marino?

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-Mortius-
view post Posted on 10/12/2010, 17:16     +1   -1




ragazzi, essendo stato al mercoto qualche tempo fa notai pescivendoli che vendevano "murici" e altri piccoli gasteropodi marini vivi, che vivevano e si spostavano anche in poca, e bassissima acqua.......
mi è venuto il pallino di volerle allevare ed allestire un 20litri a marino....
solo che in materia di acquario marino sono un pò ignorante...era mia intenzione di rifornirmi di acqua, substrato e rocce direttamente dal mare, portando inoltre nell'acquario una infinità di forme viventi trasportate assieme ad H2O, substrato e rocce, per poi osservare l'evolusione di questo microambiente........
solo che non essendo pratico col marino chiedo se qualcuno tra di voi ne ha esperienza, se può darmi qualche consiglio...

ah, un'altra domanda....lessi qualche tempo fa che è vietato raccogliere H2O dal mare.....non so se è vero, in caso sapete se vi sono leggi che impediscono qualcosa del genere?
 
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view post Posted on 10/12/2010, 19:42     +1   -1
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non ho una vita... ma si dà il caso che mi stia bene così ;)
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Si può aprire una (o più )discussione Mariano, io allevo con apparente successo dei piccoli Gasteropodi marini in due micro-acquari che si auto-sostengono, in pratica... di appena 15 litri (netti) l'uno, anche se ora vorrei farne uno da 40, e forse (se riesco a ripararlo) uno da 80, per avere probabilità (maggiori) di riproduzione...

-I miei sono 'erbivori' o comunque microfagi: in pratica, bastano normali tubi fluorescenti a far crescere macro e microalghe, forse microfauna (copepodi ecc), e non occorre aggiungere altro!
(io ho usato un singolo tubo da 13 watt, senza nemmeno riflettore e 'spartito' su entrambi gli acquarietti - un po' di luce arriva anche dalla finestra vicina-, e ora ne ho aggiunto un altro uguale e più 'riflettente' ... pare che anzi ora le alghe siano fin troppe, ma non noto morìe di chiocciole, le vedo anzi brucare su rocce e pareti :) )

-Assistetti anche lo scorso marzo a un 'imbiancamento' dell'acqua, temevo morìa improvvisa di alghe ma invece subito dopo capìi che poteva trattarsi di 'spawning', rilascio di gameti (da parte delle Gibbula, penso.. ) se fosse stato più capiente penso che qualche larvetta sarebbe maturata, ma è piccolo e 'lasciato a sé stesso'... proverò a fare meglio, spero che il prossimo marzo l'evento si ripeta!

-A volte vedi nascere delle chioccioline che non si sa da dove vengano, forse con l'acqua, come veliger semimaturi, o introdotte piccolissime su qualche roccia... così a me comparve, dopo mesi che non aggiungevo più acqua né rocce (ma molti molti anni fa), una stupenda Gyroscala lamellosa :wub: :wub: ...che si nutre parassitando (in modo sostenibilissimo) Attinie varie, e che spero di ritrovare...!

-Per l'acqua del mare, non credo che una secchiata ogni tanto (come prelevo io) sia problematica, a meno che non ci sia qualche norma locale più rigida... ma anche la stessa (poca) acqua con cui tengono vivi i Murici ecc, basterebbe come quantità da prelevare... io sapevo che (almeno moltissimi anni fa) era una questione di 'tutela del Monopolio del sale' ipoteticamente ricavabile(!), ... capirai!, se se lo 'rcavassero' con l'acqua di qua ci sarebbe da intossicarcisi :sick: , visto quello che scaricano (con il 'silenzio' di chi potrebbe opporsi) nell'acqua di queste parti, per mezzo di un fosso che era ricco di vita e che è praticamente ormai sterile!!! :angry: (ecco, di 'cosa' dovrebbero preoccuparsi davvero, ad avere un minimo di Logica..)

