Descrizione degli habitat marini e dei loro abitanti

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granchiocorridore
view post Posted on 22/8/2016, 16:52     +2   +1   -1




Ciao a tutti :) ,
apro un nuovo argomento che vorrei basato solo sulle osservazioni che noi tutti possiamo fare in ambito ai vari habitat marini dove vivono i molluschi.
Per me quando faccio snorkeling, vine spontaneo oltre alla ricerca dei nicchi delle conchiglie possibilmente senza il mollusco (ovvero morte), osservare tutto ciò che mi circonda. Anche il constatare la presenza di una specie o la sua assenza in ambito ad un certo contesto, potrebbe risultare interessante ai fini statistici della biomassa della zona, ma anche singolarmente alle specie per trarre informazioni sulla loro vitalità.
E' importante che ciò che si vede in mare poi sia memorizzato su qualche quadernetto, oppure più modernamente scritto e conservato in un file del nostro p.C.
Tanto per iniziare, vorrei condividere con voi alcune osservazioni fatte durante la giornata di ieri, trascorsa con i miei presso l'isola di Ventotene, ma non crediate che abbia possedimenti in quest'isola, sarebbe molto bello, per tutto quello che vi potrei osservare, ma per recarmi a Ventotene e tornare in serata a Roma, siamo stati impegnati ben 17 ore delle 24 della giornata, in spostamenti in macchina in traghetto ed a piedi.
Ventotene ieri era blindata per il vertice tra le personalità di stato che oggi vi si è tenuto, pertanto appena entrati nel traghetto a Formia siamo stati sottoposti alle procedure antiterrorismo del caso.
Se avessi saputo tutto ciò avrei posticipato la visita a questa splendida isola, ma ormai eravamo in ballo ed abbiamo ballato.
La mattina appena arrivati al porto di Ventotene ci siamo iscritti ad un giro turistico intorno all'isola con una barca da pesca, che prevedeva anche un bagno in mare.
Il posto scelto dal barcaiolo per il bagno era quasi agli antipodi del porto, appena sceso in acqua con l'attrezzatura da sub, mi sono trovato sopra un fondale grigio nero, profondo circa 5 m, cosparso di buste di plastica di cui una vistosamente color giallo vivo.
La mia prima reazione a quest'ambiente è stata del tutto negativa, non sono riuscito a proseguire l'esplorazione di quel fondale ne ad avvicinarmi alla costa dell'isola per vedere cosa ci fosse sopra alle scogliere a picco, forse per poco allenamento alle immersioni subaque in apnea, che purtroppo questa estate per motivi di salute ha dovuto sopportare. In questa prima immersione a Ventotene ho provato vedendo quel fondale monotono colore nero-grigio cosparso di grandi massi franati dalle pareti dell'isola, come una specie d'ansia seguita poi da altre sensazioni che vi risparmio.
Comunque un fondale a prima vista senza vita ne animale ne vegetale, un vero deserto.
Ben altra impressione ho avuto di pomeriggio, durante un'immersione fatta sotto il faro che costeggia il porticciolo dell'isola.
Quest'anno è stata la prima volta che scendevo senza muta ne piombi a ben 7 m di profondità, una fatica immane, ma che ha dato i suoi frutti.
Quest'ultimo fondale che sta vicino il perimetro dell'isola, possiede una profondità che parte da 1 metro fino ad arrivare a 10 m ed oltre, dove parcheggiavano delle medie imbarcazioni da diporto.
Quasi tutti gli scogli del fondale erano interessati dalla presenza di alghe calcareee, di alghe della specie Padina pavonica, per un discreto spessore sulle roccie stesse, tanto da farle sembrare morbide ad un veloce tatto delle mani.
A prima vista, non notavo nulla che avesse a che fare con le conchiglie, poi dopo che mi ero assuefatto ai colori di base dell'ambiente ed anche dei fondali, quest'ultimi costituiti da sabbia e graniglia di roccia, ho notato la presenza a circa 2 m di profondità di diversi Hexaplex trunculus lunghi dai 30 mm ai 50-60 mm, in parte pagurati ma nche vivi con tanto d'opercolo, ho visto anche due sole Stramonita haemastoma vive di una forma normale con i tubercoli sui nicchi appena accennati queste a 1 m di profondità. Sul fondale a 5 m tra la sabbia, ho visto e toccato alcune valve di Chamelea gallina in età matura, mentre sugli anfranti rocciosi a bassisima profondità, circa 0,30-0,50 m, ho visto diverse Chama gryphoides. Ho anche visto un bel Cerrizio, completamente rivestito del calcaree delle alghe, lungo sui 60 mm, probabilmente la specie vulgatum, il cui interno era occupato da un paguro. Il detrito sul fondale era inzeppato dei nicchi di micro specie di molluschi, dove mi pareva di vedere molti piccoli gusci di Caecum, che essendo di colore bianco stagliavano sul fondale che era nerastro. Ora non mi sono azzardato a raccogliere nulla di ciò che ho visto incluso il detrito, per evitare ripercussioni di qualsiasi genere, peccato perché con i nicchi delle varie specie viste avrei potuto fare ulteriori osservazioni.
Ma a dirvi il vero, una singola conchiglia trovata morta l'ho presa per ricordo di questa gita fatta a Ventotene, il guscio di una Cypraea, una Erosaria spurca appena morta, forse da qualche giorno, in quanto iniziava ad essere rivestita da areole di calcaree, più che altro dei puntini biancastri, che raschiandoli con un'unghia si sono presto tolti. Questo ultimo esemplare citato, ha comportato che mi sforzassi a fare un'immersione un po' più impegnativa, sui 7 m di profondità, arrivando a raccoglierlo dopo 3 tentativi. Il problema non è stato arrivare a detta profondità, ma poi orientarmi sul fondale per cercare l'esemplare che è veramente piccolo circa 25 mm di lunghezza. Un esemplare che ho potuto vedere dalla superficie solo in quanto morto e girato con i due labbri posti verso l'alto, che dalla superficie del mare, notavo come due linee parallele, caratteristica che tradisce la presenza dei nicchi di questo genere di conchiglie. Un fatto è stato vederla da 7 m di distanza, un conto è poi stato ritrovarla da vicino, questo ha comportato le varie immersioni dette.
Spero che aver raccolto un singolo esemplare già morto mi venga perdonato dai cultori della difesa dei fondali marini, che in passato mi hanno informato che togliere anche gli esemplari morti dal loro habitat può comportare ripercussioni negative sull'ambiente, in quanto poi gli stessi esemplari entrano a far parte del ciclo dei frammenti che costituiranno la sabbia della zona, sede di un'infinità di altre piccole creature.
Spero comunque che le osservazioni e le misure che potrò fare su quest'ultimo nicchio, superino gli eventuali danni nell'averlo prelevato dal suo ambiente.
Un caro saluto a tutti,
Granchio
p.s. Sul fondale sopra descritto ho anche visto diverse specie di pesci, tutti di discrete dimensioni, tra cui delle belle Salpe, dei Sarghi reali, moltissime Castagnole, proprio tante tra le quali ho nuotato ed altre specie variopinte, forse specie alloctone. Ho anche visto un'unico variopinto Polpo che non doveva pesare più di 1 kg, che si muoveva guardingo su un fondale di 5 m .
Faccio presente che quanto sopra ho avuto modo d'osservare, è avvenuto fra moltissime persone che stavano facendo un bagno in mare, che mi sfioravano o erano intente a prendere il sole sopra a dei piccoli materassini, quindi se vogliamo ho dovuto oltre osservare il circostante ambiente anche controllare queste persone per evitare d'urtarle durante la pinneggiata a snorkeling, una pinneggiata di circa 1 ora in acqua con temperatura sui 20° -23°, quindi un'acqua non eccezionalmente calda.

