Gasteropodi del Tiberiade, ...che specie sono?

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*Ember*
view post Posted on 26/11/2009, 13:05     +1   +1   -1




Avevo postato questa domanda anche su un forum di acquariofilia ma provo anche qui dato che l'argomento può interessarvi... mia mamma per errore (non se n'era accorta, pensava di aver preso solo un pò di sabbia per la sua collezione) ha riportato dei gasteropodini da Israele. Provenienza: Lago di Tiberiade.
Essendo una specie alloctona ce le siamo tenute perchè non sapevamo dove metterle :D alcune le ho date a un allevatore per studiarsele un pò ma ne ho ancora molte e continuano a riprodursi! Di notte vagano per la vaschetta facendo dei bei disegni sulla sabbia. Ho deciso di non metterle nel mio acquario perchè non conosco le loro abitudini! Sapete dirmi cosa sono?!

Ecco delle immagini.

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view post Posted on 26/11/2009, 13:10     +1   -1

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Carine, peccato che non ne capisca una cippa di acquatiche... aspettiamo i più esperti! Mi sà che però essendo una specie abbastanza particolare, dovremo far affidamento solo su Fabri :P
 
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view post Posted on 26/11/2009, 15:13     +1   -1
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non ho una vita... ma si dà il caso che mi stia bene così ;)
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Devo approfondire, direi che le ho viste...

Ma intanto, sono di sicuro della Famiglia Thiaridae (la stessa di Melanoides, per intenderci), e quindi potrebbero essere anche partenogenetiche (speriamo :rolleyes: )

Sono stupende :wub: :wub:

E' stata una fortuna, direi, un acquisto accidentale e impensato! (Io frugo qui fanghi melme sabbie ecc ecc, e non trovo niente.... :cry: )

Bisogna informarsi sulle condizioni del lago (temp, pH ecc), e cercare nel dubbio di suddividerle in piccoli gruppi e tenerle in condizioni diverse, così almeno un gruppo di sicuro sopravviverà!

Ma ora dove le tieni? Da quanto tempo le hai, sono ancora tutte vive?
 
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*Ember*
view post Posted on 26/11/2009, 15:41     +1   -1




La partenogenesi spiegherebbe anche il fatto che si riproducono molto velocemente... io so solo che ogni tanto se ne trova qualcuna in più, minuscola... non ci sono uova né altro.

Solo che come faccio a conoscere il ph e la temperatura del lago?

Ehm attualmente mia madre le tiene in una vaschetta normale con solo acqua e sabbia (e fa il cambio con l'acqua del rubinetto)... credo siano un paio di mesi e sono ancora vive e vegete (ogni tanto qualcuna muore però)... la sto convincendo a prendere un acquario ma tra maturazione del filtro e tutto ci vorrà del tempo!
Nel frattempo, chi ne desidera un pò non ha che da farmi una visitina :D
 
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view post Posted on 26/11/2009, 18:38     +1   -1
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Direi che meritano senz'altro un mini-acquario, anche di plastica, ma dedicato... :wub: Vuol dire comunqye che sono adattabili, sennò avresti già avuto perdite massicce, meno male...

Le Thiaridae sono spesso anche vivipare, ecco perché non trovi uova...

-Ma la sabbia raccolta, era all'asciutto, o già "somemrsa"? Comunque molte Thiaridae, grazie allo stretto opercolo sono capaci di sopravvivere all'asciutto per tempi lunghi, o addirittura immerse in ambienti "letali", come i succhi digestivi di uccelli acquatici (che infatti le espellono spesso vive e vegete, a decine, centinaia di km di distanza- è una loro strategia di spostamento)
 
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view post Posted on 26/11/2009, 19:00     +1   -1
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-Potrebbe trattarsi di Thiara scabra

-Anche se originaria dell'Asia sudorientale, pare che si sia stabilita in moltelocalità distanti (anche negli USA ) e sembra segnalate per il Tiberiade
 
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*Ember*
view post Posted on 27/11/2009, 09:50     +1   -1




Mhm si, potrebbe, se è prevista la colorazione così scura...
Sull'essere vivipare avevo immaginato perchè c'erano in mezzo a loro una o due Melanoides (che non sono sopravvissute) e anche loro lo sono giusto?