-Comunque converrà aprire topic autonomi a seconda delle varie specie che troverai o che intendi trovare, per quello che so (alimentazione, esigenze di substrato, temperatura, riproduzione) sarà felicissimo di intervenire Mariano :)

-Ti anticipo subito che i Murici , bellissimi :wub: , sono anche abbastanza robusti (molto più i Trunculariopsis che non i Bolinus), e che il maggior problema è nel fatto che, nutrendosi di 'carne' (ma credo basti mettere qualche cozzetta viva ogni tanto ;) ), si crea un maggior problema di 'inquinamento/nitrati ecc'.... problema che magari io con le mie non ho, perché si nutrono delle stesse alghe che , a loro volta, crescono utilizzando i nitrati. fosfati, solfati 'di scarto' del loro metabolismo: ciclo 'chiuso' perfetto :) (o...quasi, se riuscissero anche a riprodurcisi... forse basterebbe una vasca più grande, come infatti intendo fare..)


-La prima cosa da fare ora, è fare una 'lista' di tutte le specie disponibili dai pescatori (magari fotografa quelle che non riconosci con sicurezza e posta qui :) ), così poi possiamo valutare i pro e i contro di ciascuna specie!
Auguri per questa nuova impresa :)

Edited by fabrizio3 - 10/12/2010, 20:03
 
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-Mortius-
view post Posted on 11/12/2010, 00:40     +1   -1




grazie fabri della bella ed esauriente risposta....
effettivamente questo è quello che voglio fare, sequire quello che avverrà e ciò che si svilupperà nell'acquario....
non credo per qualche secchio facciano effettivamente problemi....
il problema sei murici è che si fanno grossi, ed ho paura che un venti litri sia inadeguato......
 
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view post Posted on 11/12/2010, 01:15     +1   -1
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Grazie a te Mariano per la proposta di parlarne :)

Il bello poi di questi animali (e dei piccoli ecosistemi che li ospitano), è che sono spesso più complessi del previsto, ed evolvono in maniera inaspettata e spesso interessante :rolleyes:
-Sì in effetti il litri sono pochini, se sono proprio 20 litri e basta... :unsure: è poco per chiocciole a dieta animale e con forti scarti azotati, temo, a meno di non sostituire abbastanza spesso una parte dell'acqua o provvedere un filtraggio particolare... In ogni caso i Murici sono locali, al limite se crescono più del previsto li rilasci in mare, in posto adatto ;)

-Ci sono altre specie, anche di Muricidae, piccole o piccolissime, come quelle dei generi Ocenebra, Ocinebrina... o le piccole Coralliophilae, facili da tenere perché con 3-4 attinie (e basta nutrire queste) vanno avanti tranquille!
-Ma tutti tre gli ultimi Generi, non si trovano dai pescatori, perché non di interesse commerciale... ma si trovano in compenso sugli scogli, spesso a pelo d'acqua!

-Sarebbe anche interessante tentare la schiusa in acquario (anche piccolo) di uova di Muricidae... spesso si trovano spiaggiate, ma in quei casi temo siano solo capsule ovigere ormai vuote. Comunque pare depongano, anche in acquari di soli 50 litri ;)

-Poi ci sono tante specie interessantissime che potrebbero trovarsi, o vendute di proposito o come 'intruse': ricordo, molti anni da al mercato di Fiumicino (di sicuro ci sono anche da te ;) ) le stupende Calliostoma granulatum, conchiglia delicata arancione e corpo rosso... :wub: :wub: ...difificili da tenere (sono di fanghi di zone infra-circalitorali, se non sbaglio, e si nutrono ?di idroidi), ma il problema fu che li presi di pomeriggio, ed erano già moribondi... :( :(

-Oppure le bellissime Cassidaria (Galeodea) echinophora, anche se temo si nutrano solo(?) di ricci di mare ,,, ma se le trovassi varrebbe la pena di tentare!! ;)
 
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granchiocorridore
view post Posted on 11/12/2010, 10:54     +1   -1