Edited by granchiocorridore - 22/8/2016, 18:16
 
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Emy-meggy
view post Posted on 22/8/2016, 20:20     +2   +1   -1




Ciao granchio ..piacere !!! Scusa se mi intrometto nel tuo poSt ..sono un po ignorante sui marini ho badato solo qualche giorno ad un murice chissà un giorno arriverò anche a loro ..volevo solo dirti che quando leggo i tuoi poemi mi appassiono veramente sembra di leggere un libro! !complimenti per la tua forte passione,curiosità, e cultura!!

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view post Posted on 23/8/2016, 13:36     +1   +1   -1

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Ciao Granchio!
Intendo riportare le osservazioni fatte a Castel di Tusa (ME).
Bandiera blu, immaginate che meraviglia, e ci vado ogni anno, mi invitano sempre :D
L'acqua, anche al porticciolo caratteristico, è cristallina, meravigliosa :wub:
È proprio al porto vi è una parte di scogliera sommersa zeppa di gasteropodi.
Ci avventuriamo in un punto chiuso tra una parete di roccia e innumerevoli scogli, alti dai quattro ai sei metri nella parte che emergeva.
Appena entrato in acqua mi metto la maschera, il boccaglio, e comincio a nuotare insieme ai miei amici.
L'acqua è subito alta, a 5/6 m dalla costa già non si tocca.
Animali e vegetali ovunque, i primi gasteropodi che vedo sono delle Stramonita haemastoma.
I crostacei che ho visto sono Pachygrapsus marmoratus e Eriphia verrucosa, un esemplare di questa specie era più grande di una mano!
A circa un metro e settantacinque di profondità vi erano delle madrepore meravigliose proprio sotto la superficie, delle Astroides calycularis, incontro inaspettato.
Vi erano dei piccoli bivalvi non identificati, sembravano cozze e stavano vicini, tutti ammassati.
Sugli scogli nella parte esterna vi erano piccoli gruppi di un piccolo gasteropode, anch'esso non identificato (almeno da me).
Mi spingo in una zona piena di scogli sommersi, la cui parte più profonda dove sono riuscito a toccare il fondo è di due metri.
Al centro vi era una scoglio, quello dove abbiamo trovato il maestoso granchio favollo.
Alla sinistra di questo con la bassa marea si toccava benissimo, alla destra vi era una profondità dai 6 ai 7 metri.
Adesso devo andare, la seconda parte arriverà in seguito ;)

