Trovato una Lumaca.Consigli.

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view post Posted on 16/4/2024, 23:26     +1   +1   -1
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non ho una vita... ma si dà il caso che mi stia bene così ;)
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certamente Mario :) non c'è nessuna urgenza di svegliarla adesso : facendolo domani, o nei giorni a seguire, sarà per lei la stessa cosa; se poi adesso non te la senti di seguirla, e temi che possa andar storto qualcosa, aspetta pure un momento di maggiore tranquillità per procedere!

Sii un po' cauto con l'acqua per l'Eobania : per quanto ne so, potrebbe essere una leggenda metropolitana o comunque basarsi su riscontri del tutto occasionali, ma già parlammo dell'allarmismo diffuso riguardo a bagnetti e fonti idriche supplementari.
Non seguo, e non ti invito dunque a seguir ciecamente questo nuovo ''principio'' - ne spunta uno a ogni pie' sospinto, devo dire- ma c'è sempre un richiamo alla prudenza che si attiva.

Direi che se la vedi ben idratata, corpo turgido e pieno, e ben attiva, puoi (temporaneamente) lasciare il tappino asciutto.

Penso che questa misura sia invece utilissima, se non indispensabile, dopo un letargo più o meno lungo ; vale del resto anche per le tartarughe e altri animali, e nessuno finora pare si sogni di affermare, e con tanto perentoria sicurezza, che ''scoppiano gli organi interni''... -_-

continua invece con nebulizzazioni serali, tardo serali a simulare la rugiada notturna, che in questo periodo ancora le inviterebbe a uscire-

Mi raccomando : solo quel tanto, che nell'arco della successiva giornata riesca a evaporare di nuovo, lasciando il substrato e il terrario com'era la sera precedente, subito prima di nebulizzare; non deve accumularsi progressivamente acqua nel substrato, in poche parole.

La formazione del labbro è nei tempi canonici classici, ed è ben formato :wub:

Non tutte le specie lo formano, come già avrai notato, o in alcune è appena percettibile; questo distingue, grosso modo, le specie a crescita 'determinata', come appunto Eobania, che una volta formato il labbro si fermano, da quelle a crescita indeterminata, per es Lissachatina fulica, in cui la conchiglia continua, sempre piu lentamente, a crescere, per tutta la vita.

Furono pubblicati studii (se vuoi te li cerco - roba che lessi nel 2006) sullo spessore del ''labbro'' e sulla sua inclinazione rispetto all'asse della conchiglia (se la osservi bene, noti che poco prima del labbro, la spira fa una specie di ''piega in giù'', non seguendo più il passo che la caratterizzava fino ad allora.

Questo, fu posto in relazione con l'attitudine, più spiccata in determinate Specie, di ''sigillarsi'' per l'estivazione, aderendo a una parete solida; e questo, grazie tanto alla deflessione dell'ultimo tratto di spira, che consente di accomodare meglio sul piano la spirale della conchiglia, quanto allo spessore e uniformità del labbro, che agisce, come avrai già capito, proprio a mo' di ''guarnizione''.
Anche se le Specie dotate di labbro sono spesso capacissime di secernere epifragma, evidentemente questa strategia consente loro, in presenza di substrati adatti (lisci / piani uniformi), di isolarsi altrettanto efficacemente dall'atmosfera ambiente senza sprecare troppe risorse nella produzione di uno spesso epifragma.

Chiaramente, a una Cantareus che sprofonda nel terreno in una virtuale celletta d'argilla, sorta di bunker di sopravvivenza, una conchiglia ''con labbro'' non è necessaria, per esempio....
 
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Ok Fabrizio grazie ^_^ farò come dici ^_^
Adesso l'Eobania sta ancora girando per il Box,le piace molto strisciare a testa in giù sulla zanzariera,ed anche tentare di forzarla X)
Sono circa due ore e mezza che passeggia per il Box e mi fa molto piacere vederla così attiva. Ho notato che tende ad attivarsi verso le 23/mezzanotte.
Ha già bevuto di nuovo praticamente tutto il tappo,sono avidissime di acqua,ma da domani farò come mi hai consigliato per quel che riguarda l'acqua :)
Interessante questa funzione del labbro ^_^

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view post Posted on 20/4/2024, 18:14     +1   +1   -1