Allora oggi che torno a casa cerco di convincere mamma e babbo a mettere un piccolo acquarietto (devo far maturare il filtro anche per loro giusto? O posso magari usare dei prodotti, essendo meno delicate dei pesci?).

La sabbia raccolta era all'asciutto... se ricordo bene il lago di Tiberiade visto 10 anni fa, ci sono dei ciottoli sulla riva quindi o l'ha presa parecchio distante dall'acqua oppure sommersa ma ne dubito perchè avrebbe dovuto tenerla bagnata nello zaino... oppure l'ha appesa all'esterno? E soprattutto perchè non glie lo chiedo che facciamo prima? :D oggi sempre quando torno a casa...

Edited by Acha-Roby - 27/11/2009, 11:04
 
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view post Posted on 27/11/2009, 13:30     +1   -1
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Sì sono loro quasi al 100% direi, perché sembra che almeno in alcune aree del lago siano divenute "infestanti" sulle sponde, con popolazioni sino a 6000 esemplari per metro quadro (dato da prendere con moooolto beneficio d'inventario, magari si tratta solo di un "picco " limite e perdipiù "inflato"; questo genere di "informazione" è sempre volutamente sensazional/allarmistico :07.gif: )
-Si legge a pag 27 di questo "resoconto annuale" (per altro del tutto privo di interesse, non vale proprio la pena di perder tempo a leggerlo) http://mnh.tau.ac.il/upload/Annual%20report%202008.pdf

-La presenza della specie viene "ovviamente" imputata agli acquaristi, al "rilascio" ecc... invocando maggiori restrizioni a riguardo :angry: -E che altro vorranno mai "restringere"? Già non giunge praticamente nulla di nuovo, in specie in questo neglettissimo settore Invertebrati... :cry:
-Ma tutto questo, senza poi tener minimamente conto (ma che grandi "esperti" competenti..!), del modo efficacissimo, cui ho già accennato, con cui le specie di questa Famiglia viaggiano nell'intestino di Uccelli acquatici (tra i quali si annoverano migratori *transcontinentali* nb!), ed è in effetti così che hanno colonizzato mezzo mondo; ben prima che apparissero sulla Terra gli acquariofili! (e anche ...gli imbecilli)
-Questa è la Realtà... non quella manipolata e distorta della "junk-science" rampante, basta usare la Logica

-La difficoltà che hai a confrontarle con le immagini in Rete Ember, dipende solo dal fatto che questa Specie è molto, molto variabile, sia come forma che come colore e dimensioni.... Ma questa "variabilità" esteriore corrisponde sempre a una variabilità/plasticità Genetica di base, cioè a una "ricchezza" delle potenzialità evolutive della Specie: che è poi la stessa, a darle questa grande adattabilità e plasticità ecologica. Come tante altre specie, anche questa infatti non fa altro che occupare gli ambienti che l'Evoluzione la ha messa in condizione di occupare....

-E sono proprio le specie di questo "tipo", che con la loro grandissima variabilità potenziale (e capacità colonizzativa), hanno dato e dànno tuttora origine a "speciazioni", comparsa di nuove specie "endemiche" delle località colonizzate!! (o ..."invase", se si preferisce il gergo della "junk-science" catastrofista). Sono proprio queste le Specie, che rappresentano i "rami" tuttora in piena crescita dell' "albero" dell'Evoluzione.


-Proprio alla stessa famiglia Thiaridae, non a caso, appartiene la maggior parte di quelli, che *oggi* sono i "preziosissimi endemismi" del Lago Tanganyika... (e lo stesso vale per i famosi Cichlidae, che abitano lo stesso lago): una sola, antica specie "colonizzatrice" (o "invasiva", per la junk-science), che dapprincipio sarà, senz'altro, "esplosa" demograficamente... ma che poi, subendo deriva genetica, "effetto fondatore" e adattamenti alle diverse nicchie ecologiche del nuovo habitat, si è progressivamente "differenziata" dalla fondatrice originale, dando così origine a molte e nuove (ed "escusive") specie locali...

