora con la mia corporatura sottile, ancorché con proporzioni/rapporti senz'altro ''maschili'', e con i lineamenti poco rilevati; rendendomi probabilmente simile a una larva glabra di qualche strano antropoide alieno...

-Anche le teorie ''redpill'' e affini, in voga tra i Brutti, non rendono conto della complessità reale.
Ma le condizioni e gli effetti restano oggettivamente quelli... con tutto il peso delle conseguenze che, a mo' di effetto-domino, si ripercuotono inesorabilmente sul vissuto biografico :(

Non è assolutamente vero che stenti a capire, nonostante la mia esposizione non sempre linearissima ;) Non mi dilungherei tanto a scrivere se lo pensassi, e in effetti per gran parte della ''massa'' come dici, sarebbe perfettamente inutile... !
Non preoccuparti e scrivi pure quando vuoi, apprezzerò sempre ogni tua risposta; e anch'io sono contento di averti incontrato sul cammino :)

Edited by fabrizio3 - 11/12/2023, 05:38
 
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