Edited by Reptilia00003 - 13/9/2016, 23:41
 
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granchiocorridore
view post Posted on 24/8/2016, 19:30     +2   +1   -1




Ciao ai due amici che hanno risposto,
i complimenti di Emy-meggy, che spero sinceri, mi stimolano nella passione ed interesse che prodigo nell'osservazione e studio dei molluschi.
A riguardo delle osservazioni fatte da Reptilia 00003, interesantisime, ciò che mi ha colpito è stato il fatto che abbia riconosciuto le Sramonita haemastoma, nella località di Castel di Tusa (ME), quindi a Messina, ma ciò non mi stupisce tanto in quanto in Sicilia si trovano quasi tutte le specie di molluschi presenti in Mediterraneo. Questa estate ho fatto una piccola vacanza a Capo Vaticano, pochi giorni, quindi un centinaio di km da Reggio Calabria, da Messina incluso il traghetto località forse distante 2 ore, li ho avuto modo d'osservare diverse piccole Stramonita haemastoma, con spiccati tubercoli, circa 2-3 cm di luinghezza. A riguardo di questi avvistamenti, sia il tuo che i miei, vorrei aggiungerne altri fatti sul litorale a Nord di Marsala verso Trapani, dove a Giugno del 2012, vidi e raccolsi alcuni nicchi di conchiglie che sembravano molto appartenere alla specie suddetta? Ma poi a vederli bene, per il fatto d'avere una spirale discretamente stretta e così anche la fauce, per l'assenza totale di tubercoli e forse qualche altro strano particolare, mi hanno dato l'idea che forse appartenessero a qualche altra specie???????????????? Qui cari amici, vi sono dei testi di malacologia dove dei vecchi ed accreditati malacologi, proposero l'esistenza di varie specie appartenenti al genere cui appartengono le S. haemastoma, fatto che poi fu ridimensionato, accreditando queste nuove specie come forme della medesima specie, la S. haemastoma. Ho qualche dubbio al riguardo e se lo studio dei nicchi delle conchiglie vale ancora qualcosa, spero magari con l'aiuto di qualcuno di voi di fare un po' di luce al riguardo.
Ora vi debbo salutare in quanto vengo da una zona non distante da Amatrice, :sick: dove sono stato ospite d'un amico, in pratica sono sveglio dalle 3.33 di stanotte :wacko: ed ho subito tutte le vicissitudini di chi a suo malgrado ha dovuto sopportare i rigori di un terremoto, con la moglie che mi ha fatto scappare di notte dal luogo in strada per la paura :cry: , con una strada come la Salaria, utilizzata per tornare a Roma, intasata di mezzi di soccorso e di ambulanze che vanno e vengono. Non avevo mai sentito un terremoto cosi da vicino, un boato pazzesco :unsure: :unsure: :unsure: , poi il muoversi dei muri dell'antica casa, che era già stata incatenata per precedenti terremoti, ho capito che se la casa non fosse stata in precedenza ristrutturata, forse un fatto così repentino , ci avrebbe potuto uccidere tutti. Voglio avere un pensiero di commozione e di solidarietà verso le persone che non ce l'hanno fatta e verso i tanti che stanotte si troveranno a sopportare il freddo dei 1000 m di quota, li l'escursione termica giorno/ notte in questi giorni si sta facendo sentire.
Saluti, Granchio
 
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Emy-meggy
view post Posted on 24/8/2016, 20:08     +2   +1   -1




Ciao granchio ..certo che sono sinceri i miei complimenti che li avrei scritti a fare per perdere tempo? Anche io ho parlato nella Tag di amatrice noi al lavoro a Roma ci siamo messi d accordo con la croce rossa di Ciampino per fare un po di spese da mandare alle persone laggiù! !!!