-Tra l'altro, si specifica come Thiara abbia sottratto spazio alla locale (e affine) Melanoides tuberculata... che non è però neppure essa è "originaria" del Lago, ma -esattamente come Thiara- proveniente dall'Asia sudorientale (un "biologo" degno di questo nome dovrebbe saperlo.. o quantomeno documentarsi, prima di scrivere su "documenti ufficiali" poi! :07.gif: )

-Ci si preoccupa di come la sua presenza (ma perché non quella di Melanoides, altrove vista come "invasore" anch'essa, e che di sicuro lo era prima ell'arrivo di Thiara?), possa compromettere e far estinguere una piccola specie endemica del Lago... senza tener conto che a "comprometterla" ci sono già altre trasformazioni del bacino, tra cui la sua progressiva, inesorabile "salinizzazione" a opera di sorgenti sotterranee (il Tiberiade è sotto il Livello del Mare, nb). La "soluzione", a scongiurare qualsiasi rischio del genere, è una sola,e semplicissima: ALLEVARE/RIPRODURRE/DIFFONDERE (= "acquario", per quanto la parola suoni "eretica" alle orecchie di certi ottusi integralisti...)
-La salinizzazione porterebbe *comunque* a estinguersi il "delicato endemismo", e tante altre specie.... ma in tali casi, nel corso dell'Evoluzione, è stata proprio la presenza di simili specie "adattabili", o euriecie che dir si voglia (io preferisco dire "euribiotiche"), ad assicurare la continuità della Vita negli habitat colpiti, e anzi dar origine a nuove specie a essi meglio adattate.


-Si espone anche la preoccupazione per la "potabilità" delle acque del Lago... Ma non si capisce bene perché Thiara dovrebbe essere "minacciosa" in tale senso, visto che il bacino non è certo "sterile", e già altre specie affini vi risiedono... forse solo perché è "straniera", "immigrata" e quindi automaticamente "più sporca, brutta e cattiva...?" Màh... :07.gif: :07.gif: Bella "Scienza", non c'è che dire! Nobel subito... e senza ironia, dati i "tempi" che corrono :07.gif: :07.gif:



-Comunque hai fatto benissimo Ember a evitare ogni "rilascio", e ti prego anzi di stra-raccomandarlo a chiunque riceva (spero anch'io, in futuro) qualcuna delle tue chiocciole!!! Non tanto perché tema di vedecele presto "uscire dal rubinetto dell'acqua potabile" -le chiamano "Aliens", del resto - ma anzitutto per evitare di fomentare bio-xenofobie già fin troppo rampanti... :o:

(Bisognerebbe fare attenzione, con le specie dulciaquicole, anche allo gettar via piante d'acquario nello scarico -meglio nell'immondizia- o alle stesse acque di "ricambio" (più difficile offrire soluzioni facili per queste: trattamento salino o ipoclorito, biodegradabilissimo)... Ma l'assenza di uno stato larvale "veliger" (in questa, e in tutte le specie dulciaquicole), scongiurerebbe pressoché del tutto questa eventualità.

-In definitiva, hai una specie molto interessante, :) bellissima, adattabile e potenzialmente variabilissima (e "selezionabile", anche se la partenogenesi ostacola in parte quest'ultima opzione; ma in genere non è mai "assoluta",nb)

Edited by fabrizio3 - 29/11/2009, 13:13
 
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invoco il santo protettore della vista, quando avrò finito di leggere tutto ne avrò sicuramente bisogno :08.gif: :08.gif: :08.gif: :P
 
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CITAZIONE (fabrizio3 @ 27/11/2009, 13:30)
Sì sono loro quasi al 100% direi, perché sembra che almeno in alcune aree del lago siano divenute "infestanti" sulle sponde, con popolazioni sino a 6000 esemplari per metro quadro (dato da prendere con moooolto beneficio d'inventario, magari si tratta solo di un "picco " limite e perdipiù "inflato"; questo genere di "informazione" è sempre volutamente sensazional/allarmistico :07.gif: )
-Si legge a pag 27 di questo "resoconto annuale" (per altro del tutto privo di interesse, non vale proprio la pena di perder tempo a leggerlo) http://mnh.tau.ac.il/upload/Annual%20report%202008.pdf

