Stuhlmanni a confronto, ceppo di msakko

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DobermannCZ
view post Posted on 3/9/2010, 16:47     +1   -1




Circa due mesi fa comprai delle Achatina Immaculata var. Stuhlmanni da Mauro e crescendo 2 sono diventate bombate mentre le altre due sono cresciute molto sfilate, da notare anche come le spirale di quella sfilata siano più grandi della bombata..


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haworthii
view post Posted on 3/12/2010, 14:17     +1   -1




ma è una varietà accettata oppure è quella conosciuta come specie a sè? Achatina stuhlmanni ?
 
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view post Posted on 3/12/2010, 23:28     +1   -1
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non ho una vita... ma si dà il caso che mi stia bene così ;)
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Resta ancora tutta da valutare questa interessante variabilità notata da Aurora, perdipiù tra 'sorelle'... che indica una grande variabilità/instabilità della linea, suscettibile quindi di varie 'selezioni', ad avere pazienza!

-Ma intanto rispondo al quesito di Giuseppe, che a volte ricorre:


-!) Achatina stuhlmanni 'esiste' ufficialmente, come specie...ma non è lei!

Quest'ultima specie, propria se non sbaglio dell'Africa centrale, è di aspetto molto simile, in effetti, a questa nostra 'forma/varietà/sottospecie (?) di Achatina immaculata; ma il colore della columella (rosa acceso/porpora nelle nostre - mentre è grigio -tipo fulica- nelle 'vere' stuhlmanni) già serve a distinguerle.

2) i 'capostipite' di questa nostra linea, che noi ormai chiamiamo 'stuhlmanni', furono in effetti importati, pare, non so quanti anni fa, con la convinzione che si trattasse della specie detta; e la somiglianza ha giocato poi a favore dell'equivoco.

3) Ma in efffetti, non si tratta (come spesso, spessissimo accade in campo tassonomico :( ) di una questione meramente 'formale', ossia di decidere -cosa questa, sempre più o meno arbitraria- 'dove' tracciare il confine tra una specie/sottospecie e l''altra.
No: in questo caso, la differenza è oggettiva, 'garantita', dal fatto che le due 'specie' (la vera stuhlmanni, e queste nostre ), sono GIà DIVISE A PRIORI, dal fatto di appartenere a DUE DISTINTI (SOTTO)GENERI.

-Infatti, la stuhlmanni sarebbe, per esteso,
Achatina (Achatina) stuhlmanni;
stesso sottogenere quindi delle 'tiger', che sono infatti
Achatina (Achatina) achatina.

-Invece le fulica (e con esse le immaculata, le reticulata ecc) appartengono al Sottogenere Lissachatina:

Achatina (Lissachatina) fulica
Achatina (Lissachatina) immaculata (con sottospecie e varietà incluse)

-Quindi, il 'bivio' che le vede divise (anche in termini evoluzionistici, di 'Antenato Comune') è anteriore...

-Per capire meglio, specifico che 'Lissachatina' (= Achatina 'liscia'), si riferisce alla superficie del nepion. Questo, è un termine che designa la 'conchiglia embrionale', spesso atrofizzata ma talvolta ancora riconoscibile all'apice delle conchiglie adulte.

-Nelle 'Lissachatina', già le chioccioline neonate hanno appunto un nepion 'liscio'; e anche se a occhio nudo questo dettaglio è pressoché insignificante, lo osserveremmo tanto nelle fulica, quanto nelle diverse 'razze/sottospecie ecc' di immaculata.

-Invece, nelle 'tiger', (sottogenere Achatina), come pure nelle 'vere' stuhlmannii (anche loro sottogenere Achatina , come detto), il nepion è più o meno 'rugoso', e comunque non liscio.

-Ora, pur escludendo che le nostre siano 'Achatina stuhlmanni', ed escludendo, ancora, che possano rientrare (sia come sottospecie che come specie autonoma) nel Sottogenere (Achatina) , resta però 'aperta' la questione della loro identità genetica!

-Se hanno -come credo- il nepion liscio, allora dovrebbero rientrare nel Sottogenere Lissachatina, tanto per cominciare...

-Ma questo, ancora non esclude, assolutamente, che possano costituire una sottospecie, o addirittura una specie 'distinta', rispetto ad Achatina (Liassachatina) immaculata!


-E in ogni caso, che si tratti di una 'specie distinta', o piuttosto (più probabile) di una sottospecie o 'razza' (magari geografica) di A. immaculata, resta il fatto che la loro 'diversità' è risconoscibile, quale che sia il 'rango' di diversità genetica vera e propria a cui essa corrisponde!


