Allevamento amatoriale di Specie Esotiche (e non) : Valore Sociale, Educativo e Conservazionistico

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 7/2/2022, 01:02     +1   -1
Avatar

non ho una vita... ma si dà il caso che mi stia bene così ;)
****************

Group:
Administrator
Posts:
11,879
Reputation:
+2,929
Location:
Roma

Status:


www.alamy.com/inmates-of-the-cedar...e357513033.html

- Da un mio post su fb del 2018. Commentavo una incoraggiante notizia di cronaca : l'affidamento a detenuti di un Istituto di pena statunitense, di una specie rara di rana locale - Rana pretiosa - col fine di ottenerne la riproduzione in Cattività, anche con finalità di re-introduzione in habitat.

Osservavo la assoluta pregevolezza di un Progetto del genere, auspicandone una generalizzata applicazione.
Non solo nelle carceri, dove svolgerebbe comunque una funzione umanamente preziosa, nell'ambito di un vero processo di ri-educazione. Che implica, necessariamente, un riallacciamento con l'Altro Biologico.

E' purtroppo al contrario diffuso, specie qui in Italia, un diffuso elitarismo / snobismo accademico ''da provinciali'', che vorrebbe vietare l'accudimento di Specie animali, anche quelle ormai ben collaudate in cattività, a comuni/privati cittadini; riservandole solo a pretenziosi Istituti e ad ancor più pretenziosi soggetti che vi operano, o al limite agli zoo privati di qualche immeritevole stra-ricco.

Siamo agli antipodi : ma appunto, questo esempio, col Successo che giunse a coronarlo, dovrebbe diventare un Faro e un Punto di riferimento, per quanti -accademici o meno che siano- dispongano di facoltà mentali degne di questo nome, insieme con un'etica e con un senso Sociale che sian davvero tali.

---------------------------------------------

-Un'intelligente e commendevolissima forma di ''servizio sociale'', davvero utile in sé ma anche davvero riabilitante; in quanto Ricostruzione del sacro Rapporto tra Umano e Altre Specie , applicazione concreta e viva di quella Biophilia teorizzata e studiata, da Erich Fromm , prima, dal Sociobiologo E.O.Wilson, in seguito.

Sotto la guida e la supervisione / assistenza di Istituzioni ed Enti Scientifici, ora finalmente destinati a funzioni ''costruttive'' , quanti detenuti non potrebbero fare lo stesso, anche qui?

Molti dei mali e delle degenerazioni ormai dilaganti derivano probabilmente, almeno in parte, proprio dall'artificiosa cesura tra Umano e Biodiversità - biodiversità che è in sé stessa già cronicamente scarsa nel mondo ''civilizzato'.

Carenza, in cui è forse corretto ravvisare una concausa del locale dilagare di nevrosi, stress, depressioni, dipendenze ecc ecc...

Una Biodiversità che quindi andrebbe (razionalmente) diffusa e direi, sistematicamente importata, ove carente, dai luoghi che ne sono più ricchi : proprio come si importano, dalle stesse esotiche terre, materie prime essenziali o farmaci vegetali di nuova scoperta. E' tematica notoriamente impopolare, evocatrice di demagogiche obiezioni e condanne : lo so bene ma invito ugualmente a riflettere.

Infatti, se le ''Ricchezze del Mondo vanno condivise'', ciò deve valere anche per la Biodiversità, riconosciuta (sia pure ipocritamente) come Ricchezza / Patrimonio dell'Umanità, senza menzione alcuna di discriminanti etno-geografiche.

Lungi dal comportare un qualsivoglia ''sacrilego sfruttamento", dei tanti imputati al c.d. ''Mondo civilizzato'', l'esportazione - controllata e razionale - di Specie dai Paesi (monetariamente) poveri che tanto ne sono ricchi, rappresenterebbe anche una significativa fonte di reddito per i medesimi.
Un reddito che vedrebbe facilmente ''monetizzarsi'' qualcosa, che per i locali è spesso assolutamente banale e senza valore, .spesso addirittura combattuto come qui da noi lo sarebbero insetti molesti o dannosi.
E si tratta di una Risorsa davvero ''rinnovabile'' : i Viventi si riproducono, ed è appunto questo il fine da perseguire.

Ma la Biodiversità andrebbe importata, anzitutto, proprio come essenziale Agente (psico/socio)-Terapeutico.
-Contro tante aberrazioni sociali e ''mali di vivere'' individuali. E un Governo Intelligente dovrebbe assecondare tutto ciò, anziché come di norma ricordarsene solo per intervenire in modo proibizionista e sanzionatorio.
Dovrebbe piuttosto, premere a livello Internazionale perché simili blocchi esportativi, ormai sempre più diffusi per la sopradetta, malintesissima ''presa di coscienza'', siano per quanto possibile riveduti e rimossi.

