Riconoscimento tra Achatina e Archachatina, (Acha-Roby)

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TOPIC_ICON13  view post Posted on 19/5/2009, 23:06     +1   +1   -1

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Riconoscimento tra Achatina e Archachatina


Innanzitutto, vorrei avvertire che, data la confusione di classificazione tra Achatina e Lissachatina (non è ancora chiaro se sono due generi separati, oppure uno comprende l'altro), in questa breve guida, entrambi i “generi” verranno assimilati nel genere Achatina, in maniera da non complicare troppo le cose e per semplice comodità di scrittura.


Riconoscimento

Gli elementi da tenere in considerazione per distinguere le Achatina dalle Archachatina sono molti e variano a seconda dell’età della chiocciola. Ecco quindi che per comodità, li ho riassunti in piccoli capitoli, ognuno riportante gli elementi salienti da usare per l’dentificazione in un dato periodo di tempo (da prima della schiusa alla morte della chiocciola).

CAPITOLI:

> 1. "Prima della Schiusa"
> 2. "Subito Dopo la Schiusa"
> 3. "In Giovane Età"
> 4. "Chiocciole Adulte"
> 5. "Dopo la Morte"




(1)
L'unico modo di poter riconoscere le Achatina dalle Archachatina prima della schiusa delle uova, è poter vedere quest'ultime. Infatti le uova delle Archachatina sono palesemente molto più grandi rispetto a quelle delle Achatina e vengono deposte in numero assai minore (centinaia per le Achatina, poche decine al massimo, per le Archachatina). Ovviamente, inoltre, è impossibile distinguere le singole specie, poichè le uova sono identiche tra le Achatina e le Archachatina. Infatti le uova delle specie di Achatina sono tutte uguali tra loro e stessa cosa succede nelle Archachatina. Più correttamente, a dire il vero, una certa classificazione sommaria si può fare, dato che certe specie ad esempio fanno delle uova leggermente più piccole o più giallognole di altre, ma più che determinare la specie esatta, si tratta di scartare delle specie in favore di altre, non avendo mai comunque la certezza di averci azzeccato. Un esempio che posso citare sono le Archachatina degneri, che generalmente fanno uova un po' più piccole rispetto alle Archachatina marginata, ma a volte mi è capitato che anche le marginata producessero uova un pochino più piccole. Un'esempio per il genere Achatina invece può essere dato dalle Achatina immaculata, che molto spesso producono uova leggermente più piccole delle altre Achatina. Come spero abbiate capito comunque, sono tutte osservazioni empiriche che, in questo caso, lasciano il tempo che trovano data la variabilità intrinseca delle specie citate (infatti le Archachatina degneri a volte si presentano molto "ventricose", cioè accorciate, mentre altre volte sono più allungate e questo sicuramente influirà sulla grandezza/piccolezza delle uova. Stessa cosa per le A. immaculata: infatti la classificazione delle sue sottospecie è tutt'altro che chiara e spesso le varie sottospecie hanno uova leggermente differenti.)

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Foto a sinistra: uova di Archachatina
Foto a al centro: a sinistra un uovo di Archachatina, a destra uno di Achatina
Foto a destra: gruppo di uova di Achatina



(2)
Subito dopo la nascita, Achatina e Archachatina sono irriconoscibili le une dalle altre, se non avvicinandole e comparando due esemplari nati nello stesso periodo. Infatti, appena nate, in virtù della differente grandezza delle uova, le chiocciole sono di dimensioni piuttosto differenti: le Archachatina saranno molto più grosse delle coetanee Achatina.
Questa differenza non durerà in eterno, ma si assottiglierà con il passare del tempo, tendendo ad una crescita simile (poi variabile a seconda delle varie specie). Si arriverà al punto che, dopo un certo periodo di tempo, le chiocciole nate nello stesso periodo, saranno della stessa grandezza e quindi il carattere distintivo sopraccitato sarà inutilizzabile. Addirittura, per citare un curiosa curiosità, la chiocciola terrestre più grande mai ritrovata non è una Archachatina, ma bensì una Achatina. In particolare una Achatina achatina dalla lunghezza complessiva di 39 centimetri ("solo" 27 di guscio!) per un peso compreso tra i 900 e i 1000 grammi. Il suo nome, dato dallo scopritore, era Gee Geronimo. Ho fatto questo esempio per chiarire il fatto che se una chiocciola nasce grossa (Archachatina) non è detto che rimanga tale, in proporzione, anche in età adulta (ricordo che le Achatina achatina quando nascono hanno una lunghezza di qualche millimetro) e viceversa (come le Archachatina degneri, che pur nascendo più grandi delle Achatina, generalmente in età adulta sono più piccole della maggior parte di quest'ultime).