Ciao Fabrizio e Mortius :D ,
questo è il primo intervento che faccio in questo Forum, mi identificherete sempre con il nikname "granchiocorridore", spero per molto altro tempo, perchè penso che questo Forum si distingua in quanto tratta materia viva :rolleyes: , ma non trascureremo nemmeno di parlare dei nicchi delle conchiglie , che come sapete rappresentano ciò che resta di loro alla fine del ciclo vitale. Intervengo in questo argomento, perchè i Murici, come Fabrizio sa, mi stanno particolarmente a cuore e spero nelle poche cose che vi dirò, di potervi essere utile.
Vorrei dire a Mortius, che la prima cosa che dovrebbe fare è quella d'andare in riva al mare e cercare d'osservare il modo in cui vivono gli animali di suo interesse, i muricidi, vedere appunto qual'è la loro nicchia biologica, se vivono in pieno sole :D o preferiscono posizioni d'ombra :ph34r: , se vivono nella zona di marea o più profonda, possibilmente notare di cosa si nutrono. Queste osservazioni poi serviranno per allestire un acquario marino, che purtroppo f'inora non ho mai costruito, in quanto prima realizzavo acquari esclusivamente d'acqua dolce dove le chiocciole :Sn1: la facevano da grandi. Comunque per quanto sono venuto a conoscienza, l'acquario mediterraneo non dovrebbe essere troppo piccolo, anche se come dice Fabrizio si può fare bene pure con un 20 l, ma occorre stare attenti alla sua pulizia per evitare eccessi di nitriti e nitrati che pare siano i nemici peggiori di queste strutture. Il figlio di una mia collega ne ha realizzato uno di 50-60 l, immettendovi dei sassi vivi con acqua di mare raccolta con delle taniche in punti dove l'inquinamento non è evidente, perchè poi anche quell'acqua essendo del litorale romano sicuramente avrà un indice d'inquinamento....Mi ha detto che tale tipo d'acquario non richiede riscaldamento anzi il contrario, quindi occorre metterlo in luogo fresco e possibilmente ventilato. Una semplice ventolina da p.c. piazzata sul pelo dell'acqua pare che riesca nelle giornate calde ad abbassare la temperatura dell'acqua di ben 3 ° centigradi. Prima d'immettere animali in questo scrigno, occorre che lo stesso acquario abbia subito un periodo d'assestamento, in maniera che si stabilizzino le sue caratterisatiche chimiche, poi dopo 20 e più giorni d'assestamento, potranno esservi inseriti i suoi primi ospiti. Mi è stato anche detto, che gli ospiti che s'adattano di più a questo tipo d'acquario mediterraneo, sono quelli che vivono nelle pozze di marea, quindi tutti quegli animaletti inclusi i molluschi, che non soffrono per improvvisi sbalzi di temperatura, come quando d'estate capita quando il sole irraggia i sudetti pozzetti, alzando notevolmente la temperatura dell'acqua che contengono. Nel su detto tipo d'acquario caro Mortius, dovrai fare in maniera che le condizioni chimiche dello stesso si mantengano su valori medi, ed in questo buoni suggerimenti penso che li avrai presto da Fabrizio, ma questo equilibrio, pur essendo principalmente te ad esserne l'artefice, dovrai implementarlo cercando di rendere l'habitat presente in questo acquario il più autosufficiente possibile, ovvero dovrai stare attento a non inserirvi troppi animaletti che lo inquinerebbero, dovrai porre attenzione alle specie di molluschi che vi metterai, perchè i carnivori si nutrono di tutti gli altri, quindi.... Inoltre dovrai pensare di sistemarvi anche dei cespi di alghe , quelle presenti lungo il litorale e perchè no, anche rizomi di Posidonia oceanica, che non è un'alga ma una pianta vera e propria, una tallofita, che ha trovato adattamento in mare, queste piante penseranno a mantenere costante la presenza d'ossigeno nell'acqua aiutando in questa funzione anche le micro alghe. Al momento sono impegnato a far funzionare una scheda del mio p.c. pertanto vi devo salutare, spero che le mie notizie siano utili. C'è da tener presente, che in mediterraneo, ben 12 molluschi"conchiglie" sono protette dal Cites, il trattato internazionale sulle specie in via d'estinzione, quindi stare attenti qualora casualmente si trovano esemplari giovani e vivi di queste conchiglie di non prelevarli dal mare, in più c'è da dire che anche la Poseidonia oceanica in quanto alga produtterice di quantità infinite d'ossigeno, che poi si riversano nella nostra atmosfera, è protetta, ma per quest'ultima non è difficile durante la stagione delle mareggiate invernali trovarne abbondanti cespi vivi lungo la riva e raccoglierli, dal punto di vista della loro protezione, invece di lasciarli a morire sulla battigia qualcheduno di questi cespi sarà meno sfortunato!!!
A presto,
granchiocorridore
 
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-Mortius-
view post Posted on 11/12/2010, 12:18     +1   -1




we ragazzi, grandi siete.....davvero davvero davvero........
beh il processo di assestamento chimico e metabolico " dell'acaquario" e simile a quello dolce.........effettivamente l'unica cosa da cui potrei avere problemi è il filtraggio.....cioè, non saprei cose fare per un filtraggio adeguato, penso che non basti il semplice filtro per il dolce, no?
 
