ciao Vittorio
allora, intanto il fatto che si fossero chiuse è ''buon segno'', le mie erano morte espanse mentre le affini canaliculata, specie simile ma più resistente, erano appunto chiuse e , sia pure con lentezza, in 2-3 giorni si sono riprese.
Non gettarle via mi raccomando, controlla bene, dàgli tempo ... anche in fatto che si siano richiuse è segno di ''attività'', di funzioni vitali che bene o male riprendono
Tienile calde, direi comunque non oltre i 25 gradi ; la temperatura normale di casa, che non sia una casa gelata, per loro di regola va bene.
-Vorrei vedere delle foto, e specialmente delle altre chioccioline che hai trovato con loro : probabilmente qualche specie già la hai nel laghetto, e val la pena di cercare di capire di quale si tratta
-
Planorbarius corneus, in quanto nostrane e presenti nei nostri corsi d'acqua - rare, non è che si trovino così e quindi hai fatto benissimo a comperarle-, non dovrebbero affatto patire il freddo... dipende poi se il laghetto è abbastanza profondo, se c'è -come sarebbe raccomandabile - uno strato di terra/fango o ghiaietto per infossarsi.... chiaro che, se restassero esposte all'addiaccio col clima delle tue parti, una sola notte invernale basterebbe a ucciderle, anche se sono native di qua.
Per
Physa marmorata come accennai non ho purtroppo esperienza diretta, so che è specie ''d 'acquario'' e non saprei dirti se sopravviva, anche se l'affine P. acuta è ormai onnipresente in italia ( originaria pare del Centro America).
-Quello che hai letto sulle
Melanoides è ''vero'', ma tieni conto che ormai esiste una cultura allarmistica, esagerata e decisamente distorta, su tutti gli Animali (e le piante) non native del posto / c.d. ''alloctone'' o ''esotiche'' che dir si voglia.
Le chiocciole acquatiche (e le specie acquatiche in generale, inclusi molti pesci e piante) sono quelle più prese di mira, perché meno facilmente
controllabili nella loro diffusione, e alcune purtroppo sono già vietate a livello di vendita ufficiale nella UE -misure ripeto, esagerate e assurde ; le stesse ampullarie non si possono più ufficialmente vendere nei negozi dal 2013, anche se per fortuna non si sono estinte, grazie ai privati appassionati che le portano avanti.
E aggiungiamo, che il danno (almeno da noi) arrecato agli ecosistemi, è pari a ZERO, anche perché sotto i 10 gradi muoiono, entro una notte o al massimo in pochi giorni!
-Pare che una specie più resistente, NON le ''gold'', abbia colonizzato una risaia alla foce del fiume Ebro, in spagna, arrecando parziali danni alle piantine di riso... e di qui, con la assurda politica europea, ne hanno vietato la vendita anche in Paesi in cui non sopravvivrebbe manco mezza giornata all'aperto
-Aggiungo oltretutto, che parlare di ''danni all'ecosistema'' come solitamente si legge, è grossolanamente sbagliato : infatti, a differenza del tuo laghetto che per quanto piccolo lo è.
una risaia non è un ''ecosistema'' ; è al contrario una
Monocoltura da reddito, magari intensiva, creata semmai proprio a
discapito di un preesistente ecosistema naturale locale, che ha dovuto cederle il posto... è come se dicessimo che un campo da calcio è un ''ecosistema'', perché ci cresce l'erba...
E fondamentale anche aggiungere che la pianta in questione, ossia il riso, è '''esotica/alloctona'' almeno quanto lo sono le ampullaria, poiché originaria dell'Asia sudorientale
Provvedimenti senza senso quindi, dovuto soltanto all'idiozia di certi politici.
Ovviamente io raccomando, anche per questo motivo, di evitare assolutamente fughe e dispersioni : non per associarmi a questi allarmismi, ma solo per non contribuire noi stessi ad alimentarli offrendogli altri pretesti : nel senso che, se pure una specie esotica avvistata è destinata a soccombere ai primi freddi, ''intanto'' il fatto di avvistarla serve a fomentare l'allarme, ci vanno a nozze con ste notizie...
