ciao Mario, sono contento di esser riuscito a comunicare il mio punto di vista, e che tu lo abbia compreso
E' una filosofia di massima, beninteso; che poi ciascuno modulerà in base alle circostanze, al proprio ''sentire'', e anche alla valutazione oggettiva di pro e contro, considerando se e quanto si può venire incontro, sul lungo termine, alle esigenze di quel determinato animale.
Mi piace anche paragonare questo particolarissimo rapporto, a quello, anch'esso notevole, che costituisce la natura dei Licheni: ''organismi composti'', dati dalla simbiosi di un fungo + un'alga, spesso ormai impossibilitati a vivere ''da soli''.
Il fungo ''imprigiona'' l'alga, isolandola in realtà dai rigori ostili dell'ambiente esterno, proteggendola e dandole quindi la possibilità di svolgere in tutta tranquillità la fotosintesi. L'alga a sua volta si ''sdebita'' contribuendo ad alimentare il fungo, grazie alla fotosintesi stessa.
Un animale da noi ''imprigionato'', in realtà custodito e protetto da avversità e pericoli esterni, ci ricambia 'nutrendoci', non a livello alimentare e fisico (anche se proprio così era in origine), ma a livello di Mente, di Anima o come preferiamo intenderla.
Ci regala giorno per giorno la sua unica e speciale Bellezza - speciale perché è comunque viva-, anche se si tratta di una bestiolina ''strana'' c che non assoceremmo, in prima battuta, all'idea di ''bellezza''. Ci regala la consapevolezza di aver contribuito a crearla e a mantenerla, alimentando come facciamo il suo organismo e propiziandone la crescita, con l'assiduità del nostro impegno.
Ci regala la sensazione, che non credo sia soltanto illusoria da parte nostra, di un ''riconoscerci'', di permetterci di essere ''importanti'', come di fatto siamo occupandoci della sua vita, che da quel momento da noi dipende.
Ci regala un rapporto speciale, con una forma di Vita magari tanto diversa da noi, ma che, con la sua antichissima storia, viene ad arricchire e impreziosire la nostra, spesso banale e ripetitiva, esistenza quotidiana.
Una vera e propria Simbiosi : in cui, come nel caso del Lichene, non ci sono più soltanto alga + fungo, ma un Organismo del tutto diverso e ''nuovo'', che va oltre la realtà dei due singoli costituenti finché questi rimanevano isolati e soli.
E sì, ti confermo le preferenze ''urbane'' o suburbane di questa Specie
sono animali ''selvatici'' - nel senso che sono mediamente capaci di sopravvivere senza intervento umano, ma sono anche ''opportunisti'' : un po', per capirci, come le volpi o le cornacchie, ben felici di trovare contesti suburbani in cui reperire cibo ''facile'', temperature più elevate e , in generale, riparo dai nemici naturali.
Soltanto che, nel caso delle chiocciole, si tratta di una condizione non sempre così rosea : dai pesticidi alla rimozione manuale nel caso degli orti, al calpestamento accidentale (ma frequentissimo) nel caso di parchi e giardini... Forse il giardinetto condominiale in cui ancora ti rimorde aver gettato quella prima chiocciola, in questo senso è meno pericoloso: non so nel caso specifico, ma di solito sono aiolette e guarnizioni verdi, dove quindi nessuno va a ''camminare'' dentro. E di spazio per vivere ne basta poco, alle chiocciole
E ripeto, se non hai distintamente sentito un ''crack'' o simile all'impatto, la chiocciola è atterrata sana e salva sull'erba e pochi minuti più tardi avrà cominciato la sua esplorazione
-Penso che si ostini a dormire perché il cartone assorbe umidità e contribuisce a farla sentire ''asciutta'', ciò che induce il riposo. Mi successe con una Cantareus, molti anni fa quando ancora non ne conoscevo abbastanza la fisiologia : si era fissata sul cartone di una scatola, chiusa in attesa di sistemazione con le altre e , come quelle, sistemata attaccata alla parete in ''riposo''. Ma dopo una decina di giorni, svegliandole, la trovai secca
.... questa specie ha conchiglia infatti molto sottile, e trattiene male l'umidità . Per questa ragione cerca i substrati argillosi, che sono i migliori per mantenere un fresco/umido ma non bagnato, un po' come una cella di antiche cantine.
Per ora non è successo nulla comunque
ma appena possibile ti raccomando una scatola di plastica, anche non grande, anche come quelle di vaschette di gelato, da 1-2 litri ( ma di più sarà meglio, e meglio ancora un terrarietto).
Riprova a nebulizzare di sera, bagnando molto il lembo del cartone dove è attaccata; senza tirarla, come ti dissi, ma aspettando che si svegli.
''Olfatto'' lo hanno eccome
non a livello di ''naso'' di cui sono prive, ma sull'asta dei tentacoli (le ''antennine''), che registrano una gamma di odori legati alle loro esigenze, sia alimentari che riproduttive.
Fammi sapere come procede