Trovato una Lumaca.Consigli.

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fabrizio3
view post Posted on 25/4/2024, 00:11 by: fabrizio3     +2   +1   -1
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non ho una vita... ma si dà il caso che mi stia bene così ;)
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ciao Mario :) direi che se la troviamo in salute anche ai prossimi risvegli, senz'altro ''merita'' una sistemazione di quel tipo... e anche una compagnia, così il prossimo autunno potrebbe dar vita a una discendenza :wub: ( sarebbero facilmente sistemabili, con tutte le inevitabili incognite del caso, in molti terreni incolti).
Un amico ne ha avvistata una non lontanissimo da qui, a Tolfa, in escursione, pochi giorni fa : era attiva, di giorno, ma riparata da una pietra e in un punto molto umido, e buio; e la giornata era piuttosto fresca. Questo è anche utile per capire tempi e modi della loro attività.
Esperto e appassionato principalmente di rettili, non seppe identificarla ma appena mi disse ''era verdolina, e toccata iniziò subito a schiumare e a emetter strani versi lamentosi''... :D
Aveva pensato pure di prendermela... la prossima escursione dovremmo andare insieme, se ne trovo un paio le prelevo e nel peggiore dei casi, potrebbero ripopolare il giardino (che ha terra argillosissima e un tempo ne era pieno). Ma se ne cerchi una, posso tenerti da parte l'eventuale esemplare che dovessi raccogliere :)
Chiaramente sarebbe meno eccepibile, sotto ogni punto di vista, adottarne una ''salvata'' dalle insalate come nel caso della tua, e di tante altre sul forum... ma permettere alla ''salvata'' di turno di dar corso al suo ciclo vitale, con una compagna, prevale, anche ''eticamente'', su ogni altra considerazione :)

-condivido, e trattai tempo fa, il tuo argomento sul passaggio alla cattività inteso come colonizzazione di un nuovo habitat / legato alle potenzialità adattative, che saranno poi selezionate. Un passaggio che, come del resto tutti quelli che avvengono in natura, comporta una ''selezione'' e dunque anche un parziale sacrificio, inizialmente... Quante iguane continentali plioceniche saranno morte, annegate o di fame, prima che una ipotetica coppia fondatrice avviasse una popolazione locale, che avrebbe poi dato origine alle attuali iguane delle Galapagos...?
-Il passaggio alla ''antroposfera'', intesa questa come ulteriore, neo-habitat accanto a tutti gli altri già esistenti - oceanici, terrestri, limnicoli, montani, foreste tropicali umide, steppe artiche ecc ecc -, può anzi essere il meno traumatico e il meno penalizzante di tutti : proprio perché, al posto di un indifferente Sistema naturale, a cui ci si adatta o si soccombe, abbiamo - almeno idealmente- Intelligenza, attenzione, e -almeno auspicabilmente - Compassione, a guidare il processo.

Questi prelievi, oggi sempre più (irrazionalmente) osteggiati e vietati, li ho definiti Hopeful Predation ; sulla falsariga del concetto evoluzionista di Hopeful Monster - oggi meno accreditato di un tempo e comunque discutibile, come tutto ciò che riguarda il classico Evoluzionismo.
Questo perché, come il mostro/deviante di Goldschmidt può rivelarsi un Successo evolutivo, se nasce nei tempi e nei luoghi propizi, così un Animale ''catturato'', in un processo simile a quello che subirebbe in quanto ''preda'', invece di essere dilaniato si trova a esser avviato verso un nuovo ambiente, paradossalmente molto più favorevole di quello selvaggio.
Potrebbe non raggiungerlo mai, è vero; potrebbe non riuscire ad adattarvisi, anche questo è vero- e fin qui comunque nulla di concretamente nuovo rispetto a quanto accade di regola in Natura.

-Ma potrebbe anche diventare il Fondatore di una nuova linea, per la prima volta in tutta la storia della Biosfera ''amata e apprezzata per quello che è'', e non in funzione delle proteine e delle calorie che può fornire a un eventuale predatore.
Una predazione, dunque, con una Speranza ( probabilisticamente elevata, in condizioni ideali) di Vita, anziché con una certezza di Morte.

Possiamo, per esempio, già partire da quei particolari soggetti che in natura sarebbero svantaggiati, o che a cagione di circostanze accidentali non potrebbero piu viverci: come il caso di uccelli con lesioni che rendono impossibile il volo ( esiste poi una fallacia di fondo anche in questo atteggiamento, ma dilungherei troppo). Questi soggetti sono però ancora riproduttivi, in genere, e possono dunque avviare una prima generazione che, se non altro, non ha subìto la fase della ''cattura'' con i traumi solitamente collegativi.
E questo è solo un esempio...