-Anche fossero una 'semplice' razza di Achatina(Lissachatina) immaculata, sarebbero comunque non meno meritevoli di attenzione, tutela e propagazione, anche fosse solo per la loro bellezza!
E la variabilità che già dimostrano fa presagire un ricco 'pool genetico', su cui una selezione intelligente potrebbe operare con risultati anche eccezionali...

-Pensiamo anche solo a 'estremizzare' le forme di queste due 'sorelle':
se ne potrebbe trarre una 'razza' bombatissima, quasi sferica (ed esistono specie tendenti a questo, nella Famiglia), o all'opposto ricavarne una 'razza' di aspetto contrario, con conchiglie fusiformi strettissime e allungate... simili a quelle di certe Achatinidae proprie dell'isola di Sao Tomé, per esempio :woot: :woot:

-Resta sempre da 'scegliere un nome', -e lo merita!-, per questa particolare linea... anche se per molto tempo faremo inevitabilmente riferimento, sia pure impropriamente ma tanto per capirci, al nome 'sbagliato' stuhlmanni ....

Edited by fabrizio3 - 4/12/2010, 19:21
 
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haworthii
view post Posted on 6/12/2010, 10:28     +1   +1   -1




Fabrizio!

molto molto esauriente e completo! ...... sarebbe interessante sapere la località doi raccolta o almeno la regione di origine ..... senza ahimè, non sipuò stabilire se si tratta di una 'forma locale' ben distinta o nelle peggior delle situazioni un incrocio di allevamento .....

Se fosse stato una forma locale selvatica, la prole dovrebbe eseere sempre ben omogenea ....

Comunque, in base alle leggi di nomenclatura sia di animali che piante .... non è possibile attribuire un nome latino ad una forma distinta in questo caso dall'immaculata.

Visto che si tratta di una bella e distinta immaculata o se si è certi di una raccolta in habitat ben documentata, potrebbe anche essere una nuova specie .... occorerrebbe definirla o una forma o una selezione da allevamento.

Tutto questo è un mio parere ....
Giuseppe
 
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view post Posted on 6/12/2010, 15:22     +1   -1
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Hai ragione Giuseppe, speriamo solo che si possa risalire alle origini, chi le prese per primo... un passo avanti è Kevin Davies, allevatore inglese noto che le aveva da anni prima di noi, forse potrebbe metterci sulle tracce... lui stesso metteva in guardia contro il nome errato 'stuhlmanni', e tendeva se non sbaglio a interpretarle come una 'forma nana'(?) di immaculata 'panthera'... a cui in effetti somigliano, molto di più che non alle 'wasabi'.

-Lo stesso Kevin però sottolineava differenze etologiche (es le panthera più carnivore, aggressive e semi-cannibali, anche se è sporadico, e poi noi osservammo lo stesso anche in una wasabi nei confronti dei suoi stessi piccoli );
indicava la mortalità 'infantile', molto più elevata a suo dire in quelle che noi chiamiamo 'wasabi', soggette a retrazione del corpo;

e soprattutto, raccomandava comunque di non 'ibridarle', perché sarebbe stato un peccato perdere delle linee, secondo lui comunque ben definite.

(Devo dire che, quando mi restò sola un anno fa -ora ho una compagna- la bellissima 'panthera' che ebbi da Linda, tentai pur di non perdere la sua linea, di accoppiarla con 'Junior', il mio 'wasabi' di allora, adulto. Ma nonostante mesi di coabitazione nella teca, non si accoppiarono mai... Junior mesi dopo ridepose, ma da autofertile; e nacquero tutte piccole 'wasabi', senza tracce di 'panthera'.

-Sì dici bene che se fosse una popolazione selvatica, nativa di una località, sarebbe più omogenea come prole... :unsure: forse ci sono due possibilità: 1) lo è, ma c'è stata qualche 'intromisssione' di geni in allevamento, ce tuttavia ci lascia ancora una linea abbastanza 'definita' e simile all'originale;

2) è di ceppo davvero selvatico/locale, ma si tratta di una specie/sottospecie con elevato polimorfismo, come capita ad alcune locali nostrane (aspersa, ecc...) anche se spesso -ma non sempre- il polimorfismo si associa a una distribuzione geografico/ecologica estesa.