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Foto a sinistra: una Archachatina di 1-2 giorni
Foto in centro: sempre la stessa Archachatina
Foto a destra: una Achatina di 1-2 giorni




(3)
In giovane età, quando il guscio non ha ancora la pigmentazione definitiva, il riconoscimento è molto arduo, anche perchè, oltretutto, la carne delle chiocciole è ancora semi-trasparente e osservarne colore, sfumature e grana è molto difficile se non impossibile. Infine, anche la forma del guscio può essere ancora non ben definita e quindi portare a determinazioni errate.
Per fortuna, l'anatomia del piede ci viene in aiuto, poichè tra Achatina e Archachatina c'è una differenza abbastanza evidente: infatti, nella parte posteriore del corpo della chiocciola (per intenderci, quella che sta dietro al guscio), le Archachatina sviluppano un solco a forma di "V" che segue longitudinalmente la "coda", formando una striscia che si restringe all'apice. Questo è il più facile metodo per riconoscere le Archachatina.
Su questo però c'è da fare una piccola precisazione: infatti le Achatina achatina, pur essendo del genere Achatina, hanno la particolarità di avere lo stesso solco delle Archachatina. Questo può creare dei problemi nel caso che, appunto, le chiocciole siano giovani e quindi irriconoscibili da altre caratteristiche.

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Foto a sinistra: gruppo di giovani Achatina: notare l'impossibilità di determinare la specie
Foto in centro: giovane Archachatina: notare il guscio con colori ancora "immaturi"
Foto a destra: Achatina achatina in cui si può scorgere il caratteristico solco a "V"




(4)
Il riconoscimento del genere nelle chiocciole adulte è ben più facile. Infatti un occhio allenato, riconoscerà molto facilmente sia il genere che la specie (tranne in alcuni casi, in cui distinguere tra una specie e l'altra risulta abbastanza difficile, comunque sempre rimanendo nello stesso genere). Di tutt'altra difficoltà invece è il riconoscimento delle sottospecie che in molte specie è molto difficile, anche per lo scarso materiale reperibile sia in forma cartacea che online. Per fortuna, per il nostro scopo, cioè capire se quella che abbiamo per le mani è un'Achatina o un'Archachatina. questo non ci interessa.
Quì i fattori da poter utilizzare per il riconoscimento sono molteplici.
Il primo è la grana della pelle: infatti nella Achatina, essa è ben più grossolana rispetto che nelle Archachatina. Poi, come descritto nel capitolo 3, si può distinguere molto bene nelle Archachatina e nelle Achatina achatina, il solco a "V" che caratterizza queste chiocciole.
Anche la forma del guscio può essere un fattore di distinzione, anche se meno evidente degli elementi sopraelencati. Solo un occhio esperto infatti distinguerà il genere da questo fattore.
Un'altro dettaglio che a questo punto può essere preso in considerazione è il colore del guscio. Esso varia da specie a specie (e all’interno della stessa specie a seconda dell'alimentazione) e quindi, riconoscendo la specie si determina immediatamente anche il genere. Infine l'ultimo, ma non meno importante, carattere di differenziazione tra i due generi è la forma del guscio. Questo verrà descritto nel capito seguente.

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Foto a sinistra: una Achatina. Si può notare la grana grossolana della pelle
Foto a destra: due Archachatina. Sipuò notare la grana fine della pelle





(5)
Dopo la morte della chiocciola, l’unica parte facilmente conservabile (senza bisognò cioè di formalina/formaldeide/alcohol e altre sostanze conservanti) è il guscio: infatti, anche se non protetto da sostanze coprenti, si conserva bene per molto tempo. Esso quindi diviene l’unico metodo per capire se una chiocciola era un’Achatina o un’Archachatina e, eventualmente, risalire alla specie/sottospecie esatta.
I caratteri da prendere in considerazione nel guscio sono principalmente la colorazione e la forma. Riguardo alla forma, bisogna dire che le Archachatina sono tendenzialmente più globose delle Achatina e inoltre hanno sempre un apice più arrotondato (sono comunque caratteri che possono variare quindi non sicuri al 110%). A riguardo della colorazione invece, è d’obbligo dire che anche quest’ultima è abbastanza variabile, anche se in presenza di “individui standard” (cioè senza caratteristiche particolari, ma che invece hanno caratteri “più comuni” per la specie) la classificazione diviene semplice, per via del fatto che, almeno parlando di specie comuni, i colori sono abbastanza diversi come anche i vari disegni presenti.
Infine, và ricordato che in molti casi, le Archachatina hanno un guscio più liscio, ma anche quì siamo di fronte a caratteri che si possono presentare o meno.

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Foto: comparazione tra un guscio di Archachatina (a sinistra) e un guscio di Achatina (a destra)



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Articolo realizzato da: Acha-Roby.
Foto realizzate da: Acha-Roby, Metallumache e Msakko.

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Edited by Acha-Roby - 20/7/2010, 22:11
 
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