Con tutte le precauzioni e le necessarie misure zooprofilattiche che sempre andrebbero adottate, perché non importare dalla Cina, al posto delle oceaniche moli di merci spesso così scadenti e inaffidabili ( oltre che dannose alla nostra economia) , parte della locale Biodiversità? Una Biodiversità per giunta localmente così bistrattata... e ,di regola, considerata solo con finalità -discutibilmente - gastronomiche o come fonte di improbabili ''rimedi'' per questo o quell'altro malanno.
-----------------------------------------
(Aggiornamento : quanto sopra potrà apparire folle alla luce della recente pandemia - Occorre però notare che:

1) quand'anche ammettessimo l'origine ''naturale'' del virus , la probabilità statistica di una Mutazione del genere sarebbe pressappoco pari -sia pure in negativo- a una ....vincita al superenalotto : attendersene un'altra a breve, questa sì che sarebbe follia. Anche per i darwinisti più fanatici.
2) ''Umani'' e ''WildLife'' non vivono sotto campane di vetro separate e distinte - o in camere ''a pressione negativa'' divise da impianti di decontaminazione -anche se pare proprio questo l'obbiettivo alienante del NWO...
3) Ulteriori leggi liberticide e criminali potranno sì arbitrariamente proibire esportazione / commercio di sempre più Specie, con questo pretesto.
-Ma ci sarà, SEMPRE E COMUNQUE, in Cina così come in qualunque altra parte del mondo, almeno UN contatto umano con Fauna Selvatica ''teoricamente'' reservoir di questo quello o quell'altro virus. E in un mondo iper-connesso come l'attuale , dove il noto schema dei ''sei gradi di separazione'' non è più una semplice battuta da cocktail party, da quell'ipotetico , singolo contagio umano , diffondersi ovunque sarebbe per il patogeno solo questione di (poco più) tempo - settimana più/settimana meno diciamo.


Il famigerato ''Principio di Precauzione'' usato per bloccare ogni iniziativa progetto o impresa, è solo l'ultima frontiera del Suicidio Sociale Programmato.
( ...se perfino l'organismo vivente prevede un ''suicidio programmato'' - la senescenza, il banale ''invecchiamento'' non è altro che questo-, non deve troppo stupirci un simile ''programma suicida'' che, su tempi e con modalità certamente diverse e non immediatamente riconoscibili, agisce anche nel Sistema-Società).

4) Se è pressoché impossibile controllare un contagio umano--umano, per l'intrinseca difficoltà di testare ogni singolo individuo su milioni/miliardi e limitarne gli spostamenti , per eventuali importazioni di Fauna la situazione è completamente diversa : anzitutto, le esportazioni sono sempre controllate/contingentate come numero. Su uno stock di -diciamo mille- Mammiferi di specie 'a rischio' , accurati controlli veterinari - test molecolari (dalla PCR alla ricerca di anticorpi nel siero) sarebbero assolutamente fattibili (e anche assolutamente obbligatori, aggiungo).
Mille animali ''numerati'' e confinati si prestano -- basta volerlo- a qualsiasi analisi. Miliardi di esseri umani , perdipiù in continuo spostamento, ovviamente NO .

--------------------------------------------------------------------------


-Similmente, andrebbero rimossi o almeno radicalmente (e realisticamente) riveduti i diktat bio-amputatorii imposti da Bruxelles, vera e propria tirannide assai più ideologica che scientifica.
Non ha senso alcuno bandire l' allevamento domestico di innumerevoli e spesso amatissime Specie -Animali e Vegetali- sulla base anche qui di un idiota Principio di Precauzione , paventandone il possibile rilascio in habitat e di qui, la ipotetica ''dannosità'' per l'Ecosistema o per l'Economia.
Poco cambia infatti per l'agricoltore, che il suo frutteto sia preso d'assalto da nostrani corvi o storni, o invece da ''esotici'' pappagalli : in entrambi i casi egli dovrà difendersene, e in entrambi i casi, i ''passaporti'' non c'entrano nulla.

.....Ma la nuova ed esotica Bellezza del Pappagallo, cibo per la Mente e gioia per gli occhi, non varrà forse a ''chiudere in attivo'' il complessivo bilancio?
-Solo dei Bruti - nel senso dantesco del termine- possono ignorare questa opzione.
Non si vive ''di solo pane''.....

Qualunque specie può sì rivelarsi ''dannosa/nociva'' , ma sempre e solo localmente ; e che sia nostrana o ''esotica'' nulla cambia, in concreto.