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Ciao Fabrizio :) ,
l'Eobania continua a darmi molta soddisfazione :)
Mangia con grande regolarità,beve,si arrampica,e riposa *_*
Spero continui sempre a comportarsi così :)
Mi sento un pò in colpa verso la Cantareus,ed ancor più dopo aver visto che hai scritto questo nel post di Sergio:
" ..ogni tanto è bene farla uscire, di nostra iniziativa, semplicemente perché, al chiuso, non ci sono piogge ed escursioni termiche ad ''avvisarla'' e a svegliarla."..magari domani provo a svegliarla.. -_-

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view post Posted on 23/4/2024, 15:31     +1   -1

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Ciao Fabrizio :) ,
ieri ho dissotterato la Chiocciola ma non me la sono sentita di svegliarla,e quindi poi l'ho reinterrata.
Mi è sembrata abbastanza pesante,e credo sia viva,ma ho temuto di disturbarla inutilmente.
E' vero che sta facendo molto fresco e potrei approfittarne,ma se non dovesse mangiare sarebbe soltanto uno stress per lei,e un nuovo epifragma da creare.
Ci rifletto ancora un pò,sperando di non commettere errori.
L'epifragma mi è sembrato solido e ben sigillante (anche se molto sottile come al solito,lo ha sempre fatto così),senza crepe. Ho anche notato che l'Eobania è ormai grande circa il doppio della Cantareus.

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view post Posted on 24/4/2024, 02:48     +1   +1   -1
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ciao Mario :) ti risponderò con calma, ma intanto hai fatto bene a reinterrarla, se era opercolata e ''pesante''; verissimo quello che ho scritto a Sergio, ma da considerare su tempi indefiniti - voglio dire, poiché mancano stimoli, ''trigger'' esterni, non possiamo dimenticarcela del tutto aspettando che si svegli da sola, perché altrimenti, una volta interrata e a condizioni costanti, rischierebbe di non svegliarsi più.... ma questo, su tempi molto, molto più lunghi di quelli che - comprensibilmente, aggiungo- ci fanno usualmente preoccupare :)
 
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view post Posted on 24/4/2024, 06:27     +1   +1   -1

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Grazie Fabrizio,tutto chiaro :) :b: e quando sveglierò la Cantareus spero di poterti dare buone notizie :)
"..una volta interrata e a condizioni costanti, rischierebbe di non svegliarsi più...."
Tempo fa avevo ipotizzato di tenere il Box in terrazzo,protetto dalla pioggia (che allagherebbe il box),ma esposto a tutto il resto (temperatura,umidità,vento,pressione),e con una robusta zanzariera a proteggerle dai predatori. In questo modo vivrebbero pienamente le stagioni. Ma al momento non vorrei rinunciare al piacere e alla comodità di tenere il box in camera,soprattutto adesso che ho l'Eobania che fa molta compagnia ed è vivace.
Potrei mettere soltanto la Cantareus in un box più piccolo e tenerla costantemente fuori anche quando non è in letargo,ma non so se ha senso farlo proprio adesso che sta per arrivare il caldo. Magari ne riparleremo approfondendo i pro e i contro :)
Al momento comunque,a parte questa incertezza sul risveglio della Cantareus,non ho nessun altro dubbio. Mi sto trovando davvero bene con la Eobania. :)
 
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view post Posted on 24/4/2024, 14:32     +1   +1   -1
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ciao Mario :) l'idea sarebbe ottima, anche se realizzerebbe appunto, solo in parte il beneficio dell'esposizione agli elementi. In teoria, potrebbe funzionare bene usando un grosso vaso, coperto da rete per evitare fughe e predatori, con uno spessore di terra di diversi decimetri e ottimo drenaggio/scolo sul fondo.
La pioggia lo impregnerebbe, senza rischiare però allagamenti, e la chiocciola senz'altro si sveglierebbe ''da sola''.

Diversamente, dovresti estrarla e bagnarla tu stesso; ma in ogni caso, procedere a questa operazione quando gli altri fattori ambientali sono ''in fase'', e può percepirli, rende la stessa molto più appropriata come tempistiche.
Già ti dissi del mio sospetto, riguardo al ruolo di pressione / elettricità atmosferica ( forse anche ozono?) quali possibili co-fattori nell'effetto trigger di attivare e sostenere il risveglio, insieme con l'umidità ambientale.