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view post Posted on 25/8/2016, 01:42     +1   +1   -1
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non ho una vita... ma si dà il caso che mi stia bene così ;)
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Immagino Flavio cosa avrai passato :o: .... quando ci fu a l'Aquila, n amico che
studiava là si salvò solo appoggiandosi a un muro portante, e rimase traumatizzato :(
e io lo sentii forte, a Roma al quarto piano, oscillava come una barca... ricordo che rimasi ''calmo'', sapendo che potevo solo aspettare, anche se , come sempre in casi del genere, non si sa mai cosa aspettarsi :unsure:

Ho avuto due giorni fa un fastidiosissimo incidente con un fuscello, in giardino, che mi
ha colpito un occhio, solo ora mi sto riprendendo e risponderò con calma ai tuoi post
( e non solo :) ) Temo anche di aver inalato amianto tre giorni fa assieme ai
cagnolini, cose assurde succedono :(

Per le Stramonita, come per altre specie, con la storia conchiglia/partimoli/genetica non ne usciremo mai ; temo che resti un ''terreno di conquista'' per permettere a cattedratici di ''nominare'' , con criteri che saranno condivisi da molti ma sempre contestati da qualcuno.... e forse le nostre opinioni, anche se calcolate zero, faremmo sempre bene a tenercele, se non altro sono autentiche e disinteressate :)

Ma ci terrei a vedere quest ncchi di Stramonita ''lisce'' :)

Complimenti a Rep :woot: Ma anche della tua esperienza vorrei vedere foto,
dei Bivalvi e Gasteropodi che non conoscevi sono certo che avremmmo potuto
risalire all'identificazione, specialmente ora che Flavio (granchio) è di nuovo
presente sul forum, e con le piccole specie è davvero un Maestro :D
 
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view post Posted on 25/8/2016, 08:22     +1   +1   -1

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Che spavento, che brutta esperienza :cry:
Anche tu Fabrizio, immagino la paura :cry:
Comunque sono contento che giudichiate le mie osservazioni interessanti e grazie dei complimenti Fabrizio ^_^
Flavio, anche a Castel di Tusa le Stramonita erano piuttosto piccole e con tubercoli molto sviluppati!
Invece nelle spiagge della Sicilia meridionale dove le ho trovate erano di dimensioni molto maggiori e con tubercoli quasi assenti.
Anch'io le vorrei vedere le "strane di Marsala" e mi verrebbe vicino, vediamo :D
Purtroppo dei piccoli bivalvi e dei piccoli gasteropodi non ho fatto foto, e ho perso i nicchi dei morti :( <_<
Ero troppo preso dal paesaggio...
Appena ci torno li prendo e li fotografo però ;)
P.S. Ancora manca la seconda parte :lol:
 
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view post Posted on 25/8/2016, 08:27     +2   +1   -1
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Buongiorno, non ho scritto ancora nulla in questo thread ma lo leggo sempre con molto interesse! Non posso nemmeno lontanamente immaginare cosa si prova nel sentire un boato del genere e ritrovarsi letteralmente spiazzati davanti alla potenza della natura.. sono vicina alle popolazioni colpite dal terremoto e spero che il tempo possa aiutare a lenire il dolore per tutto questo orrore. A breve partirò per le Marche e spero di poter dare una mano concreta alle tante persone che si trovano in difficoltà. :(

Approfitteró di questa vacanza anche per vedere le bellezze dell'habitat marino e non (spero di trovare qualche chiocciolina del posto!), non vedo l'ora! :lol:
 
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granchiocorridore
view post Posted on 25/8/2016, 12:54     +2   +1   -1