-La presenza della specie viene "ovviamente" imputata agli acquaristi, al "rilascio" ecc... invocando maggiori restrizioni a riguardo :angry: -E che altro vorranno mai "restringere"? Già non giunge praticamente nulla di nuovo, in specie in questo neglettissimo settore Invertebrati... :cry:
-Ma tutto questo, senza tener minimamente conto (ma che grandi "esperti" competenti..!), del modo efficacissimo, cui ho già accennato, con cui le specie di questa Famiglia viaggiano nell'intestino di Uccelli acquatici (tra i quali si annoverano migratori *transcontinentali* nb!), ed è in effetti così che hanno colonizzato mezzo mondo; ben prima che apparissero sulla Terra gli acquariofili! (e anche ...gli imbecilli)
-Questa è la Realtà... non quella manipolata e distorta della "junk-science" rampante, basta usare la Logica

-La difficoltà che hai a confrontarle con le immagini in Rete Ember, dipende solo dal fatto che questa Specie è molto, molto variabile, sia come forma che come colore e dimensioni.... Ma questa "variabilità" esteriore corrisponde sempre a una variabilità/plasticità Genetica di base, cioè a una "ricchezza" delle potenzialità evolutive della Specie: che è poi la stessa, a darle questa grande adattabilità e plasticità ecologica. Come tante altre specie, anche questa infatti non fa altro che occupare gli ambienti che l'Evoluzione la ha messa in condizione di occupare....

-E sono proprio le specie di questo "tipo", che con la loro grandissima variabilità potenziale (e capacità colonizzativa), hanno dato e dànno tuttora origine a "speciazioni", comparsa di nuove specie "endemiche" delle località colonizzate!! (o ..."invase", se si preferisce il gergo della "junk-science" catastrofista). Sono proprio queste le Specie, che rappresentano i "rami" tuttora in piena crescita dell' "albero" dell'Evoluzione.


-Proprio alla stessa famiglia Thiaridae, non a caso, appartiene la maggior parte di quelli, che *oggi* sono i "preziosissimi endemismi" del Lago Tanganyika... (e lo stesso vale per i famosi Cichlidae, che abitano lo stesso lago): una sola, antica specie "colonizzatrice" (o "invasiva", per la junk-science), che dapprincipio sarà, senz'altro, "esplosa" demograficamente... ma che poi, subendo deriva genetica, "effetto fondatore" e adattamenti alle diverse nicchie ecologiche del nuovo habitat, si è progressivamente "differenziata" dalla fondatrice originale, dando così origine a molte e nuove (ed "escusive") specie locali...

-Tra l'altro, si specifica come Thiara abbia sottratto spazio alla locale (e affine) Melanoides tuberculata... che non è però neppure essa è "originaria" del Lago, ma -esattamente come Thiara- proveniente dall'Asia sudorientale (un "biologo" degno di questo nome dovrebbe saperlo.. o quantomeno documentarsi, prima di scrivere su "documenti ufficiali" poi! :07.gif: )

-Ci si preoccupa di come la sua presenza (ma perché non quella di Melanoides, altrove vista come "invasore" anch'essa, e che di sicuro lo era prima ell'arrivo di Thiara?), possa compromettere e far estinguere una piccola specie endemica del Lago... senza tener conto che a "comprometterla" ci sono già altre trasformazioni del bacino, tra cui la sua progressiva, inesorabile "salinizzazione" a opera di sorgenti sotterranee (il Tiberiade è sotto il Livello del Mare, nb). La "soluzione", a scongiurare qualsiasi rischio del genere, è una sola,e semplicissima: ALLEVARE/RIPRODURRE (= "acquario", per quanto la parola suoni "eretica" alle orecchie di certi ottusi integralisti...)
-La salinizzazione porterebbe *comunque* a estinguersi il "delicato endemismo", e tante altre specie.... ma in tali casi, nel corso dell'Evoluzione, è stata proprio la presenza di simili specie "adattabili", o euriecie che dir si voglia (io preferisco dire "euribiotiche"), ad assicurare la continuità della Vita negli habitat colpiti, e anzi dar origine a nuove specie a essi meglio adattate.


