ciao
sono questioni dibattute all'infinito, e purtroppo per mancanza di spazio - almeno per ora - non sono stato in condizione di condurre sperimentazioni concrete che dirimano almeno in tendenza, i dubbi a riguardo.
Coi tappetini, è essenziale il wattaggio : se è debole, diciamo sotto i 10 watt, può anche andare ''sotto'' e anzi, a lato scalderebbe davvero troppo poco.
Avendo esperienza con terrari, sia pure per Rettili, avrai una certa dimestichezza col rapporto watt / riscaldamento effettivo che è poi sempre commisurato a varii fattori - volume teca, materiale, spessore, tipo di copertura ...e soprattutto poi, la temperatura ambiente, che in molti casi (almeno per le specie meno esigenti) rende superfluo o quasi il tappetino.
Se hai, non dico una reptile-room ma almeno un angolino con terrari, con relative lampade ecc, difficilmente la temperatura locale sarà sotto i 22 ( lo dico per esperienza coi miei ma naturalmente ogni situazione è diversa); e in questo caso, le fulica possono stare anche senza riscaldamento. Cresceranno un po' piu lentamente che a 25, saranno molto meno prolifiche ( un bene visto che possono esserlo in modo esplosivo
).
Io sostengo fondamentalmente una linea di approccio empirico : sperimentare direttamente, più che attenersi a parametri astratti e talvolta fuori contesto.
Consiglio di ''testare'' il terrario per le temperature per un paio di giorni almeno prima di introdurre le chiocciole, verificando, magari anche con un termometro ''a pistola'', i diversi gradienti di temperatura effettivamente raggiunti, nelle varie zone del terrario.
Se il tappetino non è potentissimo, dicevo, e il fondo non è di spessore sottilissimo, si puo anche collocare ''sotto'' ; ma in questo caso consiglio assolutamente di controllare, nell'arco di un paio di giorni, la temperatura massima raggiunta dal fondo del box in corrispondenza del tappetino ( in varii punti, i tappetini hanno un punto piu caldo in genere). Se la temperatura massima, proprio a contatto col fondo, a nudo, non supera i 28 gradi, max 30, non ci sono rischi di morte. In ogni caso, controlleremo e rimuoveremo, periodicamente, le chiocciole che si ostinassero, in caso, a interrarsi e addormentarsi proprio là (cercando anche di capire se lo fanno per qualche motivo particolare).
Per la questione del bagnetto, sono al corrente di questo recente allarmismo che però non posso né confermare né smentire. Lo ho tenuto, occasionalmente, nel corso del tempo, e non ricordo di morie concomitanti; per quanto si resti sull'aneddotico, senza poterne trarre conclusioni. Ma altrettanto aneddotico rischia di essere anche l'altro punto di vista...
Ci sono chiocciole, penso di specie particolari (so di Succinea sp,, specie nostrana semianfibia che sopravvive a lunghe siccità nel fango secco), che può reidratarsi, in occasione di piogge dopo un'estate siccitosa, fino a far ''scoppiare'' la conchiglia (molto sottile) per quanto si inturgidiscono i tessuti...
Ci sarebbe da studiare la loro capacità di regolazione osmotica, che è tutt'altro che banale.
Ricordo casi di morte, attribuibile forse ad assorrbimento eccessivo di acqua, in un caso particolare : avevo ricevuto delle chiocciole nostrane (che spesso vanno in biostasi estiva e si ''disidratano'', con recupero piu o meno difficile però se la disidratazione raggiunge valori prossimi al 50%, il loro limite fisiologico).
Per tentare di ''rianimarle'' le posi in un paio di cm di acqua; non notando ripresa e dandole per -quasi di certo- morte, le lasciai da parte.
Dopo circa 3 ore però, ricontrollando, mi accorsi che un paio d loro stavano emergendo, mentre altre 3-4 si erano, sì, gonfiate, ma parevano morte, come fossero ''annegate''.
Questo è spiegabile come effettivo annegamento, dovuto all'eccessiva debolezza ( una chiocciola sana che si ''risveglia'' esce agevolmente da volumi di acqua molto più profondi) ; ma ebbi anche l'impressione che l'eccessivo rigonfiamento dei tessuti avesse, per così dire, ''compresso'' il polmone e anche lo pneumostoma, impedendo così, letteralmente, di respirare e riproducendo una sintomatologia tipica da annegamento.
Tentai anche un bagno immediato in acqua sovrassatura di zucchero, sperando in un effetto osmotico inverso, ma purtroppo non si ripresero
Considerando che il loro corpo è racchiuso in un involucro rigido, gli effetti di eventuali stati edematosi sono critici; un po' come quando situazioni analoghe si presentano in caso di edemi a carico del cervello, similmente ''compresso'' nel cranio.
In attesa di poter concretamente sperimentare e pervenire a risultati, interessanti anche come conoscenza fisiologica, ti consiglio se vuoi di introdurre una vaschetta solo occasionalmente, in particolare se le vedi un po' inattive (controllando che ciò non dipenda dalla temperatura).
Per quanto riguarda la specie, Lissachatina fulica è molto adattabile e comunque, ammesso che si possano, materialmente, ''rigirare'', possono starcene benissimo 3-4 -dipende poi dalle dimensioni- in un terrario come il tuo
Non sono né territoriali, né aggressive o competitive e non richiedono uno spazio particolare.
Ti suggerivo specie più piccole più che altro per l'opportunità di ricreare, in un terrario non grande, un ambiente anche ''arredato'' senza temere che lo spostamento di conchiglie giganti lo devastasse in breve
Comunque fammi sapere
Speravo di venire ad Arezzo ma temo che non ci si faccia, con un'amica di qua vedevamo treni ma ci vogliono circa 4 ore... comunque fammi sapere se e cosa trovi