E diciamo che questo discorso precauzionista vale un po' per tutte le specie ''esotiche'', ma poi a sentire biologi&puristi varii, anche le nostrane sono ''pericolose'' : infatti, se ti sfugge una Planorbarius in Emilia e magari apparteneva a un ceppo/popolazione della Toscana, dicono che hai ''inquinato il genoma della popolazione locale!''.... come se, per esempio, una coppia umana Toscano/Emiliana (o viceversa) fosse qualcosa di dannoso da impedire a ogni costo
Le Melanoides sono sì diffusissime, nel mondo, e presenti -pare- anche in Italia in alcuni corsi d'acqua legati però a sorgenti termali, perché comunque col freddo (non so esattamente ''quanto'') soccombono; ma questo è dovuto alla loro naturale capacità di diffondersi in modi impensabili, per esempio tramite uccelli migratori : se inghiottite, sopravvivono grazie alla spessa conchiglia e alla chiusura, e quando un migratore, partito magari dall'Asia, le ''deposita'' in Nordafrica o in Europa meridionale, possono essere ancora vive... e questo accade, probabilmente, da milioni di anni!
-Malattie : tutte le chiocciole, anche le terrestri, sono potenziali vettori di parassiti, a volte pericolosi (come gli Angiostrongylus o gli Schistosoma per le acquatiche
https://it.wikipedia.org/wiki/Schistosomiasi ) rappresentando spesso un serio problema sanitario a livello locale. Ma questo, accade appunto nei Tropici, dove il parassita vive e dove quindi, le chiocciole possono veicolarli.
Voglio dire, non è che ''nascano col parassita incorporato'' : è come se si allarmasse la gente contro i cani, perché '' il cane porta la rabbia! '' - verissimo, ma solo nei luoghi in cui la rabbia è endemica, non è qualcosa di ''congenito'' che il cane ha a prescindere.
Ma anche le nostrane possono veicolarne : per es la nostrana Lymnaea sp. veicola la pericolosa
Fasciolaria hepatica https://it.wikipedia.org/wiki/Fasciola_hepatica , non occorre dunque essere ''esotici'' per esser potenzialmente pericolosi o nocivi
Si potrebbe scrivere un trattato, su tutti i Parassiti reperibili nelle chiocciole acquatiche, anche nella sola Melanoides... sta di fatto, che se sono nate qua in un acquario(come tutte quelle offerte in commercio, non le vanno a pescare chissà dove), quei parassiti non li hanno mai visti né sfiorati
Ma si insiste su argomenti del genere, appunto per fomentare l'allarmismo cui accennavo.
- Quanto alla facilità di diffusione, è verissimo che, essendo partenogeniche ( in commercio pare si trovino sole femmine, che però riproducono da sole), '' ne basta una sola''. Possono anche ''saturare'' il substrato di un acquario, nel quale in ogni caso svolgono una utilissima funzione arieggiatrice e pulitrice del fondo- quando sono troppe, tendono a limitarsi da sole.
Per ora ti consiglio di alloggiarle tutte in una vaschetta in casa, anche tipo fauna box , o in quelle per alimenti da una quindicina di litri.
Non hanno esigenze particolari, ma almeno le Melanoides hanno bisogno di un fondale ghiaioso/sabbioso, che accumuli materia organica di cui si nutrono.
Quanto alle Planorbarius, posso consigliarti di tenerle in casa ma più che altro per accelerarne la riproduzione : quando ne avrai decine, magari anche entro un paio di mesi, potrai immetterle nel laghetto con maggior sicurezza che almeno qualcuna ne sopravviva, mentre immettendo solo queste poche, potrebbero soccombere per qualsiasi motivo accidentale e non potresti neppure accorgertene
Fammi sapere, specialmente per le Ampu ''recuperate'' e per le chioccioline sconosciute, cerca di pubblicare qualche foto
Edited by fabrizio3 - 8/3/2023, 17:16