acquari autosufficienti

« Older   Newer »
  Share  
dòmino
view post Posted on 7/3/2012, 23:08     +1   +1   -1




girando nel web, ho trovato su alcuni siti persone che parlano di acquari privi di filtro e luci, di basso litraggio (si parla di barattoli e vasi da 2 l netti massimo) molto molto piantumati in cui specie come le Physa marmorata o le Melanoides possono vivere con un intervento esterno molto minimo..
mi rimetto a voi esperti in materia, è possibile e condurrebbe a condizioni di vita sufficientemente decenti o sarebbe solo sopravvivenza?
 
Top
view post Posted on 8/3/2012, 04:48     +1   -1
Avatar

non ho una vita... ma si dà il caso che mi stia bene così ;)
****************

Group:
Administrator
Posts:
11,909
Reputation:
+2,968
Location:
Roma

Status:


Fino a un certo punto è possibile, e lo dico per esperienza diretta.

Ci sono studii sulle 'Biosfere', che hanno avuto come esito commerciale (discutiibile, per certi versi) le 'sfere coi gamberetti', la cui 'autosufficienza' la definirei, proprio come dici, solo 'spravvivenza'.

Per un dato volume /mezzo ambiente minimo, eiste la capacità teorica di sostenere,in condizioni ottimali, una data biomassa animale; e questo schiude la possibilità a varie sperimentazioni, anche tentabili dagli appassionati, perché queste soglie minime non sempre si conoscono, e soprattutto dipendono da una varietà di fattori in gioco - la modellizzazione matematica darebbe luogo a qualcosa di davvero complesso, anche se detto così non sembrerebbe.

-Un parametro fondamentale da cui partire è quello che io definisco 'Biomassa Inversa' :ossia, il numero di individui per una data unità di Biomassa.
(differenziabile anche in Biomassa adulta, per coorte di età e di popolazione = mista, con una tipica popolazione disetanea, adulti giovani e piccoli).

-Questa nozione è importante anche sui macro-Sistemi (in Natura, in pratica), da un punto di vista anche evoluzionistico, oltre che ecologico/momentaneo.

Ma ora, consideriamone l'applicazione ai sistemi 'artificiali' (acquari ecc..)

-Un dato mezzo ambiente (mettiamo, 5 litri d'acqua), con le alghe ecc che possono crescervi a saturazione, può sosttenere al massimo una Biomassa 'X'.

Questa X, potrebbe corrispondere (ammettendo un metabolismo simile per tutte le specie, e già questa è una approssimazione), a -supponiamo- 5 grammi di Biomassa di Gasteropodi.

MA questi stessi '5 grammi'possono avere significati molto diversi...
mentre 5 grammi di biomassa di Pomacea possono significare un solo adulto, gli stessi 5 grammi (=quindi, consumi di ossigeno/cibo similari) rappresentati invece di Melanoides, significano (forse) ben 10 individui...


-Come conseguenza immediata (ma ce ne sono altre), questo vuol dire che, mentre il primo Sistema è 'a termine', perché una sola Pomacea non si riproduce (se per assurdo lo facesse morirebbero tutte per sovrappopolazione ), il secondo in teoria potrebbe andare avanti anche 'indefinitamente'...
Fino 'a quando' poi, è ancora da stabilire; ma potrebbe essere 'ciclico', nel caso ottimale.

-Senza neppure contare ora che le Melanoides sono autosufficienti (ne basta una); quindi ecco, le variabili in gioco sono molte, e variano anche da specie a specie...