Quindi l'idea in sé è sì ''incompleta'', ma non affatto errata :)

anche la Eobania ne trarrebbe giovamento, ma se vuoi tenerla in casa, puoi farlo con minore ''apprensione'' di quella legata alla gestione domestica di Cantareus; che pure, con qualche incertezza e qualche inevitabile azzardo, mi pare che stia procedendo magnificamente :)

-Se non confondo, mi chiedevi in un post - sto seguendo poco per stress /stanchezza in questi giorni ma non preoccuparti- , del motivo del maggior ''pregio'' commerciale delle Cantareus.
Non so se ci siano specifici fattori gastronomici, ma sapevo che, al contrario delle altre due specie, Cantareus è decisamente refrattaria a un allevamento intensivo/redditizio, e ci si affida principalmente alla raccolta in campo; che poi, per tutti i motivi detti, dà sempre un raccolto decisamente scarso e aleatorio.

In particolare, leggevo molti anni fa, risulterebbe poco pratica l'estrazione delle Cantareus da terreni di coltura, nei quali pure ben si ambientano e prolificano ( parliamo sempre di appezzamenti esterni, n.b.)- Ma l'opera di scavo necessaria a estrarle, oltre a esser laboriosa, ne distruggerebbe una gran parte...

-Per fortuna può darci infinitamente di più, e così tanto a lungo, una Cantareus, ma anche una Eobania come tante altre specie, se allevata e trasformata in ''pet'', piuttosto che in effimera ''specialità culinaria''...!
 
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view post Posted on 24/4/2024, 18:14     +1   +1   -1

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Ciao Fabrizio :) ,
"..In teoria, potrebbe funzionare bene usando un grosso vaso.."
Infatti!! Se questa Cantareus continuerà a vivere,o se avrò altre Cantareus in futuro,sicuramente farò così. :)
"..procedere a questa operazione quando gli altri fattori ambientali sono ''in fase'', e può percepirli, rende la stessa molto più appropriata come tempistiche."
Se al prossimo risveglio la Catareus risulterà viva,appena si reopercolerà la metterò in terrazzo : ) , o nel grosso vaso,o comunque provvisoriamente in un Box con zanzariera. : )
"Già ti dissi del mio sospetto, riguardo al ruolo di pressione / elettricità atmosferica.."
Si ricordo ^_^
"Anche la Eobania ne trarrebbe giovamento, ma se vuoi tenerla in casa, puoi farlo con minore ''apprensione'' di quella legata alla gestione domestica di Cantareus.."
Ne sono convinto anche io,ma al momento trovo molto piacevole e interessante osservarla durante il giorno quando sono in casa. =) Anche quando non è attiva si sposta,e durante la giornata la trovo spesso ancorata in un posto diverso,scandisce il tempo con i suoi spostamenti X)
E poi,anche se forse è soltanto una scusa per il mio egoismo,potrei considerare questo suo (comunque rischioso) essere sottoposta a "condizioni costanti",qualcosa di simile a ciò che affrontano le specie quando approdano in un nuovo habitat e si adattano,sopravvivendo,ed arrivando a volte nel tempo a considerare quelle nuove condizioni la "Norma/Nuova Norma" (ovviamente,se questo avviene,avviene nel tempo e quando ci sono condizioni minime di sopravvivenza seppur diverse da quelle a cui la specie era abituata,ma coloro che tra i primi esemplari approdati sopravvivono adattandosi,saranno coloro che continueranno la specie nel nuovo territorio).
"..alla gestione domestica di Cantareus; che pure, con qualche incertezza e qualche inevitabile azzardo, mi pare che stia procedendo magnificamente :)"
La Cantareus c'è,e spero sia viva e che sopravviva,e se me ne ricapiteranno altre le accoglierò :) ma hanno delle caratteristiche di specie che richiedono un approccio molto razionale,quasi "distaccato",e questo penalizza un pò il ruolo di Pet. Ma allevandone in gruppo,questi "difetti" si ridimensionano sicuramente. :)
"..Cantareus è decisamente refrattaria a un allevamento intensivo/redditizio, e ci si affida principalmente alla raccolta in campo.."
Capisco :) ,allora il motivo è sicuramente questo,unito al fatto che le sue carni sono considerate pregiate e delicate.
"Per fortuna può darci infinitamente di più, e così tanto a lungo, una Cantareus, ma anche una Eobania come tante altre specie, se allevata e trasformata in ''pet'', piuttosto che in effimera ''specialità culinaria''...!"
=) =) :D Concordo.Non ne ho mai mangiate,anche se devo dire che più che per motivi etici (che oggi probabilmente avrei),a causa del fatto che non mi attira l'idea di mangiare questo tipo animale :) Poi ovviamente per vera necessità e per sopravvivenza probabilmente si arriverebbe a mangiare qualsiasi cosa,ma limitiamoci a parlare della nostra condizione normale,altrimenti apriamo un altro mega-discorso,anch'esso pieno di variabili e di soggettività :)
 
