Anche se la giornata non era la più ideale, io e miei amici malacologi abbiamo trascorso una fantastica escursione in provincia di Trapani, nella Sicilia Nord-Occidentale.
Stando a Trapani ho avuto modo di reperire diverse specie come le più strabilianti Cernuella rugosa e le Marmorana scabriuscula che in seguito vi mostrerò.
Per cominciare metto le foto della nostra prima tappa, Monte Cofano, dove abbiamo potuto esplorare solo i pendii e il sentiero che portava al laghetto prosciugato:
Questo è Monte Cofano visto di lato:
Lungo il sentiero per arrivare al Monte sono riuscito a trovare e vedere per la primissima volta, diverse chiocciole che a malapena si vedevano sul Web!
Le
Rupestrella rupestris rupestris, che ho fotografato solamente (purtroppo) a casa nella scrivania e non in ambiente naturale:
Del luogo non ho preso terra ne rocce, dimenticando di farlo, ma con gran sorpresa in una località vicina ho scoperto la loro esistenza dove questa volta presi pietre e un sacchettino bello pieno.
Le Oxychilus canini, anch'esse fotografate sulle scrivania... poichè in natura si trovavano solo nicchi vuoti alla base delle rocce:
Sono molto belle come Oxychilus e differiscono da moltissime altre per via dei suoi numerosi verticili.
La Marmorana globularis di Monte Cofano differiscono per la struttura conchiliare da quelle di Palermo. Un esemplare addormentato all'interno di una cavità:
Di questa specie presi solo gusci vuoti come souvenir del posto ed eccoli in foto:
Le bellissime Siciliaria crassicostata che sfortunatamente sono riuscito a trovarne un solo esemplare adulto e che ingenuamente mi portai a casa sapendo che era solo. L'esemplare è questo:
Non ho preso ne terra, ne pietra e spero che quest'autunno possa ritornarci per concludere "l'affare". Questi sono diversi nicchi vuoti... scusate la carta velina che le avvolge, ma le foto le feci in ritardo:
Nel luogo erano presenti anche i Cochlostoma alleryanum, che differiscono dalla specie palermitana, Cochlostoma paladilhianum, secondo anatomie degli organi genitali e dimensioni del guscio più ridotte. Dalla foto leggermente sfocata si riesce a vedere un esemplare adulto aderito sulla roccia:
Invece questi sono i gusci rinvenuti per terra:
Erano presenti anche le Erctella insolida, parenti strette delle Erctella mazzullii (Ex Helix mazzullii) di Monte Pellegrino che si differenziano a parte la forma e la struttura del guscio, anche dai genitali che hanno permesso di distinguerle.
Ho solo foto dei loro fori che confermavano la loro presenza, anche se, di ridottissimo numero:
Hanno un guscio più arrotondato e molto levigato. Delle costolature della parente stretta rimangono solo delle piccole lineature bianche.
Ho visto anche Eobania vermiculata, Rumina decollata e abbondanti Helix aspersa.
Qua una foto di un gruppetto di Eobania adulte vive, nascoste dentro un profondo anfratto:
Scendendo più in basso nella prateria c'erano numerosissimi esemplari di Cochlicella barbara e Theba pisana, per non parlare del piccolo pascolo di mucche che per terra lasciarono una grande quantità di concime
Comunque questo è l'habitat di queste altre chiocciole:
L'habitat si presentava arido e poco arbustoso, pieno di piante spinose e sassi.
Una volta finito il giro turistico ai pendii di Monte Cofano andammo subito in macchina per proseguire con Castelluzzo, località vicino San Vito Lo Capo.
Siamo andati alla ricerca delle bellissima Cernuella rugosa che alzando massi se ne trovavano a decine o centinaia accompagnate da Eobania vermiculata e le piccole Granopupa granum della famiglia Chondrinidae (stessa delle Rupestrella di prima...).
L'habitat era questo:
Arido, secco, con poche piante delle quali spinose, ci siamo messi a gambe chinate sotto il sole a 38 °G a mezzogiorno con l'aiuto favorevole dello scirocco alla ricerca di queste chiocciole, a dir poco magnifiche.
Alzando un masso, notai questo:
Un numeroso ceppo di Cernuella rugosa e poche Eobania vermiculata adulte, più un solo esemplare di Granopupa granum cerchiato e indicato da una freccia in rosso all'angolo in basso a sinistra.