Ciao a tutti ;) ,
finalmente riscopro un forum vivo, perché negli altri che frequento non c'è tanta partecipazione ai miei interventi, come a quelli degli altri.
Per le foto delle Stramonita di Trapani, non c'è problema , solo che penso d'avere la macchinetta con la batteria scarica, pertanto ora provvedo alla sua ricarica e poi al resto.
A riguardo del link sulle S. haemastoma a cui partecipai su altro forum e dove ebbi, avemmo caro Fabrizio un'infinità di contestazioni, capisco che ci sono degli esperti che sanno contare anche i cordoncini spirali e quelli assiali dei Muricidae e a confrontarli per identificare la specie ad un prospetto presente su una rivista malacologica Belga scritto in francese, di cui sono riuscito alla mostra malacologica ecc. di due anni fa all'hotel Ergife di Roma a recuperare un esemplare, ma lo devo cercare tra le tante pubblicazioni che possiedo, ma, ma, tenuto conto dell'infinità di forme con cui le singole specie possono presentarsi, penso che hai voglia a dire che l'esemplare possa appartenere a questa o a quella specie..... Penso che per avere le idee chiare su una specie, occorra possederne molti esemplari, per stabilire quali possono essere gli esemplari tipo della stessa, oppure se il lavoro è stato fatto da altri poter visionare da vicino gli esemplari tipo della specie, ambedue fatti difficili da attuare. Comunque caro Fabrizio, per le Stramonita è proprio come dici te, "con la storia conchiglia/partimoli/genetica non ne usciremo mai ", per ora sarà meglio tacere fintanto non avremo delle certezze da proporre.
A riguardo del terremoto cari amici, è un'esperienza che non auguro a nessuno, il boato iniziale che veniva da sotto al letto e che mi ha svegliato, dandomi l'impressione di stare vivendo un incubo, sapete quelli che a volte capitano durante i sogni, che poi nel momento in cui sono passato dallo stordimento del sonno interrotto alla dimensione della realtà (poco più di un attimo) ed ho subito acceso la luce del comodino, vedendo i muri portanti della casa che ondeggiavano, si proprio così avevano un movimento rotatorio ondeggiavano molto ma sussultavano anche, ho avuto immediatamente il sentore del terremoto, sensazioni peraltro vissute anche da mia moglie, che ha udito tutto il boato iniziale del terremoto essendosi svegliata qualche attimo prima di me. E' stata lei a voler scappare dalla casa, ancora in pigiama siamo usciti fuori incontrandoci con tante altre persone, tutti sgomenti per l'accaduto. Noi eravamo a circa 30 km dall'epicentro del sisma, immagino quelli che vi si trovavano sopra quello che hanno potuto sentire e provare. A riguardo degli aiuti alle persone che hanno subito il terremoto, un caro amico della località , mi diceva che loro per il terremoto dell'aquila provvidero a raccogliere degli indumenti ed a portarli personalmente ai terremotati, ma poi videro in TV che la maggior parte di questi abiti venivano bruciati, mi disse che per questo tutti i paesani che avevano fatto la raccolta rimasero molto delusi. Ora penso che con le forze in campo, VVF, Protezione Civile, ecc, non dovrebbero mancare questi primi aiuti, ma il problema per quella gente sarà il dopo terremoto, la ricostruzione delle case se ci sarà e quant'altro.
Mi spiace veramente tanto di quanto accaduto, certe cose non dovrebbero mai avvenire, ma evidentemente il tutto fa parte di quel che dobbiamo rischiare dal momento in cui veniamo a questo mondo, non mi viene in mente altro, non voglio in questi momenti farmi venire in mente altro.
Saluti, Granchio
p.s. dimenticavo,
sopra ho letto il post di Ela 79, dove scrive che proverà a trovare qualche chiocciolina in una località delle Marche, immagino marina, ma perché no anche terrestre. A riguardo delle conchigliette del mare, faccio presente che nelle spiaggie con antistanti dei frangiflutti, non so se strutture presenti dove Ela 79 si recherà, è possibile raccogliere dopo qualche mareggiata del detrito marino che si evidenzia sulla battigia sabbiosa, come una linea ondulata lunga svariati metri adagiata sulla sabbia, composta da micro detriti uno appresso all'altro, che con una spatolina possono agevolmente raccogliersi. In un detrito così fatto, possono trovarsi qualche centinaio d'esemplari marini diversi ed anche qualche nicchio di chiccioline terrestri o d'acqua dolce, portate nel mare dai vari fiumiciattoli che vi sfociano. Gli esemplari di queste raccolte, possono studiarsi non soltanto sotto agli oculari di un microscopio, ma anche fruendo di una semplice lente a 10 ingrandimenti, quelle che una volta si utilizzavano per vedere la filigrana dei francobolli. Cari amici, ciò che vedrete di questi piccoli esemplari vi lascerà tutti a bocca aperta, a meno che non siate già degli esperti del settore..

Edited by granchiocorridore - 25/8/2016, 18:57
 
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view post Posted on 25/8/2016, 15:11     +1   +1   -1
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non ho una vita... ma si dà il caso che mi stia bene così ;)
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se sulla costa più a Nord, della Marche, potresti trovare anche la
bellissima Rapana venosa, giapponese, di cui parlammo nell'altro
topic (localmente abbondante, e peccato che tu non abbia acquario
marino anche piccolo... )
Spero che ti distrarrà anche dagli aspetti comprensibilmente penosi
dell'esperienza di visitare quei poveri luoghi :(
Ed è verissimo, le specie di micro-chiocciole che affollano i detrito, e i cui
nicchi potresti trovare in spiaggia, spesso presentano forme surreali,
sculture e filigrane impensabili :wub:
Spero di reperire qualche vivente di queste micro-conchiglie (per es
delle Turridae o delle Rissoidae), che grazie alla taglia potrebbero
esser alloggiate in un micro-acquario...

