Tecniche di Riproduzione per le Planorbarius corneus, (Andrea&Emy)

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Andrea&Emy
view post Posted on 27/3/2008, 01:01     +1   +1   -1




Tecniche di Riproduzione per le Planorbarius corneus


In questo articolo enuncerò alcuni metodi per la riproduzione delle Planorbarius secondo la mia esperienza.


ACQUARIO DI COMUNITA’

È il primo metodo che ho sperimentato.
La riproduzione è possibile sia in acquario che in acquaterrario.
Nella mia esperienza ho riprodotto le Planorbarius sia in acquario con pesci e invertebrati, sia in acquaterrario con un Pachytriton labiatus (che anche se "disegnato" come un divoratore di gasteropodi, non si è mai dimostrato tale...è stato sufficiente alimentarlo correttamente e nelle quantità adeguate)

Pro:
- è sufficiente avere un acquario o un acquaterrario.
- la Planorbarius svolgono un’ottima azione di detritivore, anche se non paiono mangiare le alghe.

Contro:
- non è possibile in presenza di predatori (per esempio Botia e gasteropodi predatori come le Marisa) (alimentando sufficientemente sono riuscito comunque a riprodurle con le Marisa, avendo però saltuariamente delle perdite a causa della predazione)
- se il numero delle Planorbarius si alza, si possono avere problemi di "inquinamento" e di carenza di sali.Sono necessari quindi frequenti cambi ed eventualmente l'aggiunta di sali (anche giornalmente)
- possibilità di predazione delle uova e dei “piccoli” da parte di pesci e invertebrati.
- difficile controllo delle deposizioni e della schiusa.

Personalmente sconsiglio questo metodo se si vuole fare un allevamento intensivo, si rischia di “rovinare” l’acquario. Se invece si vuole semplicemente tenere le Planorbarius senza averne una riproduzione “eccessiva”, si devono eliminare le nuove nate, mantenendo sempre una popolazione adeguata.


ACQUARIO DI COMUNITA’ , VARIANTE CON SALA PARTO

Questa è semplicemente una variante. Ho inserito in vasca una sala parto e qui dentro ho messo un trio di Planorbarius. Una volta avvenuta la deposizione, ho levato gli adulti e atteso che le uova si schiudessero e una volta schiuse, le piccole Planorbarius sono poi fuoriuscite dalla sala parto attraverso le piccole fessure e si sono “sparse” per la vasca.

Pro:
- facile controllo di deposizione e schiusa
- nessuna predazione delle uova
- è sufficiete avere un acquario e una sala parto

Per quanto riguarda gli altri Pro e Contro, valgono quelli del punto precedente…


GASTEROPODARIO

Intendo un acquario dedicato ai gasteropodi.
Ne allestii uno di circa 20 litri, con filtro esterno, alcune piante (Egeria densa e galleggianti).
Nella mia vasca erano presenti molte specie di gasteropodi (Planorbarius corneus var. Rosa, Marisa cornuarietis, Melanoides tubercolata, Pomacea bridgesii, Physa marmorata, Lymnaea stagnalis e le sempre presenti Planorbis)…per varie cause (soprattutto predazione da parte delle Marisa), ben presto si “estinsero“ Lymnaea e Physa…

Pro:
- certamente un “gioiello” per gli amanti dei gasteropodi.
- mantenendo bassa la popolazione, è tuttavia “semplice” da mantenere.

Contro:
- rischio sovrapopolazione con risultanti “inquinamento” e “caduta dei sali” (quando era a massimo regime, dovevo fare dei cambi settimanali del 75% e tutti i giorni aggiungere un cucchiaino da caffè di sale per acquari d’acqua dolce e un cucchiaino di bicarbonato)
- rischio predazione di uova e “piccoli” da parte di altri gasteropodi (ed eventualemente rischio di predazione anche degli adulti in presenza di gasteropodi predatori)
- difficoltà ad inserire piante. Molte sono spesso attaccate quando la popolazione si innalza

E’ stata certamente una bella esperienza, anche se faticosa…i cambi d’acqua dovevano essere frequenti e il “lavoro” era ogni volta molto.


METODO A 2 VASCHE

Questo è il metodo che utilizzo tutt’ora e che fino ad ora si è dimostrato il più efficace dal punto di vista del numero delle nuove nate.
Sono necessarie 2 vasche, una “piccola” (io ne utilizzo una da 3 litri) e una più “grande” (io ne utilizzo una da 5).
Nella vasca piccola ho inserito un aeratore (che può rimanete acceso 12 o 24 ore al dì), in quella grande invece ho inserito un piccolo filtro meccanico, nessun materiale da fondo, nessuna pianta e nessuna illuminazione.
Per prima cosa ho attivato la “vasca piccola” inserendovi un trio di Planorbarius.
In questa vasca effettuo un cambio totale ogni 2 giorni (sifonando per bene le escrezioni delle Planorbarius con un tubo da aeratore) e in corrispondenza di tale cambio inserisco anche in vasca una pastiglia per pesci da fondo (preferisco quelle vegetali e in particolari quelle che “non si sciolgono”, in modo da avere un inquinamento ridotto).
A questo punto le Planorbarius inizieranno a deporre. Quando vengono deposti una decina di nidi, rimuovo le adulte (queste possono essere messe in una terza vasca o inserite nella “vasca grande” che nel frattempo avrete avviato).
Effettuo quindi un cambio totale nella “vasca piccola”, aggiungendo 3 gocce di blu di metilene (che è un blando antifungino), effettuo quindi cambi totali settimanali, inserendo ogni volta il blu di metilene (come “sifone” utilizzo sempre il tubo per aeratore).
Dopo 15-20 giorni si avrà la schiuda delle uova (la schiusa avverrà nel giro di pochi giorni essendo le uova state deposte quasi contemporaneamente).
Effettuo quindi cambi dell’acqua ogni 2 giorni, stando ben attento a non aspirare anche le piccole.
Per quanto concerne l’alimentazione, inizialmente impiego mangime liquido che, dopo circa 20-30 giorni, integro con granuli a base di spirulina. Alimento le Planorbarius ogni 2 giorni, in corrispondenza del cambio d’acqua.
Appena le Planorbarius raggiungo i 3 mm circa, le sposto nella “vasca grande”.
In questa vasca passo all’alimentazione con pastiglie da fondo.
Tutti i giorni inserisco nella “vasca grande” sali e bicarbonato (utilizzo come misura la punta di un cucchiaino, sia per uno che per l’altro)…inoltre sifono le escrezioni delle Planorbarius (sono tante e ne fanno tante) con il solito metodo del tubo dell’aeratore (rabboccando quindi poi l’acqua prelevata).
Ogni settimana effettuo un cambio totale con pulizia del filtro meccanico.

Pro:
- altissima riproduzione (ad ogni schiusa si possono avere 200 nuove nate)
- nessun problema di convivenza con pesci o animali
- nessun cannibalismo delle uova o delle piccole

Contro:
- impiego di 2 vasche
- continuo lavoro di pulizia delle vasche


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Articolo e foto realizzate da: Andrea&Emy

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Edited by Acha-Roby - 24/4/2010, 11:55
 
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