Erano presenti anche Chondrula pupa, Sphincterochila candidissima (di cui uno vivo involontariamente me lo portai a casa, credendo fosse solo un guscio vuoto) e Cecilioides acicula (ovviamente vuote) trovate sul terriccio raccolto per le C. rugosa.
Ho potuto prendere di Cernuella rugosa una quindicina di esemplari vivi e una quindicina di gusci vuoti per la collezione. Ecco le foto:
Esemplari viventi già postati dentro la scatoletta per il letargo:
Gusci vuoti per la collezione:
Ho reperito anche gusci di Sphincterochila candidissima di cui non feci foto, ma all'esemplare vivente gliene ho fatta una con misurazione:
L'esemplare dalla foto non si vede che è vivo, ma se si gira l'angolazione si vede (nella foto non si può fare) l'epifragma bianchissimo che chiude l'apertura.
Ho preso anche 5 Granopupa granum di cui due adulte e tre piccoline ricoperte di fango per mimetizzazione. Ecco la foto con gli esemplari viventi:
Finito di visitare questo bellissimo posto, andammo a mangiare per pranzo in un bar vicino e dopodicciò ci aspettava la bellissima Macari in cui ho potuto reperire un guscio di Helix aperta, uno di Schileychiella reinae, uno di Cecilioides acicula e una Rumina decollata viva. Sfortunatamente il materiale l'ho perso nella prossima tappa, forse dimenticato su un pezzo di roccia, mentre ero distratto per il ritrovamento delle Marmorana scabriuscula. Ricordo perfettamente di averlo messo dentro lo zaino, ma senza successo, non sono riuscito a trovarlo. Spero di ritornarci una prossima volta. Comunque per non rimanere a bocca asciutta carico foto del posto:
La prossima e ultima tappa è stata San Vito Lo Capo dove abbiamo perlustrato una sola parte della località. Era una zona scogliera con gariga arida, piante spinose, massi ovunque, qualche palma nana e bellissime chiocciole.
Il luogo era questo:
Bellissimo posto e penso di aver scordato qui il materiale di Macari... purtroppo!
distratto da un macigno dove trovai una Marmorana scabrusciula giovanile viva e una Erctella insolida dentro un foro.
Avevo trovato anche una colonietta di Siciliaria nobilis tutte aderite sulla pietra a mezz'ombra. Ne presi circa 6 e scoprii una volta arrivato a casa che solo una era viva tra tutte quelle... SFIGA ASSOLUTA!
Ora i gusci delle Erctella insolida e di quelle fotografate vive in natura:
Gli esemplari differiscono da quelli di Monte Cofano per la struttura del guscio che appare poco più bassa in altezza angolare.
Nella foto degli esemplari vivi fotografati in ambiente naturale ce ne sono tre: uno è sotto semi nascosto, mentre gli altri due sono all'interno di un foro di cui uno si vede solo se è ingrandita l'immagine.
La varietà di San Vito Lo Capo, secondo me, è la più bella tra tutte le altre di Marmorana scabriuscula e ricordano molto la struttura della parente di genere diverso, Rossmaessleria vondeli, che ho potuto conoscere grazie a un mensionamento del nome da parte di Fabrizio. Ecco gli esemplari che ho potuto raccogliere più quelli fotografati in natura:
In zona erano presenti anche Cernuella virgata, Eobania vermiculata, Cernuella amanda, Oxychilus perspectivus, Rupestrella rupestris rupestris, Rumina decollata, Cochlostoma alleryanum e Siciliaria nobilis.
Ecco le foto della Siciliaria nobilis, unica vivente che sono riuscito a portarmi a casa... nella foto è dormiente:
E ora una foto dell'unico nicchio di Oxychilus perspectivus che sono riuscito a prendere:
Differisce dall'Oxychilus canini per via della grandezza, la forma, e il numero di verticili.
Qui il link dell'album caricato su Facebook:
www.facebook.com/media/set/?set=a.3...26533356&type=3Vi saluto con grande affetto. In seguito spero di fare altre discussioni con le chiocciole sveglie e i terrari pronti. Spero non vi sia annoiato il tutto!
Edited by fabrizio3 - 17/1/2016, 23:05