Ma accanto a necessarie, ragionevoli misure di contenimento locale, anche drastiche quando necessario, le stesse Specie , tramutate in ''pet'', potrebbero esser catturate, ove in esubero e concretamente moleste , e dunque rimosse dalla stessa popolazione - anziché soppresse.
Una soluzione che, nella sua natura extra-protocollare ed elastica, contrasta purtroppo col rigor mortis mentale di chi è preposto a formulare leggi, specialmente poi in questo ambito.

-Ogni rapporto costruttivo con la Fauna (senza voler escludere la caccia, ove possibile o addirittura necessaria) andrebbe invece incoraggiato e positivamente assistito.
----------------------------------------------
Ma ancora : quanti giovani ''a rischio'', o soggetti a dipendenze / ludopatie e devianze di ogni genere, non potrebbero trovare nella medesima pratica allevatoria un nuovo e costruttivo Equilibrio, vivificante e non già solo mortificante come di regola è la pena, i cui sanamenti sono infatti sempre parziali e limitati nel tempo?
Le forme spesso surreali, i colori sgargianti di così tanta Fauna, soprattutto esotica, congiunti all'impareggiabile, ben diremmo divina condizione dell'esser Vivente, potrebbero positivamente sostituire la ricerca di ''colori'' ed emozioni artificiali, di ''sballi'' e psichedelìe fasulle e potenzialmente pericolose, ma tanto spesso agognate proprio per sfuggire a uno strutturale Grigiore del vivere.

Personalmente, benché estraneo a quanto sopra ma vittima di pesanti problemi depressivi su base ontologico-biografico , la lunga reclusione domestica auto-impostami per anni e anni fu infine interrotta proprio dalla prepotente resurgenza di una Passione Colturale / Allevatoria, in me innata ma offuscatasi in quegli anni oscuri.

Per quanto non più che aneddoticamente , posso dunque documentarne in prima persona l'efficacia ''terapeutica'' e funzionale a un Benessere che non sia solo programmato, eterodiretto e dunque fittizio.


-E andiamo oltre : tutto questo può e deve esser diffuso come Strumento Educativo e Formativo, atto a prevenire, non a ''curare'', tutte le situazione di cui sopra. A far '''Stare Bene'', anzitutto. Sarebbe più efficace di qualunque imposizione disciplinare, rigorosa e castigante / castrante, quindi invariabilmente Sterile.

Lo studio, l'attenzione, la dedizione, la costanza e l'assiduità delle Cure rappresentano condizioni necessarie al Successo, nell'allevamento di qualsiasi Organismo ; un nostro errore, ma più spesso una negligenza, una pur piccola trascuratezza o incuria possono invece decretarne la morte, vanificando tutto il lavoro da noi fino ad allora svolto.; ed è una Lezione, che la Vita stessa così ci insegna, direttamente.

Un Insegnamento che appare senz'altro più vero, più naturale e diretto e quindi più accettabile, di qualunque arbitraria sanzione o punizione che un nostro Simile pretenda di infliggerci.

Per esser ''padroni'' di un Animale (come di una Pianta) non basta ''comperarli'', come si farebbe con un vestito, un gadget, o qualunque altro bene tipicamente ''consumistico''.
Non si tratta di qualcosa per cui basta corrispondere un prezzo, portare a casa e riporre magari in un cassetto.

Al contrario, un animale/pianta acquistato e ''buttato là'', come accade nel peggior Consumismo, ci abbandonerebbe ben presto... morendo. Si tratta dunque di un ''possesso'' che dura e persiste SE E SOLO SE lo si sa 'meritare' : con studio, costanza, attenzione, dedizione.

Non è difficile cogliere l'aspetto profondamente educativo di un simile cimento.
il Senso di Responsabilità degli interessati ne vien via via corroborato, concretamente.

- Allevare / Riprodurre / Diffondere le più svariate Specie Viventi :

qualcosa che, ancor prima della pur utile funzione '''conservazionistica'' , potrebbe rivelarsi Strumento Educativo / rieducativo prezioso, davvero efficace e completo.

-E se possono farcela due detenuti, in condizioni ambientali e psicologiche non certo ideali, pensiamo a cosa potrebbe fare la Popolazione, coinvolta in analoghi cimenti.
Salvo casi logisticamente impraticabili se non in grandi e complesse Strutture, pensiamo a quante Specie sarebbe possibile riprodurre / salvaguardare, se si coinvolgesse anche solo una frazione minima della Popolazione.
Come studioso e allevatore di Gasteropodi, la seconda Classe animale più numerosa dopo quella degli Insetti, sostengo da sempre che, anche se SOLO in Italia, anche SOLO UNA persona su OTTOMILA allevasse, e riproducesse in continuità anche UNA sola Specie di detta Classe, pressoché l'intero novero delle specie che vi afferiscono sarebbe ''conservato''.
Per gli Anfibi, per esempio, lo stesso risultato richiederebbe appena UNA persona, su CENTOMILA!, e calcolando la sola Italia!