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view post Posted on 25/4/2024, 00:11     +2   +1   -1
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ciao Mario :) direi che se la troviamo in salute anche ai prossimi risvegli, senz'altro ''merita'' una sistemazione di quel tipo... e anche una compagnia, così il prossimo autunno potrebbe dar vita a una discendenza :wub: ( sarebbero facilmente sistemabili, con tutte le inevitabili incognite del caso, in molti terreni incolti).
Un amico ne ha avvistata una non lontanissimo da qui, a Tolfa, in escursione, pochi giorni fa : era attiva, di giorno, ma riparata da una pietra e in un punto molto umido, e buio; e la giornata era piuttosto fresca. Questo è anche utile per capire tempi e modi della loro attività.
Esperto e appassionato principalmente di rettili, non seppe identificarla ma appena mi disse ''era verdolina, e toccata iniziò subito a schiumare e a emetter strani versi lamentosi''... :D
Aveva pensato pure di prendermela... la prossima escursione dovremmo andare insieme, se ne trovo un paio le prelevo e nel peggiore dei casi, potrebbero ripopolare il giardino (che ha terra argillosissima e un tempo ne era pieno). Ma se ne cerchi una, posso tenerti da parte l'eventuale esemplare che dovessi raccogliere :)
Chiaramente sarebbe meno eccepibile, sotto ogni punto di vista, adottarne una ''salvata'' dalle insalate come nel caso della tua, e di tante altre sul forum... ma permettere alla ''salvata'' di turno di dar corso al suo ciclo vitale, con una compagna, prevale, anche ''eticamente'', su ogni altra considerazione :)

-condivido, e trattai tempo fa, il tuo argomento sul passaggio alla cattività inteso come colonizzazione di un nuovo habitat / legato alle potenzialità adattative, che saranno poi selezionate. Un passaggio che, come del resto tutti quelli che avvengono in natura, comporta una ''selezione'' e dunque anche un parziale sacrificio, inizialmente... Quante iguane continentali plioceniche saranno morte, annegate o di fame, prima che una ipotetica coppia fondatrice avviasse una popolazione locale, che avrebbe poi dato origine alle attuali iguane delle Galapagos...?
-Il passaggio alla ''antroposfera'', intesa questa come ulteriore, neo-habitat accanto a tutti gli altri già esistenti - oceanici, terrestri, limnicoli, montani, foreste tropicali umide, steppe artiche ecc ecc -, può anzi essere il meno traumatico e il meno penalizzante di tutti : proprio perché, al posto di un indifferente Sistema naturale, a cui ci si adatta o si soccombe, abbiamo - almeno idealmente- Intelligenza, attenzione, e -almeno auspicabilmente - Compassione, a guidare il processo.

Questi prelievi, oggi sempre più (irrazionalmente) osteggiati e vietati, li ho definiti Hopeful Predation ; sulla falsariga del concetto evoluzionista di Hopeful Monster - oggi meno accreditato di un tempo e comunque discutibile, come tutto ciò che riguarda il classico Evoluzionismo.
Questo perché, come il mostro/deviante di Goldschmidt può rivelarsi un Successo evolutivo, se nasce nei tempi e nei luoghi propizi, così un Animale ''catturato'', in un processo simile a quello che subirebbe in quanto ''preda'', invece di essere dilaniato si trova a esser avviato verso un nuovo ambiente, paradossalmente molto più favorevole di quello selvaggio.
Potrebbe non raggiungerlo mai, è vero; potrebbe non riuscire ad adattarvisi, anche questo è vero- e fin qui comunque nulla di concretamente nuovo rispetto a quanto accade di regola in Natura.

-Ma potrebbe anche diventare il Fondatore di una nuova linea, per la prima volta in tutta la storia della Biosfera ''amata e apprezzata per quello che è'', e non in funzione delle proteine e delle calorie che può fornire a un eventuale predatore.
Una predazione, dunque, con una Speranza ( probabilisticamente elevata, in condizioni ideali) di Vita, anziché con una certezza di Morte.