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view post Posted on 11/12/2010, 12:55     +1   -1
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Grazie Granchiocorridore per gli ottimi consigli (e ...Benvenuto :D ), cercheremo di aggiungere dati progressivamente...

-Sì Mariano, per i Murici temo che un buon filtraggio servirebbe... anche se dovrebbe trattarsi più che altro di un filtro biologico, difficile da collocare con soli 20 litri (le sue dimensioni minime sarebbero in competizione con quelle della vasca, temo... :unsure: )

-Devo dire che per le mie -semplicità/economia assoluta :D - non utilizzo filtri di sorta: solo una pietra porosa che assicura una buona circolazione dell'acqua (nemmeno dire ossigenazione, visto che le alghe, crescendo a un ritmo uguale/maggiore di quello con cui sono brucate, vuol dire che riutilizzano tutti gli 'scarti' delle chiocciole, CO2 compresa... )

.Ma se hai specie carnivore, l'equilibrio si sbilancia più facilmente... :unsure:

-Nonostante non le mangino, anche per loro lascerei crescere più alghe/piante possibile, per sottrarre composti azotati all'acqua (che però restano nocivi fin quando non sono 'ossidati' a nitrato, NO3, e sono ancora in forma di 'nitrito', NO2, o peggio ancora di ammoniaca, NH3, più nociva di entrambi... anche un buon arieggiamento favorisce questa ossidazione, oltre che la prsenza di materiale poroso, come roccette o come substrato incoerente, con nicchie che diventano alloggio di batteri nitrificanti.

-So che esistono soluzioni 'accreditate' di acquari marini 'senza filtro', non è solo una 'mia pazzia' :D ...tutto sta a vedere cosa/quanto ci si mette dentro!
-Poi, nel mio caso, la mira non era quella di fare un 'acquario misto/ornamentale', ma proprio una 'vasca di alloggio', (a mo' di quello che sarebbe un terrario monospecifico per le Achatina), per queste piccole specie -anche più insieme possono coabitare, se compatibili.
-E un 'obbiettivo' sarebbe quello di veder sviluppare qualche larvetta, qualche piccolo veliger che riuscisse a maturare come nuova chiocciola.. :rolleyes: anche se si tratta di specie 'abbondanti' e comunque reperibili, questa è sempre una soddisfazione, e un impegno abbastanza irrinunciabile; anche perché può fornire elementi nuovi di studio e magari applicabili poi su altre specie, meno reperibili delle attuali.
-Per questo, è utile pianificare un sistema 'senza filtro', che permetterebbe alle larve planctoniche di sopravvivere senza rischiare di essere aspirate o maciullate dalle palette rotanti...


-Tieni presente che quando alghe/piante crescono (e SOLO quando crescono), oltre a sottrarre CO2 e spostare l'equilibrio a favore dell' O2 emesso, assorbono anche nitrati (nitriti non ne son sicuro, diciamo di no :unsure: ), che 'riconvertono' in Amminoacidi-->Proteine (a loro volta utilizzabili, se ci sono Gasteropodi fitofagi... che a loro volta possono essere preda dei Murici... ma ben difficile che si mantenga da sé un tale 'equilibrio' se non in grandi capienze - le 'prede' dovrebbero riprodursi, in sostanza... e non ce la farebbero mai in così poco spazio)

-Anche nel caso si adottassero Bivalvi - preda la cosa dovrebbe funzionare: le alghe planctoniche potrebbero essere filtrate da questi, nutrirli e 'convertirsi' in Proteine Animali, per i predatori, Murici o altre specie carnivore...
-Direi che la cosa migliore sarebbe intodurre solo (poche, pochissime per volta) cozzette vive, di piccola o piccolissima taglia: questo perché, più un animale è giovane, più è elevata la 'pendenza' della sua curva di accrescimento (= assimilazione di nutrienti-->conversione di questi in massa corporea = carne per i Murici...)