Una Rete integrata e coordinata di piccoli , ma numerosissimi e motivati ''citizens- scientists'' potrebbe ottenere risultati immensamente più importanti di qualsiasi pretenzioso zoo o centro faunistico - magari ''proprietà'' di qualche -solitamente immeritevole- '''ricco' , oppure - forse peggio ancora- statale.

Capisco fin troppo bene quanto ''ingenuo'', anzi ''scorretto'' se non peggio, un simile Programma possa apparire agli ''addetti ai lavori''. burocratizzati e protocollati fin nel midollo. Conosco i retroscena e soprattutto, conosco a priori le loro -scontate e prevedibilissime - obiezioni. Comprendo la loro irritazione perché comprendo le loro dinamiche mentali, meglio forse di quanto essi stessi le comprendano e, di certo, assai meglio di quanto essi possano mai comprendere le Nostre. E posso tranquillamente concluderne che non esistono ostacoli, se non ideologici.
E' una questione di Impostazioni, da cui tutto il resto poi discende.

Da convinto antropocentrista così come da appassionato studioso di Sistemi , sono ben consapevole della Ridondanza estrema dell'Ecosistema ( e quindi della non-indispensabilità funzionale della maggior parte delle Specie che ne fanno parte), e vedo essenzialmente la ''biodiversità'' per quello che è : non una astratta Divinità scientista da riverire e ossequiare con sacrifici umani, ma al contrario un Arricchimento, estetico, culturale, intellettuale ed emotivo proprio per l'UNICA SPECIE esistente capace di apprezzarla (anche se in una percentuale ridotta di soggetti, ma rimane comunque l'unica).

In sintesi : salvaguardare la ''rana x'' o il ''tritone y'' o il ''sauro z'' , non è affatto così essenziale per l'ecosistema come si viene indotti a credere, anzi ciò è macroscopicamente FALSO : la Ridondanza che caratterizza l'ecosistema gli ha permesso di perdere il 99% delle specie in un singolo colpo, continuando purtuttavia a funzionare e diversificarsi.
E' un fatto, che piaccia o meno.


Tuttavia, la ''rana x '' o il ''tritone y'' o il ''sauro z'' un Valore, unico, indiscutibile come Specie ce l'hanno davvero : ed è esattamente quello che Homo sapiens, almeno nei suoi esponenti più recettivi e sensibili, riesce a conferir loro.
Quindi, un ''Sistema'' in cui esse sono davvero ''insostituibili'' esiste, sì ; ma è quello della Mente, un Sistema in fondo infinitamente più Complesso e più importante di qualsiasi macchinario eco-sistemico.


Non tanto nella Biosfera, insomma, quanto nella -ontologicamente più avazata - Noosfera si trova il loro Valore e il Senso della loro Tutela.
Con I. Asimov, diremmo che, se "Il più grande bisogno dell'uomo è un'ecologia equilibrata, Il Bene più grande dell'uomo è una Mente Speculativa",
https://it.wikipedia.org/wiki/Il_bene_pi%C3%B9_grande
Associare la Conservazione delle Specie al Risanamento / Equilibrio / Benessere Psichico dell'Uomo, è in fondo assegnar loro la miglior ''funzione'', la più nobile in assoluto che esse possano davvero svolgere sulla Terra.
E' difficile?
Senz'altro difficoltà ce ne sono. Ma è qui che dovrebbero entrare in gioco Enti e Organismi accademici, finalmente con un agire volto alla piena Costruttività.

Conservare la Diversità delle Specie per il Bene del Noos, della Mente dell'Umanità : è insomma QUESTO, ciò che ha davvero senso.

Ma ha senso, solo se le Specie in questione risultano di fatto fruibili / godibili, vissute / partecipate, se ''entrano nelle nostre vite'' ; il mero ''sapere che esistono da qualche parte'' , magari su una vetta raggiungibile da tre sole persone al mondo, o ''vederle in foto'' non serve a niente, se non a ingenerare astratti culti totemici e venerazioni del Nulla, sempre inutili e sempre deleterii.

Edited by fabrizio3 - 25/3/2022, 20:23
 
Contacts  Top
0 replies since 7/2/2022, 01:02   88 views
  Share