-Si espone anche la preoccupazione per la "potabilità" delle acque del Lago... Ma non si capisce bene perché Thiara dovrebbe essere "minacciosa" in tale senso, visto che il bacino non è certo "sterile", e già altre specie affini vi risiedono... forse solo perché è "straniera", "immigrata" e quindi automaticamente "più sporca, brutta e cattiva...?" Màh... :07.gif: :07.gif: Bella "Scienza", non c'è che dire! Nobel subito... e senza ironia, dati i "tempi" che corrono :07.gif: :07.gif:



-Comunque hai fatto benissimo Ember a evitare ogni "rilascio", e ti prego anzi di stra-raccomandarlo a chiunque riceva (spero anch'io, in futuro) qualcuna delle tue chiocciole!!! Non tanto perché tema di vedecele presto "uscire dal rubinetto dell'acqua potabile" -le chiamano "Aliens", del resto - ma anzitutto per evitare di fomentare bio-xenofobie già fin troppo rampanti... :o:

(Bisognerebbe fare attenzione, con le specie dulciaquicole, anche allo gettar via piante d'acquario nello scarico -meglio nell'immondizia- o alle stesse acque di "ricambio" (più difficile offrire soluzioni facili per queste: trattamento salino o ipoclorito, biodegradabilissimo)... Ma l'assenza di uno stato larvale "veliger" (in questa, e in tutte le specie dulciaquicole), scongiurerebbe pressoché del tutto questa eventualità.

-In definitiva, hai una specie molto interessante, :) bellissima, adattabile e potenzialmente variabilissima (e "selezionabile", anche se la partenogenesi ostacola in parte quest'ultima opzione; ma in genere non è mai "assoluta",nb)

Non serve aggiungere altro, tutto perfetto. Anzi, se queste cose fossero più divulgate, farebbe solo bene alla società attuale... Fabri, dovresti tenere delle conferenze, dico davvero, queste cose sono davvero interessanti e utili, soprattutto ai nuovi studenti delle università (nelle facoltà adatte) dive questi temi molte volte sono molto trascurati in favore di altro molto più inutile (e di materie molto più inutili.. faccio l'esempio dell'Università di Trieste, Facoltà di Scienze Naturali -ora estinta per essere accorpata con un casino di altre Facoltà, con gran sdegno di molti professori- beh dicevo, in questa facoltà, ci abbiamo il corso di informatica, in cui il professore non ha trattato temi inerenti all'informatica applicata alla natura -cosa abbastanza ovvia..- ma ci ha insegnato, pensate un pò, a ricavare il codice binario da un numero X, A MANO... tanto per dirvi l'inutilità di certe materie).
Infine ripeto, sarebbe davvero interessante e utile divulgare questo tipo di discorso, davvero molto interessante!!
 
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view post Posted on 27/11/2009, 20:51     +1   -1




Grazie a tutti in particolare a Fabrizio per le interessantissime informazioni! In famiglia ce le siamo letti tutti insieme :)
[ah, la sabbia era sulla riva ma non sommersa]

Allora è certo, ci vuole un acquario... solo che non ho idea di che temperatura e ph mettere...

Se ne vuoi un pò, volentieri! :D solo che con questo freddo per ora niente spedizioni, magari se capito dalle tue parti o tu dalle mie... ^_^
 
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view post Posted on 28/11/2009, 02:37     +1   -1
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-Grazie moltissime Roby :D (...e scusa per il sovraccarico visivo :P ) ed Ember!

Sì le divulgherei volentieri, se ne trovassi l'opportunità... :rolleyes: Non sono "certezze" assolute le mie, per carità, ma evidenziano delle sicure pecche "logiche" e derive dogmatiche di ciò che oggi si insegna, insindacabile solo perché ormai "politically correct", senza eccezione... :07.gif: Ma queste, sono "certezze" che sanno più di "fidesimo cieco", che di Scienza! :07.gif:
-Intanto potrei raccogliere delle riflessioni in "scritti critici", anche se occorre materiale empirico (ne ho moltissimo sulle piante a questo proposito, osservazioni personali su apparenti "esplosioni invasive" di decine di specie che ho coltivato, e che poi sono regredite da sé e scomparse,TUTTE, nell'arco di pochi anni! (tranne quelle che ho *attivamente* continuato io a propagare...) Più dati si raccolgono -e molti ne ricavo proprio dalle incongruenze di questi "catastrofisti", le scrivono e neanche se ne accorgono!- e più si può dare supporto a ipotesi teoriche critiche, in controtendenza...