-Insomma, a parità di 'biomassa' globale, diciamo che 10 cozze piccole 'assorbono più alghe <--- più nitrati' di una sola cozza adulta di pari peso... perché sono tutte in fase di crescita attiva.
-Poi, se ne morisse una piccola (e non te ne accorgessi in tempo), il danno sarebbe minore di quello causato dalla morte repentina e inavvertita di una singola cozza grossa... :unsure: -Essenziale comunque monitorare sempre che siano vive, piccole o grandi che siano.

-Lo stesso ragionamento vale anche per altri generi di posssibili 'prede', come per esempio anche Gasteropodi fitofagi (Gibbula, Monodonta ecc... alcuni Gasteropodi carnivori le predano)

-Ma qualche intervento umano è sufficiente a correggere la situazione, senza eccessivi problemi ;)

-La Posidonia, anche se 'protetta' e da non estirpare dai suoi letti, in pratica si ritrova (così come molti altri Organismi), assai spesso spiaggiata come suggerisce Granchio, e i rizomi sono adattabili in acquario, anche poco sofisticato: come sperimentai io stesso con un singolo (piccolo, per ragioni di spazio) 'ciuffo' che raccolsi spiaggiato lo scorso inverno, e che crebbe in modo evidente,,,, fino a soccombere in estate, anche un po' per mia incuria (evaporazione-sovrassaturazione, che uccise anche le Gibbula :( -ma non le Nodilittorina ), e un po' per la ragione 'termica', che ben fa presente Granchio...

-Anche per stimolare riproduzioni, sarebbe meglio alloggiare il med in una stanza 'fredda', -più fredda in inverno, in particolare- dove infatti vorrei ora mettere l'acquario più grande (se mi decido ad allestirlo :D ) -ottimo consiglio quello della ventolina... :) e potremmo per tentativi escogitare qualcosa di 'funzionale' e davvero efficiente, su queste basi :)

(Esistono refrigeratori per med, ma sarebbero sproporzionatamente costosi...)

-Le specie che vivono in superficie, come sottolinea Granchiocorridore, si sono evolute adattandosi a condizioni di temperatura/salinità/insolazione variabilissime, cosa questa che le rende tolleranti anche a forti sbalzi dei valori in acqaurio... ciò che non esclude che, con più attenzione nel mantenere stabili questi ultimi, non possiamo ospitare anche specie di maggiore profondità (come le bellissime Bolma rugosa, per dirne una...) - Va detto che nel caso di queste, i picchi di temperatura elevata sono molto più sofferti a quanto leggo, come pure gli sbalzi...

-Anche tra specie simili si nota differenza: nello stesso genere Cerithium, la specie di acque superficiali (quella che ora ospito) è abbastanza tollerante, mentre la sua affine che vive già in pochi metri di profondità, risulta meno adattabile...
-ma nulla è impossibile, studiando e preparando bene l'allestimento!

Edited by fabrizio3 - 11/12/2010, 13:36
 
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granchiocorridore
view post Posted on 11/12/2010, 14:07     +1   -1




Peccato quanto appena scritto m'è saltato tutto :D ,
errori di distrazione....
Caro Fabrizio, quanto scrivi è molto interessante e provvederò presto a memorizzare il tutto su un nuovo ard disk esterno appena acquistato.
Volevo solo dire a proposito di un nome da te citato d'un piccolo mollusco la "Nodolittorina", che lo stesso mollusco ha cambiato da un po' di tempo tale nome, oggi si chiama "Echinolittorina" ed a secondo della specie può essere una:punctata, una neritoides oppure una littorea. Quest'ultima si trova raramente come apporto antropico (uomo), nei pressi d'allevamenti di Mytilus edule, che sono molluschi importati dall'atlantico (volgarmente chiamati cozze), che poi in alcuni tratti di costa italiana pare si siano stabiliti anche spontaneamente. Le punctata si distinguono dalle due altre specie per la presenza (intuibile dal loro nome) di una fine punteggiatura bianchiccia sui loro nicchi. Le altre due sono quasi monocrome, ma la neritoides, in contrapposizione al suo nome, presenta una colorazione che vira dal nero al bianco sporco, con tutti i colori intermedi. La littorea oltre ad essere monocroma, un marrone più o meno scuro, presenta delle evidenti strie di colore più chiare parallele e distanti tra loro. A riguardo dei nomi dei molluschi, inoltre vorrei far presente, che gli stessi nomi cambiano in continuazione a seguito di studi volti ad individuare i loro corretti generi d'appartenenza, ma col tutto oggi in vari testi attuali, compaiono con differenti nomi, in quanto i vari autori si riferiscono a diversi studi, oppure preferiscono adottore uno studio piuttosto che un altro. Personalmente adotto il CLEMAN consultabile via internet . Se Fabrizio è daccordo potrei inserire a seguito di questo post, le foto di tutti e tre questi molluschi, ovvero dei loro nicchi, al fine d'estendere la nostra conoscenza sui molluschi marini.
Saluti,
granchiocorridore
 