Solo quando ne avremo viste nascere abbastanza , potremmo iniziare ad avere un'idea più completa della loro variabilità.. :unsure:


-Per finire, ricordo che anche 'panthera', che si usa come nome della 'sottospecie/varietà' allungata e chiara, nasce in effetti da un simile 'equivoco'! :wacko: ...Pare che le prime fossere state scambiate per la 'vera' Achatina panthera ...un taxon che oltretutto, al momento non so nemmeno se sia ancora 'valido', o riassorbito in qualche altra specie predeterminata... :wacko:


La nomenclatura come dici si presenta problematica... potremmo usare per le 'wasabi' Achatina immaculata (pare sia la forma - tipo), aggiungendo 'wasabi' per indicare la variazione, 'sport' del nostro ceppo;
-Per la altre, potremmo dire Achatina cfr. immaculata, aggiungendo 'panthera' come 'nome di fantasia' o provvisorio, tanto per capirci tra noi... non so come sostituire 'stuhlmanni', se diventasse 'stuhlmannioides' o 'stuhlmanniopsis' renderebbe l'idea, ma sembrerebbe un nome 'ufficiale', che invece non è...

-In ogni caso, la selezione e la differenziazione di 'tipi' in allevamento, con caratteristiche spero sempre più definite e marcate, creerà una 'para-tassonomia', come quella -accettabilissima- che distingue, 'orizzontalmente', le varie 'razze' canine, in modo autonomo dalla Tassonomia zoologica che resta 'Canis lupus familiaris', o Canis familiaris... anche qui ci sarebbe molto da decidere :wacko: ma comunque si può parlare benissimo di 'barboncini' o di 'cocker', con la certezza di non essere fraintesi!

Edited by fabrizio3 - 6/12/2010, 15:38
 
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haworthii
view post Posted on 7/12/2010, 13:32     +1   -1




Ciao Fabrizio!!!

è davvero interessante e affascinante leggerti
:D le tue ipotesi e resoconti 'storici' sono sempre ben precise e chiare!

Io personalmente, come appassionato di botanica, ma non 'botanico' condivido la tua ipotesi di nominare le 'wasabi' come una FORMA e con nome a fantasia.... a differenza di panthera e stuhlmannii che in primis sono nomi latini di specie accettate e ben distinte ( a parte panthera che come ho ben vcapito è attualmente un sinonimo di qualche altra specie)

Quindi il collesionista o hobbista ha questa esigenza di avere il nome corretto e dettagliato per ben distinguere i vari ceppi e/o forme locali ed è ben inteso che a livello tassonomico le stesse nomenclature non sono accettate a livello scientifico ... come tu hai ben detto con il paragone delle varie razze canine ;-)

A questo punto penso che sia cosa ben utile .... realizzare una 'Carta d'Identità' per ben illustrare la reale origine di certi ceppi o forme locali... e solo in questo caso non 'inbastardire' le 'wasabi' e le 'stuhlmannii' con la immaculata tipo ..... che visto il difformismo espresso da Aurora e da te ipotizzato c'è stato .....

Spero di non essere stato ot!


 
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view post Posted on 7/12/2010, 18:49     +1   -1
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No macché OT, anzi grazie per il tuo apprezzamento e per l'interesse, Giuseppe :D

-Anche tu quindi pervieni alla questione 'carta d'identità / pedigree' che accennammo qualche volta, e che purtroppo non fummo finora mai abbastanza tenaci nel ri-proporre e nel far almeno avviare, a livello di progetto!

-questa confusione attuale crea disagio ed equivoci tra gli allevatori e hobbisti a più livelli, è vero... :unsure: ma per altro verso potrebbe essere un sintomo di 'crisi di crescita', vuol dire che la materia si sta arricchendo e sta maturando verso qualcosa di sempre più complesso e interessante ;)

..Non mi meraviglierei (non sono documentato in proposito) di apprendere che all'alba della moderna 'cinofilia' ci sia stata una simile situazione di 'caos', dovuto alla comparsa di tante diverse 'forme' di Canis lupus (familiaris?), prima ignote... Poi, i primi tentativi di classificazione, che basandosi come si basano su criteri 'antropomorfi' sono e saranno sempre opinabili, ma comuqne preziosi e indispensabili per 'orientarsi', se non altro!

-'Distinguere' a posteriori le varie 'razze' non preclude poi l'approfondimento, lo studio 'storico' della loro origine, con più o meno successso... Poi, il sequeziamento del DNA, che nei prossimi anni avrà presumibilmente prezzi da 'kit-test' da farmacia, per dire, sicuramente aiuterà a collocare meglio le varie 'linee'... che per ora è importante preservare, come obbiettivo primario, oltre che documentarne tutte le diversità, anche 'comportamentali' -e non sono poche...

