conchiglia da Zanzibar

Ciao ,
Espongo questa conchiglia che dovrebbe appartenere alla specie Harpa cabriti ,
ricevuta stasera da una carissima amica che ieri è tornata da una vancanza dall'isola di Zanzibar-Tanzania, località "NGWI", trovata a nord dell'isola il 01-02-2013, è lunga 74 mm. La sola protoconca , integra, vale più di tutta la conchiglia, veramente un regalo graditissimo. Un genere di conchiglie che fa venire la voglia di collezionare anche quelle marine.
La ha ricevuta da un bambino di 7-8 anni, locale dell'isola al prezzo di un solo euro.
Mi dice che il bambino era felicissimo della vendita e che la povertà li è un fatto molto comune.
Lei ha portato in regalo a questi bambini delle matite colorate, non faceva in tempo ad estrarle dalla borsa che glie le strappavano di mano, e' dovuta intervenire una guardia locale di un corpo di polizia formato da uomini della tribù Masai, per evitare che i bambini la sopraffacessero.
Conoscendo bene questi amici ed avute anche testimonianze dirette, le occasioni per aiutare questa gente non sono mancate, ma li la povertà è veramente tanta.
Questa conchiglia dovrebbe avere un'areale di diffusione che va dal Madacascar, forse anche fino alle coste della Somalia?
Saluti-Granchio

Uploaded with ImageShack.us


Uploaded with ImageShack.us

Ciao Fabrizio ,
qui a Roma c'era un vecchio commerciante somalo, jbraim, che ora è morto, che un paio di anni fa me le vendeva ad 8 €, ne aveva scatole piene, provenivano dalle coste della Somalia, ma non penso che si tratti di questa specie. Ciò vuol dire che i locali le vendono veramente a poco, e che quel bambino conosceva il prezzo di vendita della conchiglia. Questa mia amica mi ha detto che li stanno al 1910, come progresso, non hanno l'energia elettrica, tantomeno i pozzi per l'acqua, le strade ecc. Sono tutti molto felici delle loro condizioni, non soffrono la fame, perché il mare e la terra sono prodighi di frutti, i bambini hanno visi molto innocenti, spero per loro che quello che noi consideriamo progresso non li investa in modo violento, facendogli poi avere nostalgia dei vecchi tempi. La vita li non costa cara, la frutta ed il pesce si comprano per pochi cent. di euro, esistono degli alberi dove sul tronco crescono dei frutti, che basta cogliere per cibarsene, li c'è il regno delle spezie, pepe, cannella, noce moscata ecc. Penso che loro soffrano solo nel vedere la disparità di condizioni di vita rispetto a quella di noi europei, richiedono gadget tipo televisioni, magliette variopinte, ecc, che ora tale mia amica sta provvedendo a spedirgli, ma non so con quale risultato? Vicino al resort, dove soggiornava, c'è il villaggio dei pescatori, dove proponevano diverse altre specie di conchiglie, che gli amici del resort però hanno dissuaso da comprare per problemi alle locali dogane, peccato altrimenti mi avrebbe portato qualcosa di più. Quanto sopra per dirti che li i locali, anche se noi giudichiamo il loro stato d'essere simile a ciò che consideriamo povertà, poi agli effetti stanno molto bene, perlomeno non hanno problemi di orologi, e per strada da ciò che ho potuto vedere nei video riportati, cantano, cantano persino quando salgono sulle palme per raccogliere i cocchi.
A proposito dei granchi di cui parli, ebbi forse occasione di vederne alcuni in una grotta al buio, che si trova all'isola di Ustica, ciò 3 anni fa. localmente aveva un nome buffo"granchio dormiglione" , la grotta era invasa da meduse piccole color marrone molto urticanti, ed io ebbi modo di entrare in questa grotta perché protetto da muta, ma alle caviglie ricevetti delle vere staffilate da queste meduse.
L'ambiente di una grotta marina è veramente unico, vi sono dei gamberetti viola stupendi, vari pesci molto colorati, conchiglie a profusione, tra cui molti Exaplex trunculus.
Le conchiglie che vendono i pescatori di Zanzibar, dovrebbero avere origine dalla vicina barriera corallina, perché il litorale dell'isola mi hanno detto che è formato solo da banchi di sabbia, pertanto forse in tale habitat vivono solo dei bivalve, mentre i gasteropodi, li recuperano sulla barriera corallina tramite le reti da pesca. Sarebbe interessante recarsi in tale località ed esplorare la barriera corallina, che si trova solo a pochi m di profondità, forse però li c'è il rischio degli squali, un fatto con cui prima o poi mi dovrò confrontarei, non escludendo anche che ciò possa avvenire sui fondali del nostro mare, che ormai si sta tropicalizzando.
Un saluto-Flavio