...i pareri in merito sono differenti, anche se prevale ormai una idea ''sterilizzatrice'' a oltranza. Non so in realtà quanto sia necessario, né quanto sia ''utile'' : per esempio, la presenza di lombrichi, magari difficili da perpetuare nel tempo in un piccolo spazio, questo è vero, sarebbe addirittura preziosa per impedire al terriccio di compattarsi troppo
La microfauna essenzialmente ''demolitrice'' che possiamo trovare in una zolla di terra, sia pure alterata nei suoi equilibri dall'immissione in un contesto nuovo, nei limiti in cui riesce a sopravvivere penso che sia, in ultima analisi, più utile che dannosa.
Quanto ai patogeni, è ormai consueto ''imprecare'' contro chi mostra una esotica Achatina momentaneamente collocata sull'erba, in un prato (si paventano poi altri ''rischi'', questi pure assai discutibilli).
Ma se pure un'Achatina potrebbe, in teoria, esser vulnerabile a patogeni cui le chiocciole nostrane sono resistenti, la stessa precauzione è molto meno fondata nel caso di chiocciole nostrane x substrato locale, o comunque ''nostrano''.
Del resto, quando diamo alle Achatina insalate e verdure, coltivate spesso in pieno campo e magari ''bio'', su cui potrebbero dunque aver scorrazzato allegramente chiocciole e limacce nostrane, non è che le arrostiamo o le passiamo nella candeggina preventivamente
Se vuoi esser sicura al 100% comunque, potresti far seccare il terriccio, spandendolo su un foglio di plastica, quindi farlo ''cuocere'' a 150 gradi circa per mezz'ora - un'ora (sperando che non rilasci odori molesti in casa...
)
Ma in linea di massima, almeno per una nostrana, rustica e adattabile, non lo farei.
Importante semmai, è che nel luogo del prelievo non vi siano particolari ''immondizie'', tipo rottami metallici, o altri ''rifiuti speciali'' che purtroppo vengono con noncuranza abbandonati dove capita..
Edited by fabrizio3 - 23/3/2023, 18:11