Flavio aspetto le foto, non temere qui nessuno può crocifiggerci :D non
pretenderemo certo di pontificare o concludere alcunché, ma formulare pareri
e opinioni è sempre salutare e valido :)

Posso dirti per es, che fino a qualche anno fa conoscevo Stramonita haemastoma,
ssp, floridana, per descrivere -come sottospecie appunto- la forma che vive
sul lato opposto dell'Atlantico, Golfo del Messico.
Somiglia molto a una nostra Stramonita ''liscia'', con rigature orizzontali più marcate e
così flammulature di colore chiaro.
Poi, ne esistono anche forme tubercolate, e spesso in questo caso la tubercolatura
si discosta da quella delle sorelle nostrane

Sfloridana8



-Ma ora, la trovo anche listata come buona Specie, ossia Stramonita floridana !
-Si potrebbe provare ad accoppiarle, ma spesso specie ''diverse'' sono interfertili...

-Allora, Specie o Sottospecie? Chi ha ragione? Perché ? :unsure:
-E perché invece altre variazioni, anche più notevoli come le consul, sono ''semplici
variazioni individuali'' senza rilievo tassonomico?

Stramonita floridana è ''un po' diversa'' , senza dubbio.
MA anche varii soggetti nostrani, si presentano con un fenotipo assai simile,
direi sovrapponibile...!

-Questa per es, di Palm Beach (Florida) , è pressoché identica ad alcune
che ho trovato qui, di cui posto sotto un esempio :
Stramonitafloridana9-1
...ed ecco la mia, da Furbara (Lazio) quasi identica come tubercoli :




-Non so dove/quando (e da quale altro Genere) Stramonita si sia originata ; mettiamo che la popolazione caraibica sia discesa da ''fondatore'' con conchiglia liscia, e questo spiegherebbe perché questa forma è là prevalente (ammesso poi che sia così).
E ci sarebbe da capire, se la nostrana presenta un intervallo di variabiltà di forma
maggiore, e se sì, come interpretarlo...
Per es, la maggiore variabiltà genetica umana pare si riscontri in Africa, dove infatti
il Genere Homo è ''comparso''.
Le Stramonita caraibiche e centroamericane, specie o sottospecie che siano,
sembrano anch'esse decisamente variabili, anche se in una gamma un po' differente
di morfotipi.
Quale delle due 'specie/sottospecie'' è più variabile?
Se le Stramonita mediterranee risultassero quelle più ''variabili'', se ne potrebbe concludere che il nostro Mare è la ''culla'' di questa Specie.

Comunque la variabilità è notevole, e vedo soggetti molto particolari, ascritti
a S. h. sottospecie ''canalicuta'', comparata a ''floridana'' e intese, qui, entrambe
come Sottospecie di hamastoma.
Troveremo anche la canaliculata listata come ''buona specie''...?

-Limitiamoci a riscontrare e valutare la naturale variabilità della Specie ; i nomi
in fondo sono etichette convenzionali, un po' come il nome da assegnare a una
nuova strada :)

-Tutte queste immagini sono state tratte da questo sito, e consiglio di leggere perché
approfondisce la questione :
http://z14.invisionfree.com/Conchologist_Forum/ar/t735.htm

Edited by fabrizio3 - 25/8/2016, 16:28
 
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view post Posted on 25/8/2016, 18:57     +2   +1   -1