Nel caso di chiocciole, e direi di invertebrati in generale ( e forse molti piccoli vertebrati), un vero e proprio 'trauma' è oltretutto da escludere, pressoché totalmente. Ci si riduce alla maggiore o minore ( o nulla, in casi estremi) capacità da parte nostra di soddisfare le esigenze biologiche di base, le uniche rilevanti per l'organismo. Cosa appunto non sempre agevole : se volessimo allevare delle bellissime farfalle Chrysiridia rhipheus , di cui talvolta si vendono le crisalidi, dovremmo prima attrezzarci con una piccola serra o coltivazione domestica di Omphalea sp., le uniche piante al mondo (per quanto si sappia) di cui il bruco si nutra, e i cui semi risultano purtroppo di difficile reperimento...

-Io non mangio piu carne da decenni, anche se la ''utilizzo'' per gli Animali, inevitabilmente, a partire dai cagnolini... per questo la considero una (validissima e rispettabilissima) scelta individuale, ma non una strategia utile, su scala planetaria, a ''eliminare la sofferenza'' (nel senso di Pearce), come invece le derive fanatiche lasciano intendere.

Ma sono anche molto ostile a quanti, purtroppo proprio nel mio ''ambito'' zoofilo, ma inalberati su tralicci di ''titoli e qualifiche'' che li fanno sentire in diritto, forse quasi in Dovere di ''educare e istruire'' noi poveri scemi, attaccano ogni atteggiamento a loro dire ispirato a 'sentimentalismi', che assolutamente non tollerano.
Costoro, ridicolizzando con supponenza quella che vorrebbe, in fondo, essere la Buona Coscienza di molti non-carnivori, clamorosamente confondono la Razionalità (di cui decisamente difettano) col Cinismo gratuito; così come confondono la Scienza, con l'arroganza senza diritto di replica del c.d. Pensiero Unico, vecchio sogno distopico che molti non hanno mai abbandonato...

-Così come suol fare una tizia che, tra le altre lauree e qualifiche, vanta quella di ''educatrice cinofila''; costei si sente in diritto di ridicolizzare chi, ingenuo e ignorante, ama i cani, opponendogli una visione che definirei ''cartesiana'' , se non temessi di farle un immeritatissimo complimento, oltre che oltraggiare quello che fu senz'altro un Genio.
Ci descrive il nostro adorato cucciolo come fosse una macchina, una specie di ''Aibo'' di carne, un automa; nulla più che un complesso strutturato di stimoli/risposte, che dovremmo soltanto imparare a gestire, a ''guidare'', libretto di istruzioni alla mano, come fosse un'automobile nella sua inflessibile gabbia di regole e di codici.
Costei/costoro, magari fossero singoli casi!, evidentemente pontificano sentendosi forti della certezza di quella che, sulla scorta di quella ''parlamentare'', definirei Immunità Accademica; spesso dell'altra non meno odiosa...
Quando poi accadono disgrazie orribili, come quella attuale del neonato sbranato dai cani, la loro unica reazione è quella di una patologica Autoesaltazione, sembra che non abbiano aspettato altro da secoli e si tuffano euforici sulla notizia come alligatori affamati : ''... avete visto? io ho ragione e voi no!, credevate che fossero angioletti..? sono solo automi programmati, e solo Noi Scienziati sappiamo come guidarli e controllarli...''

-Sono costoro, nemmeno a dirlo, gli stessi soggetti che vorrebbero sempre più regolamentare, coartare e infine troncare ogni rapporto tra Noi e l'Altro Biologico. Riservando e avocando a sé stessi soltanto il diritto di interagire, con ovvie finalità di controllo e di reificazione, con Qualcosa che esiste da miliardi di anni ...

-comunque è vero, quasi ''tutto'' ciò che è Animale è commestibile, e all'occorrenza non sarebbe biasimevole.
Ma devo ammettere che mi provoca un forte disagio interno, una dissonanza cognitiva vera e propria, constatare (nelle ricerche internet) un uso alimentare, e visionarne occasionalmente la preparazione, relativa ad Animali che, al di là del senso etico, vedo come trascendenti Opere d'Arte; e quello che percepisco, pur comprendendone le ragioni oggettive e contingenti, talvolta impellenti, è qualcosa di simile a un Sacrilegio; qualcosa di analogo, forse, a ciò che un cultore dell'Arte proverebbe di fronte a un'opera vandalizzata. E in questo caso, la Mano dell'Autore non è quella di un nostro ''simile/mortale''...
Probabilmente è una mia peculiarità, ma fin da piccolissimo (forse 3-4 anni) con la mamma in frutteria, a volte mi facevo comperare un peperone, o altro particolare ortaggio, solo perché incantato dai colori e dalle forme così diverse e inconsuete, senz'altro poi ancora tutte ''nuove'' per un bambino di quella età. L'aspetto ''alimentare'' era senz'altro quello che meno prendevo in considerazione, se addirittura non lo ignoravo del tutto...

In definitiva, una stessa ''cosa'' possiamo ammirarla e apprezzarla in molti; ma uno solo può mangiarla. Distruggendola così per sempre, e per tutti.
 
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