Ti ringrazio Romango (e Acha-Roby), ma non sopravvalutatemi, io stesso annaspo miseramente, e vorrei tanto capirne di più! Cmq ho appena chiesto ad Andrea se può creare una sezione a parte, che riguardi proprio le "anomalie, deformità" (e relative implicazioni genetiche, nonché prospettive di selezione!), in tutti i casi che dovessimo incontrare... Interessantissima la faccenda della chiralità al 50% nelle Clausilidae sul muro, Romango, vuoi dire che la stessa popolazione presenta esemplari destrorsii/sinistrorsi? Ce ne sono in effetti di specie con questa caratteristica (come spiegherò sotto), ma sono pochissime, e le Clausilidae sono una delle rarissime famiglie in cui ciò accade; approfondirò, e domani vi farò sapere meglio!
In effetti, la questione della chiralità nelle chiocciole è estrememente complessa, e ancora in gran parte irrisolta... Negli Amphidromus, per essere più preciso riguardo a ciò che ho già scritto, la caratteristica davvero importante è data dal fatto che, a differenza che nella maggior parte degli altri Generi, qui vi sono specie con popolazioni "miste", (dette "dimorfiche, dimorphic"), come (forse!!) le Clausiliae di Romango... popolazioni cioè, in cui esempari destrorsi e sinistrorsi riescono anche ad accoppiarsi tra loro, mantenendo un equilibrio nelle popolazioni stesse. Le specie del Sottogenere Syndromus (sottogenere di Amphidromus), che pare siano tutte(???) sinistrorse, sembrerebbero essere tutte discendenti da un unico, antico antenato sinistrorso, come dimostrerebbe l'analisi del DNA mitocondriale.
In alcuni casi, la differenza di chiralità, o la comparsa accidentale di individui "invertiti", può dar luogo alla cosiddetta "single gene speciation", comparsa di una nuova specie causata dalla mutazione di un solo gene; ma si ritiene che di solito siano necessari altri fattori concorrenti, perché una nuova specie effettivamente si stabilisca.
Come dicevo, è importante la barriera riproduttiva, costituita dal fatto che, "meccanicamente", è difficile l'accoppiamento fra esemplari reciprocamente "invertiti"; in esperimenti condotti sulle Partula, chiocciole arboricole hawaiane (a serio rischio d'estinzione), le coppie "invertite" riescono ad accoppiarsi 5 volte di meno, rispetto a coppie "dello stesso orientamento" (questo si dice accoppiamento "intrachirale", mentre quello fra soggetti di torsione opposta, si dice "interchirale".
Importante il fatto che, a causa dell'anatomia dei Gasteropodi (Polmonati) in generale, di solito l'accoppiamento "interchirale" è quasi del tutto impossibile nelle specie a spirale bassa (tipo le Eobania, Oxychilus ecc); mentre è ancora parzialmente possibile, benché raro, nelle specie a "spirale alta", quelle cioè con conchiglia più o meno "fatta a cono" (come ad es le Achatina, o le Clausilidae); e non a caso, le Partula hanno una conchiglia di questo tipo, come pure gli Amphidromus.
Per quanto si sa, la chiralità sarebbe espressa nel fenotipo, solo quando il gene viene ereditato dalla madre; inoltre, in alcuni generi (come le hawaiane Partula), il gene "sinistrorso" è dominante, mentre in altri ( ad es Lymnaea), è dominante il "gene destrorso".
Questo link sotto, è a un articolo interessante sugli Amphidromus (...per quanto possa essere "interessante" una specie che probabilmente non vedremo mai dal vivo
), e tratta della speciazione del gruppo, anche in riferimento ai caratteri di variabilità
cromatica
http://www.conchologistsofamerica.org/arti...6_Gold&Seve.asp -->
Ciao!
Edited by fabrizio3 - 14/12/2007, 04:07