Ciao a tutti ;) ,
ho messo in carica la batteria della macchinetta proprio ora, in quanto prima indaffarato con altre cose.
Caro Fabrizio, leggo sopra che speri di trovare delle micro viventi, di "micro" viventi fin'ora ho avuto occasione di trovare solo qualche piccolo Trochidae , degli Jujubinus striatus, attaccati a delle foglie di Posidonia oceanica e qualche Truncatella subcylindrica spiaggiate ma vive, entrambe specie reperite a Civitavecchia loc. S. Agostino (RM), ma di Turridae da me tanto ricercati, d'esemplari vivi fin'ora nemmeno uno.... Al riguardo del reperimento delle conchiglie appartenenti all'ultimo genere su citato, ho provato a trovarle fruendo d'un retino d'acquario, sai quelli per catturare gli avannotti e trasferirli in altra vasca, ma pur avendo saggiato con tale strumento vari substrati marini, pareti verticali ed orizzontali di scogli puliti o con alghe, alghe ad alberello, non ne ho trovate alcuna. Per me resta un mistero l'habitat di alcune specie di Mangelia, quasi di tutte le specie, ma presumo che vivano sopra ai fondali sabbiosi argillosi e che i loro nicchi dopo che l'occupante è morto, siano portati a riva dalle mareggiate!!
A riguardo del discorso relativo alle specie e sottospecie, che ormai ho digerito, ti ricordo che non è tanto corretto parlare ancora di sottospecie, ma piuttosto di forme e varietà di una singola specie, eventuali autori che non si allineano a questa terminologia scientifica pare che siano in errore, rispetto a quanto sancito al riguardo nel codice ICZN, od altro codice paritetico. Non permettiamo ad altri d'attaccarci per questi refusi o semplici sviste.....
A riguardo dell'habitat che presenta la variabilità di forme maggiore per S. haemastoma, ed al confronto di quest'ultimo con l'habitat che presenta la variabilità maggiore per Homo abilis, ovvero la specie attuale alla quale apparteniamo, che pari risulti il continente Africano, dove la nostra specie ha avuto origine, forse il Mar Mediterraneo è la culla della specie S. haemastoma, visto la discreta variabilità della specie in tale bacino di mare? A mio avviso detta specie di conchiglia, come le specie umane ancestrali, hanno poi occupato dei territori più vasti, diversificandosi in specie o forme diverse, tra le quali oggi persistono quelle che hanno avuto maggiori capacità adattive ai vari habitat in cui si sono trovate a vivere!! Al riguardo, caro Fabrizio, penso che ancora molto dovrà essere scoperto in riferimento alla così detta "evoluzione delle specie", che prevede per le singole specie un cammino molto faticoso in spazi temporali lunghissimi, si parla di milioni d'anni, dove interverrebbero fattori di selezione e mutazioni genetiche delle singole specie, per ottenere alla fine una specie valida. Come si giustifica al riguardo l'assenza negli strati geologici di specie di passaggio dall'una all'altra, eppure oggi i musei sono pieni di reperti paleontologici di moltissimi generi d'animali provenienti da sezioni continuative degli strati terrestri, ove a volte lo spazio temporale tra una specie e l'altra è troppo lungo, per giustificare un passaggio diciamo regolare tra le due stesse specie!! Anche quella dell'uomo presenta dei tasselli mancanti, costituiti da milioni d'anni, ciò lascia molto perplessi!
Nel precedente post, avevo parlato di un articolo che propone la classificazione dei Muricidi in base alle loro caratteristiche morfologiche esterne, molto interessante, ma per me di difficile comprensione e digestione, vado a cercarlo perché pare di ricordare dove conservo la rivista che lo contiene poi posterò il nome della rivista, il suo numero e data di pubblicazione.
Saluti, Granchio
p.s. una cosa Fabrizio, la Stramonita che hai esposto, reperita a Furbara, quanto è lunga?
 
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granchiocorridore
view post Posted on 25/8/2016, 19:30     +2   +1   -1




Allora trovato :D ,
ho solo tre numeri della rivista che vi citerò, dei quali il primo che m'è venuto in mano, tra i diversi lavori malacologici che propone, ne ha uno dedicato al riconoscimento dei nicchi di alcune specie di Morula tramite i loro caratteri fenotipici , pertanto pensavo di aver avuto un abbaglio nel ricordare di aver letto un altro genere di lavoro per il riconoscimento dei Muricidae in generale, basato sulla conta dei cordoncini spirali ed assiali presenti sopra i loro nicchi. Per fortuna che non è così, la terza delle riviste consultate, puntualemente m'ha riproposto il lavoro che cercavo sui Muricidae: la rivista è pubblicata dalla Belgian Malacological Society, s'intitola "NOVAPEX", è di carattere trimestrale, il n° è il VOL.2 (3) del 2001, 20 SEPTEMBRE, il titolo del lavoro di D. Merle è " The spiral cords and the internal denticles of the outer lip in the Muricidae: terminology and methodological comments" , pag. 69-91. E' un lavoro ammirabile per scritto e disegni contenuti, che Fabrizio dovrebbe provvedere a recuperare, magari chiedendo all'autore il permesso per pubblicarlo in questo forum, in quanto coperto da copyright. Non è scritto in lingua francese come prima detto in precedente post, ma in lingua inglese, sarebbe anche interessante averne una copia tradotta in italiano, un lavoro abbastanza rognosetto, tenuto conto dell'esperienza avuta con lavori in lingua inglese dedicati ai Mangelidae che ho provveduto a tradurre da solo...
Saluti, Granchio
 
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granchiocorridore
view post Posted on 28/8/2016, 09:59     +2   +1   -1




Ciao a tutti :) ,
caro Fabrizio, finalmente ho avuto un po' di tempo per cercare gli esemplari di Stramonita di cui sopra avevo parlato, che reperii in Sicilia a Giugno 2012, sul litorale di S. Teodoro, penso a metà strada tra Marsala e Trapani. Questi esemplari li trovai sui banchi di tufo del litorale che stazionavano vivi quasi a pelo d'acqua, tra altre specie di molluschi quali: Osilinus turbinoide, Osilinus articulata e diverse piccole colonie di Echinolittorina punctata, queste ultime completamente fuori dall'acqua , ma in zone umide. L'esemplare che vi mostro, che non presenta nemmeno un accenno di tubercoli, è lungo 52.2 mm, ha una colorazione della spirale spiccatamente marrone, e presenta n°1 giro di protoconca. Si caratterizza inoltre per degli evidenti cordoncini spirali che si intersecano con altrettanto evidenti strie d'accrescimento, a formare una scultura a reticolo.
Stramonita S Teodoro Giu 2012.JPG_2016828105620_Stramonita S Teodoro Giu 2012
aggiungo la foto lato ventre,
Stramonita S. Teodoro Giu 2012.JPG_2016828111619_Stramonita S. Teodoro Giu 2012