Possiamo, per esempio, già partire da quei particolari soggetti che in natura sarebbero svantaggiati, o che a cagione di circostanze accidentali non potrebbero piu viverci: come il caso di uccelli con lesioni che rendono impossibile il volo ( esiste poi una fallacia di fondo anche in questo atteggiamento, ma dilungherei troppo). Questi soggetti sono però ancora riproduttivi, in genere, e possono dunque avviare una prima generazione che, se non altro, non ha subìto la fase della ''cattura'' con i traumi solitamente collegativi.
E questo è solo un esempio...

Nel caso di chiocciole, e direi di invertebrati in generale ( e forse molti piccoli vertebrati), un vero e proprio 'trauma' è oltretutto da escludere, pressoché totalmente. Ci si riduce alla maggiore o minore ( o nulla, in casi estremi) capacità da parte nostra di soddisfare le esigenze biologiche di base, le uniche rilevanti per l'organismo. Cosa appunto non sempre agevole : se volessimo allevare delle bellissime farfalle Chrysiridia rhipheus , di cui talvolta si vendono le crisalidi, dovremmo prima attrezzarci con una piccola serra o coltivazione domestica di Omphalea sp., le uniche piante al mondo (per quanto si sappia) di cui il bruco si nutra, e i cui semi risultano purtroppo di difficile reperimento...

-Io non mangio piu carne da decenni, anche se la ''utilizzo'' per gli Animali, inevitabilmente, a partire dai cagnolini... per questo la considero una (validissima e rispettabilissima) scelta individuale, ma non una strategia utile, su scala planetaria, a ''eliminare la sofferenza'' (nel senso di Pearce), come invece le derive fanatiche lasciano intendere.

Ma sono anche molto ostile a quanti, purtroppo proprio nel mio ''ambito'' zoofilo, ma inalberati su tralicci di ''titoli e qualifiche'' che li fanno sentire in diritto, forse quasi in Dovere di ''educare e istruire'' noi poveri scemi, attaccano ogni atteggiamento a loro dire ispirato a 'sentimentalismi', che assolutamente non tollerano.
Costoro, ridicolizzando con supponenza quella che vorrebbe, in fondo, essere la Buona Coscienza di molti non-carnivori, clamorosamente confondono la Razionalità (di cui decisamente difettano) col Cinismo gratuito; così come confondono la Scienza, con l'arroganza senza diritto di replica del c.d. Pensiero Unico, vecchio sogno distopico che molti non hanno mai abbandonato...

-Così come suol fare una tizia che, tra le altre lauree e qualifiche, vanta quella di ''educatrice cinofila''; costei si sente in diritto di ridicolizzare chi, ingenuo e ignorante, ama i cani, opponendogli una visione che definirei ''cartesiana'' , se non temessi di farle un immeritatissimo complimento, oltre che oltraggiare quello che fu senz'altro un Genio.
Ci descrive il nostro adorato cucciolo come fosse una macchina, una specie di ''Aibo'' di carne, un automa; nulla più che un complesso strutturato di stimoli/risposte, che dovremmo soltanto imparare a gestire, a ''guidare'', libretto di istruzioni alla mano, come fosse un'automobile nella sua inflessibile gabbia di regole e di codici.
Costei/costoro, magari fossero singoli casi!, evidentemente pontificano sentendosi forti della certezza di quella che, sulla scorta di quella ''parlamentare'', definirei Immunità Accademica; spesso dell'altra non meno odiosa...
Quando poi accadono disgrazie orribili, come quella attuale del neonato sbranato dai cani, la loro unica reazione è quella di una patologica Autoesaltazione, sembra che non abbiano aspettato altro da secoli e si tuffano euforici sulla notizia come alligatori affamati : ''... avete visto? io ho ragione e voi no!, credevate che fossero angioletti..? sono solo automi programmati, e solo Noi Scienziati sappiamo come guidarli e controllarli...''

-Sono costoro, nemmeno a dirlo, gli stessi soggetti che vorrebbero sempre più regolamentare, coartare e infine troncare ogni rapporto tra Noi e l'Altro Biologico. Riservando e avocando a sé stessi soltanto il diritto di interagire, con ovvie finalità di controllo e di reificazione, con Qualcosa che esiste da miliardi di anni ...