-Importantissimo come anche tu sottolinei, mantenere 'linee pure'; questo però non deve vietarci di tentare 'ibridi' (anzi spesso interessanti perché riportano in omozigosi complessi genici ancestrali altrimenti 'silenziati' ), ma in tali casi è FONDAMENTALE tenere un 'registro' dei genitori, e continuare a portare avanti ( o anche a ibridare a sua volta) la linea ottenuta, sempre però annotando e registrando tutti i 'contributi' genetici via via aggiuntisi !!!

-Anzi un contributo importante può proprio venirci dalla costatazione
1) dell' accoppiamento/non accoppiamento,
2) della fertilità del medesimo qualora avvenisse,
3) della fertilità/vs sterilità di eventuale prole ottenuta...
ma ripeto, sempre 'annotando tutto quello che si fa', per non mandare disperso un piccolo, ma pur sempre significativo patrimonio di possibili conoscenze!

Edited by fabrizio3 - 19/12/2010, 02:35
 
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haworthii
view post Posted on 9/12/2010, 14:33     +1   -1




........ e mayterialmente come procediamo? posso darti una mano come ti avevo detto ;-)
 
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view post Posted on 9/12/2010, 15:10     +1   -1
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Sì direi di creare una sezione apposita allora (che potresti moderare) ... :) Provo a sentire (per correttezza, infomarli) Giada e Roby, ma comunque direi che possiamo farla, non avrebbero obiezioni e se ne parlò già ;)

Ne accennammo già un anno e mezzo fa https://mondogasteropodi.forumfree.it/?t=39113306&st=45
Sarebbe ora di metterlo in pratica, come ben tu dici Giuseppe :D
 
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haworthii
view post Posted on 9/12/2010, 15:37     +1   -1




ho letto il vekkio post!!! dai basta a relizzare il pedigree alle nostre Acha e come dici tu ...

'.....se si sa il giorno bene, altrimenti va bene anche come dici tu! Basta raccogliere più informazioni che si può... certo,a nche CB/WC, per quelle "appena arrivate"... tutte quelle che hanno anche solo i "genitori" indicati sarebbero già CB..... Sarebbe anche un modo (non dovrebbe essercene bisogno, però...), di "sensibilizzare" chi ne riceve, in modo che dia "più importanza" all'animaletto, non più anonimo....'

allora buttiamo giù il progetto!
 
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view post Posted on 9/12/2010, 17:39     +1   -1
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-Senz'altro :D

Una cosa che mi viene subito in mente (si procede anche per frammenti, almeno io -purtroppo - lo faccio), è che si dovrebbe mettere in evidenza questo progetto nel 'Mercatino'... insomma cercare di fare in modo che gli scambi/acquisti passino sempre attraverso questa 'traccia / documento di origine'...

-Poi condivido, che contribuirebbe a 'dare dentità e più importanza' al singolo animaletto... e a rendere meno 'anonimo' tutto questo piccolo mondo, forse giovando a riscattarlo :)

-Voglio inoltre segnalare come 'propositrice' di sua iniziativa, di un simile progetto, anche Daria che proprio in questi giorni si sta riaffacciando al forum () e che potrebbe forse co-moderare la sezione.. se lo desidera :) )
-questo era il suo intervento
https://mondogasteropodi.forumfree.it/?t=45396245
 
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haworthii
view post Posted on 9/12/2010, 18:05     +1   -1




si avevo letto ed era una base del nostro discorso/progetto...

in primis allora occore realizzare una scheda con ele varie specie con relativo allevatore e la sua fonte originaria ed eventualmente per le specie molto diffuse e numerose (=tipo la fulica) classificarle in base alle varie differenze morfologiche contrassegnandole in questa maniera....

Achatina fulica 'Alpha'
Ach. fulica 'Beta'
ecc ... ecc....
se poi il clone ha una data di località come tanzania, Madagascar... o altro meglio ancora annotarlo sempre ogni qual volta le si regala o le si vende ad altri ......

Io per esempio al momento possiedo Archcha. camerunensis WC aprile 2010 (ex Polyped) quindi esemplari raccolti in natura e per questi cloni è semplice risalire all'origine visto che è di recente inserimento in coltura .....

Altre proposte prego!
 
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11 replies since 3/9/2010, 16:47   182 views
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