Inoltre voglio dire che quest'esemplare non somiglia per niente ad altri ritrovati a sx del nuovo porto di Ostia qui a Roma (forse su citati), che pur avendo la superficie del nicchio pressocché liscia, presentano degli accenni di tubercoli. Questi ultimi esemplari sono lunghi sugli 80 mm ed hanno una colorazione superficiale tendente al giallo chiaro, tipo giallo di Siena, ma non ricordo dove li ho conservati, pertanto al momento non posso farveli vedere.

Edited by granchiocorridore - 28/8/2016, 11:35
 
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view post Posted on 28/8/2016, 13:15     +1   +1   -1

Snail Lover D.O.C.
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Sì, è strana, mai viste di così.
Potrebbe trattarsi di una "forma ambientale" (a seconda della zona in cui si trovano noto che sono sempre diverse), come di una sottospecie nuova come di una specie doversa dalla haemastoma, magari non segnalata in Italia, sottospecie o specie che sia.
Ecco, l'Echinolittorina punctata è il gasteropode non identificato di Tusa ;)
Lì stanno sempre fuori dagli scogli, ma si vanno spesso a suicidare :(
Non sai quante morte per mancanza di umidità perché allontanatisi troppo dall'acqua :(
Intere colonie :cry:
 
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granchiocorridore
view post Posted on 28/8/2016, 16:29     +2   +1   -1




Ciao :unsure: ,
Si Reptilia, l'enigma da risovere è perché si presentino con forme diverse, quali sono le cause che innescano questa diversità in ambito alla specie S. haemastoma, ammesso che abbiamo a che fare con un'unica specie, ma pare che sia così. Ho un grande dubbio che potrebbe confluire in una certezza, dovuto al mio modo filosofico di pensare, ma non è ancora il momento di condividerlo. Ora ti posso far partecipe di un'altra osservazione in ambito a questa specie, ho reperito in diverse località del mar Mediterraneo degli esemplari di Stramonita, che presentano dei nicchi con una una forma piuttosto tozza mai di dimensioni che superano i 70 mm, muniti di regolari tubercoli, non troppo alti, domani se posso vi mostrerò uno di questi esemplari, anticipando che il loro habitat ideale è quello dei fondali medi, l'ho viste e raccolte da 1 m a 5-6 m di profondità , sempre ben mimetizzate. Quelle che ho trovato ad 1 m, p.es. a Capo Vaticano, contrada Ricadi, vivono sopra scogliere frangiflutti, quindi soggette alle mareggiate invernali, ma comunque questa forma di Stramonita nell'insieme penso che non abbia nulla a che vedere con quelle p.es. che si trovano a Palo Laziale, Ladispoli sud. Queste ultime pur disponendo di tubercoli ben alti, poi agli effetti li presentano non regolari tra loro ed è difficile trovare due esemplari uguali. Tale forma di Stramonita inoltre dispone di una spirale abbastanza compressa sul suo asse maggiore, caratteristica che penso sia la causa del suo aspetto tozzo.
Nella speranza che Fabrizio si faccia vivo, un caro saluto a tutti,
Granchio
p.s. Per Reptilia,
A riguardo della specie Echinolittorina punctata, in rete c'è una tesi ove è stato trattato lo sviluppo delle gonadi femminili (se ricordo bene?), che ha considerato in tale ricerca campioni raccolti in varie località del mar Mediterraneo, poi cerco il suo indirizzo informatico e lo incollerò di seguito.
Il fatto che tale specie si trovi abitudinariamente poco fuori il livello del mare, a volte non poco (anche 5 m), dipende dal fatto che questa interessantissima specie sta cercando di fare il salto e così passare da animale marino ad animale terrestre, se questo potrà essere dimostrato, sarà una valida testimonianza del fatto che l'origine della vita è individuabile nel mare. E, punctata da osservazioni presenti in rete, può vivere fuori dall'acqua del mare per periodi superiori ai 2 mesi.
Ciao Reptilia, cercando la tesi suddetta, mi sono reso conto che l'ho in PDF e che pertanto non è consultabile in rete: Il suo titolo è: Alessandra Bellucci, 2012 - filogeografia Echinolittorina punctata.pdf, mi spiace, se mi fornisci la tua mail te la invierò in privato.

Edited by granchiocorridore - 29/8/2016, 15:37
 
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