Marimo con macchie bianche?

ciao in effetti sembra molto strano... so riconoscere bene su foglie di ''piante aeree'' lo sbiancamento, tipico, dovuto a precoce esposizione solare; non so esattamente come si presentino sul marimo, ma cercheremo di capire.
Se puoi, pubblica foto del tuo MariNo (ricordo che lo chiamavi così ) ''immerso'', con le macchie bianche, ed ''emerso -senza macchie'' ; vorrei cercare di capire se è un effetto ottico o similare, dovuto al differente disporsi delle sue fibre, in un caso e nell'altro.
Addirittura, un video che mostra cosa succede mentre lo estrai, sarebbe ancora meglio... ci dev'essere una spiegazione!

In tutti i casi, il fatto che abbia fatto altri ''figli'' dimostrerebbe che 'male' non sta... il primo piccino è cresciuto? E negli altri hai notato questo strano sbiancamento?

ciao escluderei un problema o errore di gestione, visto che gli altri sono verdissimi e sani... devo dire che neppure mi sembra ''malato'', quando lo rigiri tra le dita sembra compatto, con qualche ''venatura'' bianca ma sinceramente non so se darle molto peso. Non è stato un cambiamento improvviso? Dentro è annerito ; ma se non sbaglio, la parte interna dovrebbe 'morire' e restare un po' come ''sostegno'' (per es, anche il tronco degli alberi ''dentro'' è fatto solo di cellule morte con funzione di sostegno, il ''durame'', mentre la parte viva è nella corteccia esterna).
Potrebbe esser tutto collegato al fatto che cresce e si riproduce, forse una sorta di ''invecchiamento'', naturale ma comunque gestibile ; potrebbe perder la forma tipica, ma in compenso produrrà magari altri marimini - figli
Controllalo, monitora e vediamo, con le foto, come evolve (o involve....)
Il contenitore di plastica, a meno che non contenesse qualcos'altro di nocivo in precedenza, non credo che possa aver influito; nel dubbio, se lo hai ancora rimettilo in quello di vetro e con l'esposizione dei primi tempi, e vediamo se cambia qualcosa.

Complimenti intanto per i nuovi marimini

ciao sì la differenza si nota... ma non precipiterei conclusioni pessimiste, vediamo
Lo scurirsi potrebbe esser dovuto a problemi di luce : se scarsa, molte piante tendono a impallidire, viceversa potrebbe attivarsi una sintesi eccessiva di clorofilla. Questo, potrebbe anche accelerare il processo di ''invecchiamento'', elevando il metabolismo complessivo.

Anche se possono vivere tanto a lungo, non sappiamo bene ''come'' : ci sono piante - per es alcuni arbusti di Larrea nei deserti USA- con un'età stimata di 12mila anni, ma che in realtà sono ''propaggini'' che diramano continuamente, da un unico ceppo antichissimo che probabilmente non esiste più. Insomma è come se la pianta sopravvivesse ''trasferendosi nella nuova crescita'', come una ramificazione ininterrotta e continua; anche se il tronco principale e originario nel frattempo è seccato, e magari da secoli o millenni.

Non conosco le esatte dinamiche del Marimo, Specie molto diversa dalle Piante vascolari (come l'arbusto americano cui accennavo).
Ma mi rafforza l'impressione proprio la prolificità del tuo marimo originale, che si è ''trasferito'', diciamo, nelle sue gemme. Ma questo non vuol dire neppure, anche fosse, che il nucleo originario sia destinato a morire.

Ti consiglio di fare prove : per es, spostalo per qualche giorno in posizione molto meno luminosa, controllalo sempre e rispostalo se notassi deperimento accelerato.

-Cerca un punto della casa più fresco possibile : non vorrei che questo metabolismo accelerato, e relativa 'senescenza', fosse semplicemente dovuto al caldo estremo di questa estate, che oltretutto ancora non accenna a calare in modo deciso... trattandosi di una pianta di fondali profondi, è possibile che soffra, tanto le temperature eccessive quanto gli sbalzi (e le massime della scorsa estate sono andate ben oltre, a Roma, delle temperature di un normale ''acquario tropicale domestico''...

Penso infatti che un abbassamento più sensibile porterà a situazioni di sicuro più favorevoli per MariNo, che forse riuscirà a ''ringiovanire''

INtanto fammi sapere, sia su di lui sia sul nuovo (bellissimo ) acquisto

in effetti è una situazione-rompicapo, a dir poco
Tutti gli spostamenti (che io stesso avrei effettuato, beninteso non è una critica ) confondono il quadro generale e non ci aiutano a capire ''quale'', tra le varie situazioni, possa averlo fatto deperire e in questo modo specifico.

(per capirlo, teoricamente, dovresti averne decine in partenza, e sottoporne, mettiamo 10, al ciclo in frigo, altri 10 alla luce intensa, altre 10 al buio, altri 10 a una alternanza di condizioni stabilita... e solo allora sarebbe possibile un confronto indicativo. Chiaramente non è fattibile, se non come studio di laboratorio ...)

-In frigo quanto è rimasto? Penso che in quelle condizioni sia rimasto anche quindi al buio; per quanto, in condizione di metabolismo rallentato, causa freddo, anche la fotosintesi si sarebbe comunque assestata su valori minimi, e il consumo di riserve di amido, lo stesso.


-il filo, è per caso metallico? potrebbe essere zincato, o di alluminio? Alcune piante sono particolarmente sensibili ad alcuni metalli, soprattutto ''pesanti'' come lo zinco. L'Alluminio non è un metallo pesante, ma presenta una tossicità variabile per molti organismi.
Anche una lega potrebbe contenere qualcosa di nocivo.
-Se così fosse, prova semmai a sostituirlo con uno spago, o qualcosa comunque di inerte.
Fammi sapere

se è filo da cucire, dobbiamo escludere possibili intossicazioni allora!

Prova allora con più luce, e se usi una lampada semmai tienila a distanza in modo da scaldare il meno possibile... e vediamo