-comunque è vero, quasi ''tutto'' ciò che è Animale è commestibile, e all'occorrenza non sarebbe biasimevole.
Ma devo ammettere che mi provoca un forte disagio interno, una dissonanza cognitiva vera e propria, constatare (nelle ricerche internet) un uso alimentare, e visionarne occasionalmente la preparazione, relativa ad Animali che, al di là del senso etico, vedo come trascendenti Opere d'Arte; e quello che percepisco, pur comprendendone le ragioni oggettive e contingenti, talvolta impellenti, è qualcosa di simile a un Sacrilegio; qualcosa di analogo, forse, a ciò che un cultore dell'Arte proverebbe di fronte a un'opera vandalizzata. E in questo caso, la Mano dell'Autore non è quella di un nostro ''simile/mortale''...
Probabilmente è una mia peculiarità, ma fin da piccolissimo (forse 3-4 anni) con la mamma in frutteria, a volte mi facevo comperare un peperone, o altro particolare ortaggio, solo perché incantato dai colori e dalle forme così diverse e inconsuete, senz'altro poi ancora tutte ''nuove'' per un bambino di quella età. L'aspetto ''alimentare'' era senz'altro quello che meno prendevo in considerazione, se addirittura non lo ignoravo del tutto...

In definitiva, una stessa ''cosa'' possiamo ammirarla e apprezzarla in molti; ma uno solo può mangiarla. Distruggendola così per sempre, e per tutti.
 
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view post Posted on 25/4/2024, 19:15     +1   +1   -1

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Ciao Fabrizio,ti rispondo sui vari argomenti. :)

- Cantareus:
Sono daccordo con quanto dici,e se la Chiocciola sopravviverà le fornirò sistemazione adeguata ed anche una compagna per potersi riprodurre : )
(A proposito di compagne,ho scritto giorni fa a Landsnails per conoscere l'eventuale futura disponibilità di Chiocciole Acavus,ma non ho avuto risposta (era una email informativa comunque,non ero pronto all'acquisto)).
- Passaggio alla cattività inteso come colonizzazione di un nuovo Habitat:
Tutto ciò che hai scritto su questo argomento (Antroposfera-NeoHabitat/Hopeful Predation) lo trovo molto chiaro ed eloquente,e obbiettivamente ed eticamente condivisibile al 100%. :)
- Carne:
Ci rifletto da qualche anno ma non sono giunto a conclusioni assolute.
Premesso che considero Certo e Rinnovabile solo ciò che ci viene fornito dalla Natura attraverso il minor numero di passaggi intermedi,e che quindi sono contrario agli allevamenti intensivi di qualsiasi genere,non sono però certo del fatto che un essere umano in condizioni di equilibrio psicofisico sia inadeguato al consumo di carne e all'uccisione di animali a scopo alimentare.
Ma non sono certo neanche del contrario,o per meglio dire,credo sia una cosa soggettiva che andrebbe verificata concretamente in ogni individuo.
Le circostanze,la cultura,l'etica,i sentimenti,e l'ambiente naturale influenzano il risultato in questa attitudine,e poichè sono tutti fattori relativi (mutevoli) e non assoluti,non sono potuto giungere a conclusioni assolute.
Pur considerando attualmente Certo e Rinnovabile soltanto ciò che la Natura ci fornisce “di prima mano”,sono favorevole ad una scienza e ad una tecnologia “pulita e rinnovabile” (quindi alla manipolazione della Natura) in qualsiasi campo ”sociale”. Ma solo se pulita e rinnovabile. :)
- Cani:
Su questo argomento credo di avere un punto di vista mediano tra il pathos degli animalisti romantici e l'aridità degli “Accademici”. :)
Tutti i cani hanno una componente “spirituale/emotiva” che secondo me è ciò che principalmente consente la realizzazione di quello che tu definisci “Rapporto con l'Altro Biologico”,ma a questa componente comune si affiancano le caratteristiche psicofisiche uniche di ogni cane,che ugualmente contribuiscono a quel rapporto e lo arricchiscono e lo caratterizzano.
A livello psicofisico,generalmente,un cane di razza (selezionato per la lotta o per la caccia grossa,o per il traino,o per il soccorso,o per la difesa personale,ecc..) rispetto ad un generico meticcio,presenta metaforicamente la stessa differenza che c'è tra un'auto sportiva/fuoristrada e un' utilitaria.
Le caratteristiche psico-fisiche convivono con la componente “spirituale”,e credo si debba dare il giusto peso ad entrambe.
Gli “Accademici” probabilmente considerano solo la componente psico-fisica,ma molti animalisti (in buona fede) considerano soltanto (o quasi soltanto) la componente “spirituale”. Io credo che nessuna delle due componenti prevalga sull'altra,e per questo motivo,qualsiasi razza selezionata per avere caratteristiche psicofisiche specialistiche,dovrebbe secondo me essere posseduta da chi ha esperienza,competenza,e passione per quelle caratteristiche,così come secondo me un'auto specialistica dovrebbe rivolgersi a chi ha le competenze per gestirla correttamente.
La Natura ha creato gli animali,ma non ha creato le razze di cani,che sono state create dall'uomo e di cui quindi a mio parere l'uomo ne ha la primaria responsabilità.
Ricordo che ancora forse fino ai primi anni 90 i proprietari di cani di razze specialistiche erano tendenzialmente appassionati competenti e responsabili,ed anche allora ovviamente c'erano accoppiamenti cane-padrone o veicolo-proprietario non molto adeguati,ma credo meno che oggi. Oggi c'è una sorta di tendenza liberalizzante/deresponsabilizzante che seppur affascinante e interessante a livello filosofico,ha delle ovvie conseguenze negative/destabilizzanti,quantomeno nella fase attuale.
Agli inizi credo che i cani fossero tendenzialmente soltanto pastori e guardiani (o tuttofare/generici),poi sono state create razze sempre più specializzate,che però non vengono gestite sempre con criterio.
Le razze specializzate possono essere “vissute” anche come generici cani da compagnia,perchè dotate anche loro (esattamente nella stessa quantità e qualità) di quella componente spirituale che hanno tutti gli altri cani,ma ovviamente bisogna tener conto delle loro caratteristiche psicofisiche,così come possiamo utilizzare un'auto sportiva/fuoristrada anche per spostamenti quotidiani,se guidate con competenza e consapevolezza.
La genetica di un cane riguarda tutto il suo essere (ossa,muscoli,sensi,psiche) ed è ciò che poi lo caratterizzerà,unitamente alla sua componente spirituale.
Anche tra gli esseri umani abbiamo tante tipologie ed attitudini,seppur non frutto di una selezione genetica mirata come nei cani,e quando avviene qualche “tragedia” umana,spesso l'attribuizione delle cause è anche in questo caso,o eccessivamente "accademica",o eccessivamente “sentimentale”.
Quindi Fabrizio in sintesi,io credo che ogni cane è si primariamente un amico e un compagno,come tu giustamente sottolinei,ma è anche,soprattutto se parliamo di razze molto specializzate,portatore di caratteristiche psicofisiche di cui tener conto ai fini di una gestione responsabile e positiva,che dia benessere sia al cane sia agli umani.
 
