Confermo che la storia di Jody mi ha davvero amareggiato
....
Ma conosco persone responsabili, e di sicuro non "sadiche" che allevano serpenti (piccole specie, di cui possono ben ricreare l'habitat), e magari le nutrono di topini, sì, ma solo perché non trovano alternative (sarebbe un bene se si "selezionassero" serpenti come quello del tuo amico Simo, che mangia blocchetti di carne; del resto anche i Cani non sono che "Lupi" in cui abbiamo selezionato la capacità di nutrirsi senza "predare"!)
Un grande etologo e studioso dell'Evoluzione, umana e non, Danilo Mainardi, sosteneva su un suo interessantissimo libro di molti anni fa, "Il Cane e la Volpe", che simili trasformazioni benigne sarebbero potenzialmente attuabili in tutti -o quasi- gli animali.
Di sicuro anche queste persone sarebbero liete di disporre di alternative (lasciamo perdere chi invece magari alleva certi animali SOLO per il "gusto" di assistere alla predazione
, per fortuna è tutt'altro caso!) Ma almeno queste persone non allevano topi a stretto contatto con loro, al punto di farli familiarizzare come dei cagnolini
, riceverne manifestazioni di affetto, dar loro un nome, viverci insieme più di un anno, e poi.... Questo sì, che è il lato più triste e inequivocabilmente "cinico" della faccenda
!
Io avrei delle grandissime difficoltà in ogni caso, e infatti per questa ragione pur amandoli non ho mai allevato Serpenti di alcun genere (ma potrei eventualmente optare per una specie di "mangiatori di uova", oltretutto piccoli e docili!
) Io personalmente incontro qualche "difficoltà" anche solo a somministrare bigattini vivi
, che mi si dimenano fra le dita, alle due Bombina orientali che allevo! Del resto "morti" non li mangiano proprio, ho anche provato...
Anch'io mi sono spesso posto in passato il dilemma della "Teca chiusa", sia pure in astratto e senza aver mai dovuto affrontare la questione dal vivo.
Riflettendoci, devo dire che è però più un "antropomorfismo", cioè una nostra costruzione psicologica: infatti, chiusi o liberi che siano, in Natura i piccoli roditori sono "per definizione" delle vittime, e a breve scadenza; ed è proprio per questa ragione, che la loro "longevità potenziale" anche nelle migliori condizioni di vita non supera mai i 2-3 anni; sono "biologicamente programmati" così, non è neppure una questione di piccola taglia o di metabolismo accelerato come si credeva fino a pochi anni fa, infatti i piccoli Pipistrelli con lo stesso tasso metabolico arrivano tranquillamente a 20-30 anni di età, 10 volte tanto!! Questo perché i vari "geni della manutenzione", -quelli che fanno sì che un individuo invecchi più lentamente-, sono stati positivamente selezionati nei Pipistrelli nel corso dell'Evoluzione, per il semplice fatto che i pipistrelli "volano", e sono quindi in grado di sfuggire al 99% e oltre dei possibili predatori; valeva cioè "la pena" nell'evoluzione della loro specie (sono più di 800 specie in realtà!), di "investire" in questo tipo di geni; mentre invece, anche se un topo avesse dei "geni della longevità" per vivere -almeno in teoria- fino a, diciamo 10 anni, questi geni sarebbero "sprecati", inutili, perché nel 99,999% dei casi, comunque e dovunque viva (tranne che in cattività nb), quel topo cadrebbe di sicuro vittima di un predatore entro i primi due anni di vita! Non avrebbe modo di trarre alcun vantaggio reale da quei geni, e nemmeno maggiori opportunità di "trasmetterli" alla discendenza. Per questo la Selezione Naturale non ha reso "intrinsecamente longevi" i topi, ma ha reso invece tali i Pipistrelli, per esempio (ma anche le Balene, o gli Storioni, o le Cernie giganti, o le Tartarughe, anch'esse con pochissimi nemici naturali a causa del loro carapace; e anche la relativa longevità umana si è selezionata nel tempo per le stesse ragioni, in gran parte)
-Questo è un interessante link a Yoda, il "topino più longevo"
, un topino nano
http://www.med.umich.edu/opm/newspage/2004/yoda.htm --> ...e solo grazie a condizioni "artificiali" -ma non per questo "crudeli"!- che il topino è vissuto così a lungo; pur avendo già un corredo genetico più "favorevole" di un topo "normale", in Natura non gli sarebbe stato d'utilità..
In realtà, la "crudeltà" stessa è proprio la principale caratteristica della "Natura"; in natura infatti ogni essere è per definizione "anonimo", cioè non "si guarda in faccia a nessuno", e io penso che ciò che ci fa inorridire, è proprio quando questo genuino modo di essere della "natura" riaffiora, torna a galla come un atavismo preistorico negli attuali comportamenti umani... Forse è soltanto "umano" provare simpatia per un topolino (anche se per la verità si è scoperto che i ratti provano veri e propri "sentimenti" fra di loro!
http://www.nytimes.com/2006/07/25/health/2...d887&ei=5087%0A -->, e vediamo anche come questi siano un tratto psicologico "selezionabile"), forse è solo umano "dargli un nome", e con questo sottrarlo all'anonimato esistenziale, strapparlo alla Natura ma anche alla crudeltà della stessa, alla "legge della giungla" che non guarda in faccia a nessuno; quando poi (come nel caso del povero Jody), dopo aver fatto tutto questo si restituisce l'animaletto al suo ruolo "naturalmente predestinato" di alimento per altri animali, che sia in teca o in un campo o in un bosco, non si fa che "regredire", psicologicamente, ad uno "Stato di Natura", che infatti è in sé è crudele e mostruoso
, anche se molto spesso ci inganniamo e lo invochiamo come "giusto" (è la cosiddetta "Fallacia Naturalistica",
http://en.wikipedia.org/wiki/Naturalistic_fallacy ); la combinazione di queste due cose, in effetti incompatibili, ci crea un forte disagio, simile ad una forma di "Dissonanza cognitiva",
http://en.wikipedia.org/wiki/Cognitive_dissonance -->
-scusatemi per il maxi post!
-
Anche cercando di razionalizzarla, e di capire, ammetto che resta una storia molto molto triste...