Misurazione delle chiocciole, e interpretazione dei dati, (fabrizio3)

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view post Posted on 6/6/2008, 22:40     +1   -1
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non ho una vita... ma si dà il caso che mi stia bene così ;)
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Misurazione delle chiocciole, e interpretazione dei dati

Misurare una conchiglia è molto importante, per aiutarci a stabilire l'appartenenza all'una o all'altra specie, ma soprattutto (almeno nella mia linea d'idee), per valutare quanto un singolo esemplare si "allontani" dalla norma della specie a cui appartiene, per una caratteristica o l'altra; e magari decidere di accoppiarlo con un altro similmente "deviante" per preservare/accentuare questa deviazione, con la possibilità poi valutare quantitativamente e di nuovo il grado di "deviazione" dalla norma, ottenuto nei discendenti

Ecco un primo esempio di come potremmo procedere per "misurare" una chiocciola, soffermandoci su tutti i parametri più fondamentali, in modo da poterne subito cogliere e interpretare le variazioni quantitative; potremo così più facilmente stabilire se una data chiocciola è relativamente "corta" o "allungata", rispetto a un'altra o allo "standard" della Specie cui appartiene, se è "decentrata", se ha un'apertura relativamente grande o piccola, ecc,,,, E tutto questo, potrà servire a scegliere coppie di soggetti "estremi", che presentino entrambi una accentuaione della stessa caratteristica (es due "corti", due "allungati" ecc ecc), e potremo anche dare una valutazione quantitativa dei risultati ottenuti, "misurando" la progenie in base agli stessi criteri

Questi parametri che qui propongo non corrispondono necessariamente a quelli "ufficialmente" adottati da conchigliologi e malacologi, sono da intendersi come un sistema pratico e scelto in funzione dell'immediatezza e della facilità di utilizzo ai fini di riconoscimento delle "mutazioni e aberrazioni" al fine della selezione delle stesse, e successiva valutazione del "grado di aberrazione"(=allontanamento dalla norma) ottenuto nei discendenti-

Anzitutto, dovremmo fotografare la conchiglia dalla parte dell'apertura, come illustrato nell'immagine, in modo che la linea centrale della conchiglia sia perfettamente orizzontale nell'immagine ottenuta, e l'obbiettivo perfettamente perpendicolare al piano su cui ka conchiglia giace

NB Le misure vanno prese, a partire dal "quadratino" presente all'inizio di ciascuna linea-
Vediamo subito le prime quattro "misure" importanti;
1)La linea verticale BLU, indica l'ALTEZZA MASSIMA della conchiglia, dall'apice alla estremità più bassa del labbro;
2)La linea verticale ARANCIONE, parte come la prima dall'apice, ma si ferma dove termina la "columella", cioè l' "asse interno" della conchiglia (e dove nei giovani, o anche negli adulti di molte specie si apre l' "ombelico"); indica l'altezza del "corpo della conchiglia", escludendo cioè l'ultimo giro e il labbro
3)La linea orizzontale VERDE, indica la LARGHEZZA MASSIMA della conchiglia, a partire dalla sporgenza più esterna del giro più basso, fino all'estremità più esterna del labbro;
4)La linea orizzontale ROSSA, indica la LARGHEZZA MASSIMA DEL "CORPO DELLA CONCHIGLIA", cioè la massima larghezza raggiunta dalle spire, escludendo però "elongazioni" dovute all'ultimo giro, all'apertura e al labbro

Le linee sottili nere sono tangenti ai "punti estremi" fra i quali rileviamo le misure, e servono a rendersi meglio conto di dove essi si trovano;

LINEE GIALLE
Queste due linee perpendicolari, anch'esse da tracciare a partire dall'estremità evidenziata col quadratino, si riferiscono tanto all'ampiezza della "bocca" (=stoma), quanto alla sua simmetria/asimmetria (se sono più o meno diverse di lunghezza o si intersecano in un punto distante dal "centro" di entrambe); il "quadratino" parte, per l'asse verticale dal punto più "alto" dell'apertura, mentre per l'asse orizzontale dal punto "più a sinistra", come si vede nella foto

Può essere importante valutare la "posizione" del "centro di intersezione" delle due linee gialle, e magari la sua distanza dal "centro di intersezione" delle altre linee relative al "corpo" della conchiglia, qui rappresentato da un dischetto nero

Ecco l'immagine di questi fondamentali assi di misurazione; poi passeremo a "interpretarli", e a valutare altri aspetti più dettagliati e specifici
Ho scelto per spiegarli una tipica Cantareus aspersus, questo esemplare è tendenzialmente più "alto" (più allungata verticalmente della media); cmq la prenderemo come "modello" per orientarci

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Articolo e foto realizzate da: fabrizio3

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Edited by Andrea&Emy - 9/6/2008, 19:53
 
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