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ciao Mario :) il tuo atteggiamento riguardo ai Cani, alcune tipologie in particolare, mi sembra assolutamente equilibrato e realistico. Tu vedi essenzialmente come un Perimetro, una ''linea'' di cui tener conto se si vuol esser realisti, quello che invece ''scienziati'' e affini, ispirati da una malintesa ''razionalità'' e da un - invece genuino- cinismo, vedono come una Superficie. Ossia, come qualcosa con cui coincide e in cui si esaurisce tutta l'Ontologia del Cane-essere.

Sarebbe ingenuo, pericolosamente ingenuo certo, ignorare la potenziale ''distruttività'' di un Cane grosso e forte, i cui criteri di valutazione e le cui ''inibizioni'' non sono certamente identiche alle nostre, né possiamo pretendere che lo siano.

La mia piccola Luna, jack-russell x volpino di circa sette kg, mi adora e mi manifesta la sua gioia, quando usciamo, spiccando salti all'impazzata e assestando morsi un po' dove capita :lol: mi ha anche strappato qualche camicia (che porto lo stesso, per fortuna non bado all'abbigliamento) all'altezza dei fianchi... e affettuosissima e in quelle circostanze, è solo particolarmente eccitata e grata per la passeggiata cui ci accingiamo; nessun intento ''malevolo'' nei suoi morsi dunque.
Ma mi rendo benissimo conto che, se forza e taglia fossero di altro ordine di grandezza....
-Ora, con una cagnolina così, e con l'ancor piu piccolo yorkino, Toy, posso ''permettermi'' di essere indulgente, di non ''educarli'' né punirli, consapevole che non saranno mai causa di pericolo per me o per altri-