-Ho ad esempio un'ipotesi, ancora molto, molto "astratta" (potrebbe valere per campi come Economia, Sociologia... Ingegneria), sul perché della "dominanza" (per ora) delle Trachemys, questione su cui la "scienza" non si pone le domande chiave necessarie, limitandosi a stilare banali conteggi demografici... Se fosse così ovvio, basterebbe introdurre "in cambio" la Emys nostrana là, diventerebbe "dominante" (e ci saremmo quindi "scambiati le specie", in pratica), solo perché "gioca fuori casa"? Ne dubito... Ma se no, per quale possibile ragione dovrebbe accadere/non accadere? In Usa poi vive anche una Emys affine alla nostra, "insieme" alle Trachemys; come mai là coesistono da millenni? La Scienza dovrebbe almeno chiederselo...
Dovrei "modellizzare" in modo rigoroso questa intuzione, ma servono più dati, e anche "metodiche"; non so se la Matematica che a volte "invento" anche da solo all'occorrenza, qua mi basterebbe.... :unsure:


-E grazie ancora a te Ember :D , felicissimo di esserti stato utile e di aver perfino suscitato un interesse "familiare"! :) E' questo forse il risultato più bello, per chi ha e cerca di "trasmettere" questa Passione, consapevolmente... :) Quello che mi rallegra poi, è che siamo riusciti a "dare un nome" alle chiocciolina inattese, (e ricavare grosso modo la loro storia, anche troppo ..."avventurosa" :P ) Quelle che erano solo piccole, accidentali "intruse", hanno ora un'identità, una storia, un Significato... cosa che dovremmo e potremmo cercare, anche con mille e mille altre sue "simili", o altre creature minuscole... che possono però svelarci un Mondo, se solo decidiamo di scoprirle!

Per l'aspetto "pratico" dell'allevarle, aggiungo che ho letto là sopra (sempre col solito "beneficio d'inventario"), che Thiara avrebbe là ridotto numericamente la (sua affine) Melanoides tuberculata, erroneamente considerata "indigena" (solo perché c'è da più tempo... e del resto vale per qualsiasi specie locale, c'è l'arrivo più recente e il più antico). Questo però protrebbe voler dire che, messe "una contro l'altra", la Thiara riesce a prevalere (o si riproduce prima/di più, o mangia di più oppure emette sostanze "inibitrici" -è un fenomeno questo studiato anche nelle chiocciole terrestri, vera "Lotta Biologica" reciproca). Questo spiegherebbe, nell'ultima ipotesi, la morte delle Melanoides che vivevano con loro (in ambiente ristretto, magari in acquario capiente sarebbero convissute meglio); e in ogni caso, potrebbe essere un motivo per tenerle separate.
-Con questo non voglio confermare l'ipotesi che siano in assoluto "pesti/killer" : solo che, in Natura, gli equilibri si instaurano fra moltissime specie, e anche se una è "più forte", le altre tutte insieme ne tengono a bada, per così dire, l'eccessiva "supremazia". Se ci si limita a forzare insieme A e B, da soli, e A è "più forte", B soccombe, è inevitabile...


Mi preoccupavo, per il pH ecc ecc, di trovare in rete dati chimico-fisico-climatici sul Tiberiade... ma a questo punto direi che è abbastanza superfluo: essendo una specie "colonizzatrice" (termine credo più ...appropriato e "corretto"), non ha infatti esigenze particolari... Se è vero poi che è diffusa (sia pure in modo puntiforme, ma ampio) sulla costa orientale Usa, sopporta temperture anche abbastanza basse. Certo, un ceppo già acclimatato da lungo tempo potrebbe aver già subìto una minima "selezione" locale, (divenendo quindi più incline a quell'insieme di parametri del Tiberiade, piuttosto che altri)... ma in massima parte direi che quella popolazione avrà conservato di sicuro il carattere "euriecio" (=possibilità di adattarsi a una vasta gamma di ambienti, temperature, fattori organolettici, alimenti, substrati ecc...), tipico della sua Specie.