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-Mortius-
view post Posted on 11/12/2010, 14:38     +1   -1




io sono d'accordo, solo una nota.....quello che noi chiamiamo volgarmente cossa è il Mitylus galloprovincialis.....

Edited by fabrizio3 - 11/12/2010, 15:30
 
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view post Posted on 11/12/2010, 15:28     +1   -1
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Sì che puoi postare le foto Granchiocorridore, anzi grazie :)

e ti ringraziamo anche per l'aggiornamento nomenclaturale, che tu segui più da vicino e di cui sei più competente di noi di sicuro... :)
-Io ero 'rimasto' a Nodilittorina (per la punctata), mentre la neritoides ero rimasto a Melaraphe... ma se alttri studii le considerano congeneri, adotteremo questo nuovo taxon 'Echinoliittorina' :)

(nel mio articolo su di loro -e su Pomatias elegans-, di maggio scorso, uso ancora la vecchia terminologia... appena posso lo aggiorno, lasciando magari accanto anche la vecchia)


-Io comunque conosco (e allevo) dal vivo solo punctata e neritoides; la saxatilis, che sarebbe molto interessante evoluzionisticamente perché 'più terrestre' delle altre, soprattutto alcune popolazioni (oggi si tende a scinderla in 4 specie distinte), purtroppo so che vive solo nella laguna di Venezia, giunta come dici per apporto antropico... mentre è comune nel Mare del Nord.
Anche le littoralis sarebbe interessante osservarle dal vivo, anche allevate!

-Se ne riuscisse a procurare qualche esemplare vivente... :rolleyes: le 'Littorina' possono stare per settimane all'asciutto (e quindi viaggiare protette in semplice carta antiurto asciutta, come fossero semplici 'conchiglie', senza acqua alcuna)...

Edited by fabrizio3 - 18/12/2010, 00:56
 
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granchiocorridore
view post Posted on 11/12/2010, 16:04     +1   -1




ciao Mortius :D ,
a riguardo ella presenza in mediterraneo dei Mytili, indubbimente quelli color neroviolaccio, perchè poi ve ne sono anche altri della famiglia, ho voluto indicare solo il M. edulis, perchè è a causa dell'allevamento industriale di questo che sono stati portati esemplari di E. littorea in stadio di crescita iniziale dall'atlantico, con apporto quindi di larve o esemplari più maturi . Quindi M. edule è un mollusco avente origine dall'oceano atlantico, anche se in passato c'è chi dice che diversi esemplari di questa specie si siano ambientati spontaneamente in mediterraneo, via stretto di Gibilterra, poi vì è il Mytile da te indicato, il galloprovincialis che è endemico del mediterraneo. La differenza tra le conchiglie delle due specie su citate è minima, da alcuni anche contestata, sicuramente genetica, ed identificabile in esemplari tipo e ben riusciti delle due specie da un angolo presente nel margine dorsale dell'edule (non sempre presente), mentre nel galloprovincialis invece di tale angolo vi è un’ampia curva. Inoltre vorrei fare un paio di correzioni ai nomi su detti, il mollusco chiamato E. neritoides effettivamente come detto da Fabrizio attualmente si chiama "Melaraphe neritoides" mentre l'altro si chiama "Littorina littorea", vi è un'altra specie della famiglia in mediterraneo o vi era, sempre d'apporto antropico, che si chiama littorina saxatilis che ha come sinonimo "nervillei".
A presto
granchiocorridore

image

Echinolittorina punctata- loc Turbino, Ladispoli , 08-05-10, lunga 10.5 mm

image

Melaraphe neritoides- loc marina di Palo, Ladispoli, 08-12-10, lunga 9 mm

image

Littorina littorea- Spagna loc. porto di Zumaia, 06/2007, lunga 28 mm

image

Mytilus edule- Spagna loc. porto di Vigo, 08/2008, lunga 30 mm

image

Mytilus galloprovincialis-Ladispoli, loc. marina di palo, 08-12-10, lunga 12 mm





Edited by granchiocorridore - 12/12/2010, 18:20
 
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granchiocorridore
view post Posted on 12/12/2010, 18:22     +1   -1