Ma per lo ''scienziato'' dovrei comunque educarli calibrarli come macchinari industriali, partendo dall'idea che sono ''automi'', più che preziosi e insostituibili Compagni di Vita; e che andrebbero dunque inquadrati comunque, assoggettati alle regole che ''loro'' hanno stilato e che noi cretini dobbiamo solo passivamente applicare... -_-

-Ciò che mi irrita oltre ogni misura, non appena uno di questi Personaggi apre bocca o scrive, è l'immediata percezione di una volontà di Controllo.
Dissimulata, non c'è dubbio, sotto la veste delle piu ragionevoli e giuste intenzioni; ma di regola, semplicemente validata dall'Autoritarismo che sempre sottintende.

Quell'autoritarismo che pretende di spiegare tutta la realtà, di liquidare come frottola tutto ciò che non si può ''spiegare'' - e che spesso rappresenta l'essenza di quanto ci è più caro e prezioso.
Che pretende di imporre una Verità Unica (che come tale, non potrebbe che essere ''scientifica'', anche se la Scienza spesso c'entra poco o nulla). Che pretende di screditare, per principio, ogni nostro credo, valore o convinzione, solo perché ''nostre''.
Che pretende, insomma, nell'ambito del ginepraio metastatico di regole e divieti che ha prodotto, di fornirci una sorta di ''manuale di istruzioni'' cui rigidamente attenersi, per ogni nostra interazione con l'Altro.

Neppure possiamo passare sotto silenzio una diversa, ma altrettanto se non più nefasta reificazione, agita da parte di chi concepisce il cane-oggetto, come credo di cogliere dalle tue correttissime riflessioni.
-Il cane ''in grado di sbranare'' diventa in fondo, suo malgrado certo, una specie di ''Status Symbol'' necrofilo , nel senso di E. Fromm, che fa sentire ''forti'' in quanto in possesso di uno strumento di (potenziale) morte.
Ciò che non toglie ci siano Persone che riescono a scorgere la classica, preziosa affettività canina che anche questi Soggetti possiedono, al di là di quelle corporeità intimidatorie; operando un'ammirevole Maieutica capace di portarla alla luce, ma affrontando con ciò anche tutto lo stigma e il pregiudizio, che la vanesia e incosciente superficialità di tanti ha contribuito a diffondere.

Resta comunque affascinante, per quanto complesso. interpretare tutto questo alla luce di quella ''nuova evoluzione'' che avviene nell'Antroposfera, nel bene e nel male... esiste una Continuità così come esiste una Linea di Confine, anche se sono ''immagini mosse'' e forse, come nel famoso Principio di Indeterminazione, destinate inesorabilmente a sottrarsi a ogni nostro tentativo di fissarle.
-Poiché sono però diversi i Paradigmi di giudizio che valgono in ciascuno dei ''Due Mondi'', questa indeterminazione o incertezza finisce inesorabilmente per viziare i nostri giudizii ( è uno dei punti su cui sto cercando di fare ordine... ma è molto difficile).

Per quanto riguarda la carne, ti comprendo e non predicherei mai nulla di drastico (che poi si ritorcerebbe anche contro l' Altra Metà del Mondo Animale, i carnivori, se non vogliamo escluderli!) e lo considero qualcosa di strettamente legato al nostro specifico equilibrio psico-fisico, consapevoli che non sarebbe comunque la nostra decisione a ''Cambiare il Mondo''.

Da parte mia auspicherei - con tutte le legittime riserve legate al rischio di monopolii e dipendenze- la diffusione della 'carne coltivata' (che non mangerei lo stesso, per motivi ''autopercettivi'') con la quale volentieri nutrirei i carnivori tra i miei animali.
Potrebbe realizzare la Non-Sofferenza ipotizzata dal Pearce, senza per questo far sparire i Carnivori...

-Ma tutto ciò, fondamentale ricordarcelo sempre, potrebbe avvenire solo nell'ambito della Antroposfera.

Il concetto di ''Rinnovabilità'' è fondamentale e complesso; dovremmo valutarlo sempre alla luce del Binomio Materia-Energia/vs Informazione, dove la prima è ''limitata'' nella sua disponibilità (dovremmo aggiungervi anche lo Spazio/ambiente), mentre la seconda no.
Potremmo senz'altro approfondire :)

.... E intanto inizio a guardarmi in giro, per un'altra Cantareus capace di dar compagnia, ma soprattutto discendenza, alla tua :wub:
 
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