Comunque, trovo qui http://www.ilec.or.jp/database/asi/asi-09.html che il Tiberiade ha sicuramente un pH di superficie variabile da 8,00, a 8,9 ... le nostre acque potabili dovrebbero comunque già andar bene, se calcaree, magari anche integrarle con "calcio liquido" per chiocciole, sarebbe meglio ancora). Le rocce locali sono ignee e basaltiche (circa il 10% di CaO, e abbondanza di Ferro). Le medie di gennaio sono circa 12 gradi, sulla sponda (perciò sopportano minime molto più basse, di sicuro)

-Non c'è fretta per spedirle (anche se sono davvero stupende :wub: ) ma ti rassicuro sulla "sicurezza" della spedizione, anche se altri ne volessero: a meno che non "geli" in modo estremo, di sicuro sopportano anche le basse temperature, per il solo fatto di avere un range così esteso; e la "siccità", grazie all'opercolo: cosa questa, che permetterebbe di spedirle "semi-asciutte", avvolte in lana filtrante appena umida, o simile (viaggiano nell'intestino degli uccelli, indenni! :o: ) Trarle fuori dall'acqua (dove infatti tua madre le ha trovate) le indurrebbe a chiudersi, rallentare il metabolismo e cadere in biostasi; e questo, per le specie che ne sono capaci, comporta anche una maggior resistenza al freddo (che non "incepperebbe" più la funzione di enzimi e di percorsi metabolici specifici, essendo questi già pressoché "disattivati" preventivamente dalla stessa chiocciola :) )

-Prima però ti consiglio di accrescere un po' la loro consistenza numerica: aspetta che siano un po' di più (non credo ci voglia molto :P ) prima di spedirle o cederle, in ogni caso.... sono robuste, senza dubbio, ma possono sempre "perdersi" nella posta, o finire male per fatti imprevisti. Se da te si sono acclimatate, vai sul sicuro lasciandole proliferare un po', e poi... diffondile! Hai fatto bene comunque a darne già un po', se ti era vicino, all'allevatore che dicevi; le sue come stanno?
 
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view post Posted on 29/11/2009, 14:53     +1   -1




Grazie mille Fabrizio!

La consistenza numerica aumenta facilmente... ogni tanto se ne trovano di nuove :D
Quelle che ho dato via, sinceramente non so come stiano... qualche tempo fa bene, ma magari provo a informarmi di nuovo sulla loro salute... ^_^ credo le tenga assieme ad altre specie tra l'altro!
 
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view post Posted on 7/12/2009, 14:25     +1   -1




Oggi le ho spostate in una vasca un pò più consona, e nel passagio le ho messe in una tazza... eccole tutte insieme :) ce n'è una che somiglia a una melanoides... ma l'animale dentro è identico a tutte le altre... boh! Nella terza foto, un altra forma (ce ne sono molte di meno così e muoiono facilmente)...

http://img37.imageshack.us/img37/1989/img1535c.jpg

http://img34.imageshack.us/img34/6769/img1537ot.jpg

http://img163.imageshack.us/img163/9906/img1533d.jpg
 
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view post Posted on 7/12/2009, 14:32     +1   -1
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Hai saputo come stanno le sue?


-Interessante anche notare, che il Tiberiade fa parte della stessa "frattura" della Rift Valley, cui appartiene anche il Tanganyika, che ha ospitato la prodigiosa speciazione di un qualche antichissimo Thiaridae ..."invasore" (=colonizzatrore! ;) )

...anche se questa è avvenuta milioni da anni fa. Ma l'Evoluzione non è certo "sospesa", e non fa differenza tra Oggi, ieri, 10 o 200 milioni di anni...




P S

Ho appena visto il tuo nuovo post Ember, spero di vedere da qui (linea lentissima) le foto... :unsure:

Possibile una somigli a Melanoides, i caratteri si "sovrappongono", non solo sono specie affini ma sono anche variabilissime, esiste un "overlapping" maggiore certo per alcune specie, nei confronti di altre, quanto a caratteristiche...
 
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