Ciao :huh: ,
Nei due Mytili su esposti noterai che il primo l'edule, presenta la parte superiore in foto, il margine dorsale, dove c'è una curva , ma poi ai lati di questa vi sono due tratti quasi rettilinei dello stesso margine, fatto più evidente in certi esemplari della specie, mentre nel sottostante M. galloprovincialis il margine dorsale è formato da un'ampia curva.
Ma ora basta con foto e argomentazioni relative a quanto su scritto, altrimenti ci annoiamo. Sarebbe interessante tornare a discutere di acquari e di Muricidi!!
Attendo vostri interventi.
A presto-Granchiocorridore
 
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view post Posted on 13/12/2010, 02:29     +1   -1
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Bellissime foto Granchiocorridore, grazie!!

-La tua neritoides potrebbe essere un soggetto 'gerontico', a giudicare dalla taglia, maggiore decisamente di quelle che vedo di norma qui nei paraggi (ed è vicinissimo a Palo), e anche per le 'lamellosità' dell'ultimo giro, davvero interessanti,,, e credo che anche in altre specie possano costituire un segno di 'invecchiamento': forse il mantello inzia a secernere e depositare calcare in modo più irregolare, e inoltre il rallentamento della crescita potrebbe far sì che la singola 'deposizione' insista più a lungo sullo stesso punto, dando così origine a una 'cresta', ossia a un deposito più spesso e sviluppato in altezza... anche in specie terrestri a volte si osserva qualcosa di simile, ma sono solo ipotesi del momento, da approfondire (o... smentire, se sarà il caso!)

-La punctata invece è similissima alle mie, sempre reperite in zona...

-La littorea, che dovrebbe essere la specie più 'euribate' di tutte queste, reperibile sia in zona sommersa che emersa (da quanto leggo qua e là nb,) non la ho invece mai incontrata dal vivo, purtroppo niente rilievi personali quindi: si trova (in mediterraneo ma solo in alcune aree, non qui :( ...

-E sarebbe molto interessante vederne anche un prospetto dalla parte della fauce, per notare se questa è in proporzione più ristretta, come mi aspetterei in una specie che maggiormente resta esposta(??) all'aria atmosferica.
-E utilissimo se lo hai, anche l'opercolo: non mi meraviglierei che fosse più spesso e solido di quello delle altre specie, che vivono relativamente più vicine alla superficie dell'acqua.

-Per Murici, acquario ecc, possiamo aprire singoli topic, ti prego di farlo se/quando desideri, saranno graditissimi ... :)
-Lo stesso per qualsiasi altra specie: e come già ti dissi, ho una piccola (ma abbastanza felice) esperienza in (micro)acquario con le "littorine", loro stesse quindi possibile oggetto di topic 'acquaristico' autonomo :)
-Ho cinque Nodilittorina punctata raccolte lo scorso gennaio che ancora stanno benissimo... nonostante l'incuria estiva, e l'acqua (di sicuro surriscaldata) che aveva raggiunto per evaporazione una densità assurda :o: (cosa facile da verificarsi, in contenitori molto piccoli...)
-Quindi già loro sarebbero ottimi soggetti, per chi non pretende di ospitare specie 'spettacolari'... ma sono davvero interessanti anche loro, e domandano proprio pochissimo, basta anche solo un 'acquario-bonsai' :)

_Spero proprio che tu possa reperire ancora in futuro delle Littorina littorea viventi, anche delle foto del corpo sarebbero preziosissime per confronto...e sarebbero di sicuro interessanti e facili soggetti da allevare!

