Pronti per l'attacco d'arte?, ...un omaggio alle nostre amichette!

Grazie anche a te Sonia!

E' vero, è sorprendente il lavoro di Renato , non immaginavo che fosse "così" geniale... se dovessi definirlo, lo descriverei come un "equivalente grafico" di quella forma di scrittura-romanzo che, agli inizi del '900, si ispirava al cosiddetto "Flusso di coscienza", alla libera Associazione di Idee... associazioni oniroidi, immagini "ipnagogiche", quelle che accompagnano spesso l'addormentarsi ma che sono anche ultra-difficili da ricreare "a volontà" in stato di lucidità e di veglia... qualcosa di simile a una versione "iconica" dell' "Ulysses" di Joyce, nei limiti in cui questo possa includersi nella predetta "corrente".... Sorprendente. Davvero mai visto nulla di simile....
Nelle opere "paranoidi" di Dalì manca del tutto l'elemento "associativo-conseguenziale" che qui invece fluidamente ci accompagna da un oggetto all'altro, da un'idea all'altra, legando con la massima naturalezza anche le immagini più assurdamente incongruenti... Nelle opere , sia pur "articolate" di Joan Mirò manca del tutto la "variabilità semantica", cioè l'impiego di elementi reali così differenti e profondamente eterogenei; un po' come la differenza che c'è tra una sequenza di note musicali, che ha "solo valenza estetica", e una sequenza di "lettere" nella lingua, che ha pure una "valenza di significato". Una tendenza simile (ma a un livello evolutivo incommensurabilmente più grezzo) si trova nelle opere di De Blanc.... Insomma, Renato questo potrebbe essere un "Nuovo Genere" di successo, a saperlo "lanciare" (e non chiedere a me come fare, non lo ho mai saputo nemmeno per quanto riguarda i miei lavori, non saprei proprio da dove iniziare.... e poi per me ormai è troppo "tardi", mentre tu faresti ampiamente in tempo!)


Anche i miei lavori sono molto più "cervellotici" di quanto non appaia, ma la complessità è nei "legami profondi" tra gli oggetti rappresentati, scelti apposta perché ne possa emergere per "interferenza logica" un vero e proprio "Significato" linguistico.... ma a (quasi) tutti quelli cui ho tentato di spiegarne i princìpi, sono scoppiati dei mal di testa quasi istantanei!!!

Forse sei solo tu a vederle così, perché non ce le mostri?
Grazie tantissime per i complimenti cmq

Ma no, non puoi dirlo, non lasciarti condizionare da criteri convenzionali e pre-confezionati!

Renato, gli accostamenti che ho fatto sono solo a tuo "vantaggio" , non bisogna anche qui sopravvalutare dei personaggi solo perché famosi! E appunto, dicevo che i tuoi lavori sono molto più interessanti e avanzati , più "strutturati" e profondi, sotto ogni aspetto; e ti assicuro, che la capacità critica -e l'obbiettività- non mi fanno difetto! (come invece accade agli innumerevoli lecca**** "esegeti" della "Cultura", e con un Q.I. sub- neanderthaliano... )

Hai ragione per la "tecnica", che io però intenderei piuttosto come un processo di "auto-maturazione", che non come apprendimento passivo di "come si fa un ritratto", o un paesaggio ecc ecc ecc.... credo che l'Arte, storicamente, nasca proprio con l'emanciparsi dalla replica passiva della Realtà, cioè da quello che facevano i "Grandi Maestri del Passato", che io vedo oggettivamente in realtà solo come abili artigiani prezzolati, servili "ritrattisti" di Corte e come i giullari di corte, al soldo di stolidi potentati dell'epoca , e che hanno avuto il "merito" di farcene giungere dal passato gli orridi ceffi suini , in tutta la loro agghiacciante verosimiglianza! Meglio a questo punto anche un pastrocchio, un allegro pasticcio di macchie, che non un grugno arcigno di qualche orrido, presuntuosissimo nobilastro quattrocentesco, despota, e magari pluriomicida! ...che pretende lo si continui a "riverire" ancor oggi; e la gente , purtroppo, lo fa... bleeeàh ... i pittori che ebbero lo stomaco di rendere omaggio a quei tiranni e tirannelli assortiti non furono artisti, ma zerbini ... In fondo, rappresentando i Gasteropodi (o altri gruppi animali, o vegetali), Noi rendiamo omaggio a "cose" 1) davvero belle , e 2) davvero "antiche", appartenenti a Famiglie risalenti non al medioevo, ma all'Eocene se non prima ancora, quando gli antenati di tutti quei despotucoli insulsi ancora si arrampicavano sugli alberi (e da allora ben poco son progrediti, a dir la verità )!!!
D'accordissimo sulla "pretestuosità" di attuali pseudo-artisti vacui e tuttavia stra-celebrati, per le più disparate ragioni; ma anche per questo, dico che sono i lavori come i tuoi che dovrebbero essere portati alla luce, non le orride croste antidiluviane, così come le pretestuose "patacche" contemporanee!!

Splendido lavoro davvero Wallabyg, molto elegante.... e da come spieghi è quasi "ideografico"... E poi veramente elaborato e originalissimo come tecnica

Domani me o studio meglio... non riuscivo a vedere l'immagine ingrandita, prima
BRAVISSIMO!!!

Sei partito da una mappa urbana, e poi la hai "surrealizzata", sia nella struttura che nell'interpretazione..... Bellissimo!!

Da ragazzo realizzai un plastico col pongo di una specie di "isola immaginaria", sorta di "Utopia", anche se molto più rudimentale e senza queste complesse procedure tecniche! Ancora dovrei averlo, semmai lo posto.... In entrambi i casi, credo che la spinta a creare un "territorio", popolarlo di entità o significati "surreali" come entrambi abbiamo fatto, sia una delle pulsioni basilari dell'Arte (quella autentica, non il ritrattismo cortigianesco!), che io definisco "Cosmopoiesi", cioè "Creazione di un Cosmo, Universo o cmq Mondo a sé, indipendente, non importa quanto piccolo o rudimentale o ingenuo.... esprime un bisogno più o meno "inconscio" di "ricreare" la Realtà, di ri-plasmarla, o di trascendere quella corrente e ordinaria.... sono le basi dell' "essere-artista" secondo me, che poi questo si traduca o meno in un percorso tecnico-esecutivo strutturato.
E nel tuo caso Wallabyg, perizia tecnica e maturità professionale hanno anche prodotto un risultato esteticamente pregevolissimo, e -almeno per quanto mi riguarda- molto suggestivo...
Vorrei che mi spiegassi meglio come / quando (prima? dopo?) sei arrivato all'idea delle chiocciole come "ideogramma" arcano racchiuso in quel labirinto polisemico, dai molteplici significati potenziali!

Queste sotto invece sono immagini di una mia vecchia "scultura" in terracotta, un Gasteropode (o meglio la sola conchiglia), anch'essa debitamente surrealizzata e integrata con elementi eterogenei, code-cordoni, un occhio che potrebbe essere un'altra conchiglia "bivalve".... anche qui, la "fantasia" e la Cosmopoiesi mi hanno spinto a voler fittiziamente plasmare quello che la Natura non mi offre (e quand'anche esistesse si troverebbe oltre le ...colonne d'Ercole ), una Conchiglia "fantastica", non nel senso di bellezza (volendo è anche "storta" e poco armoniosa), ma "fuori dagli schemi".... Oggi, con la Terracotta; chissà un giorno, con la Genetica....






Edited by Metallumache - 24/11/2008, 07:14