-Intanto, questo topic originario potrà servire come 'miscellanea', per aggiungere osservazioni sparse, anche frammentarie e così come vengono, in merito alle specie marine 'in generale' :)

Edited by fabrizio3 - 18/12/2010, 01:03
 
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granchiocorridore
view post Posted on 13/12/2010, 06:43     +1   -1




Ciao Fabrizio :huh: ,
stò per uscire di casa, un attimo di tempo per far raggiungere la carica sufficiente al cellulare poi via. Leggo che le foto postate ti sono piaciute, ti informo che tutte le conchiglie in foto, i gasteropodi, sono opercolati e che effettivamente l'opercolo della littorea è discretamente spesso, ma non troppo, mentre la sua apertura in proporzione pare simile alle altre. Il fatto è che questi animaletti possono vivere lungo tempo fuori dell'acqua in quanto evidentemente dispongono di meccanismi che riescono ad assorbire l'ossigeno direttamente dall'aria e quel poco d'acqua che trattengono con la chiusura a sigillo dell'opercolo, gli serve solo per umettare i tessuti. Penso che sia un primo passo per affrancarsi dalla dipendenza del mare, noi probabilmente non vivremo abbastanza per constatare la totale indipendenza dal mare di questi molluschi.
Al prossimo topic!
Saluti-Granchiocorridore
 
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view post Posted on 13/12/2010, 11:46     +1   -1
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Grazie ancora Granchiocorridore per le precisazioni :)

sì credo che ci sia un 'concorso' di fattori, nel determinare la maggiore resistenza all'asciutto di una specie, rispetto alle sue affini più 'igrofile'. Fattori sia 'fisico/meccanici, che fisiologici.
Fattori 'fisici', che possono consistere nel maggior spessore della conchiglia, dell'opercolo o di entrambi, e/o nella maggiore ristrettezza della fauce (e già queste variabili penso che si 'aggiustino' tra di loro: nel senso che, se una singola devia abbastanza da conseguire già il risutato, allora viene meno la 'pressione selettiva' per far variare le altre; e così, se l'opercolo è sufficientemente più spesso, come ipotizzavo, allora l'apertura può anche restare 'larga', senza che ciò comporti evaporazioni dannose. E anzi, a questo punto, uno stoma più ampio può corrispondere a una più ampia cavità palleale (nell''ultimo giro della conchiglia), che può allooggiare quindi una più ampia superficie vascolarizzata, a funzione 'polmonare)...

-Poi, come tu giustamente osservi, va messa in conto la fisiologia, al di là di tutto: e come accenno nel mio articoletto che traccia una (plausibile) evoluzione delle terrestri Pomatias a partire da antenati Cretacei 'Littorinoidi', spiego come per esempio sia fondamentale la struttura del nefridio (= 'rene') e la fisiologia escretoria, per trattenere sufficiente umidità fisiologica anche in ambiente emerso.

-Dati sulla fisiologia delle Pomatias/vs Littorinidae ve ne sono, forse più accurati di quelli finora da me reperiti in Rete, a far ricercche più lunghe e approfondite; e sarà interessante metterli a confronto con dati 'strutturali', che possiamo anche noi rilevare direttamente sui nicchi.

-Ho da poco acquistato in vista di possibil misurazioni (era in offerta a soli 10 euro, spero solo che 'valga' di più ;) ) un calibro elettronico che 'dovrebbe' misurare anche frazioni di millimetro (centesimi, in teoria), e già con questo potremmo 'misurare' la differenza di spessore tra opercoli delle varie specie di 'Littorina' (e quelli della 'cugina' terrestre Pomatias, per confronto ), così come lo spessore dei nicchi; mettendoli anche in relazione con le dimensioni e la (approssimata) area esterna della conchiglia, oltre con l'ampiezza della fauce
(Non ti spaventare... :wacko: se avrò abbastanza pazienza e capacità mi ci metterò io a farlo ;) )

-Sì forse noi non vedremo direttamente il 'passaggio', in termini di tempo... ma penso che l'Evoluzione 'lavori' in modo non lineare/consequenziale, e soprattutto credo che operi 'contemporaneamente su più fronti': perciò, potremmo sempre scoprire una singola popolazione, o addirittura un singolo individuo 'già mutato' abbastanza, che sarà come 'sbirciare nel Futuro', a tutti gli effetti ;)

P S Le Littorina saxatilis sono giù un bel passo avanti, e su un punto fondamentale: ossia, non depongono capsule ovigere (né fisse, né natanti a zattera come nelle neritoides), e soprattutto non hanno uno stadio planctonico-veliger; ma sono invece (ovo?)vivipare! Ciò che già consente loro, almeno in teoria, di procreare sulla terra emersa!

Edited by fabrizio3 - 18/12/2010, 00:58
 
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