Questo è un topic complesso, che possiamo sviluppare un pio' alla volta, ma ne vale davvero la pena però :)

Edited by fabrizio3 - 30/3/2014, 16:34
 
Contacts  Top
dòmino
view post Posted on 8/3/2012, 11:04     +1   +1   -1




ero certa che tu avessi una risposta anche per questo topic ;)

il mio problema parte dal fatto che la Melanoides, con me da almeno tre mesi, non accenna nemmeno a riprodursi, era quindi mia intenzione dedicarle uno spazio apposito, molto piantumato e privo di qualsiasi genere di predatoori che potrebbero minacciarla (come potrebbero fare i carassi invece).
ho quindi sterilizzato lavato ed asciugato un contenitore da tre litri, in cui effettivamente le nuove nate starebbero finchè raggiunessero un età sufficiente da poter sopravvivere in un acquario di comunità ^_^

ho visto anche io le sfere con le caridine in un negozio di giocattoli e se non fosse stato per il prezzo di quasi 50 euro, le avrei comprate tutte per liberarle! un conto è sopravvivere un conto è vivere con dignità! :angry:

ovviamente la mia vasca d'allevamento avrebbe un (minimo) aiuto esterno, con rabbocchi ed eventuali interventi in caso di malessere e minima introduzione di cibo, almeno inizialmente..

è utile cercare delle dafnie? ho letto che sono crostacei filtratori, ma non saprei dove prenderle :huh:
 
Top
dòmino
view post Posted on 8/3/2012, 14:34     +1   -1




1-ho prelevato l'acqua dell'acquario in cui attualmente si trova la melanoides (un po' gialla a causa di una radice) e ho riempito per 1/3 il contenitore
2-inserito uno strato di ghiaino prelevato dal medesimo acquario e depositato sul fondo
3-prelevato 6 cannolicchi da filtro e li ho inseriti formando una montagnetta, essendo stati prelevati dallo strato superficiale di un filtro aperto a cascata, sono parzialmente coperti da diatomee
4-inserito una pietra su cui da tempo crescono alghe filamentose

è necessario un tempo di maturazione?
 
Top
view post Posted on 8/3/2012, 14:59     +1   -1
Avatar

non ho una vita... ma si dà il caso che mi stia bene così ;)
****************

Group:
Administrator
Posts:
11,909
Reputation:
+2,968
Location:
Roma

Status:


No non credo occorra, soprattutto per una sola chiocciola;voglio dire, di cibo ne avrà abbastanza finché non se ne sviluppa altro da sé(alghe) ;)

Le Diatomee so che fanno parte della dieta dei Cerithium (molto accontentabili per la verità9 che sono parenti marini delle Melanoides, credo quindi che le gradisca :)

L'acqua un po' marrone non credo che disturbi... solo non vorrei che chelasse il calcio o cmunque riducesse il pH (per la conchiglia), correggi se dovessi notare alterazioni del guscio anche minime!

Che il fondo sia un po' 'sporco' (=maturato) è comunque utile, e integrerei anche qui con minimi, davverominimi apporti di scaglie per pesci, o meglio rammenti di pastiglie per vegetariani di fondo (quelle verdi; meglio metterlein una valva a mo' di piattino, cosìnon sprofondano nel substrato)

Un po' più di detrito èutile per i piccoli, più microfagi date le dimensini; ma all'epoca (spero presto eh .P) dovrebbe essersene formato a suficienze ;)

Sarebbe stata un''ottima idea (concordo su abnormità del prezzo -altro motivo che mi fa parlare di ìmoda'' e relativa speculazione :angry: ) quella di 'liberare' i gamberetti (non sono caridine, è una specie marina ma me ne sfugge il nome); ammesso che non li immettano in boccia 'spaiati' apposta, se liberati e ambientati in una vaschetta decente, anche solo un mini faunabox, davvero potrebbero anche riprodursi, cosa 'casualmente' preclusaloro finché sono nella boccia :angry:

...Che i negozi di giocattoli pasino a 'vendere' Caridine, piccoli animali (gestibili da bambini assistiti) anziché plastiche, plasticacce non smaltibili (come quelle di certi amatissimo 'pupazzotti' :angry: diseducativi), o altro ciarpame inanimato, che dà solo spreco,inquinamento (a partire dal cervello - i 'marchi' cominciano a inculcarglieli da lì :angry: ) non potrebbe che essere auspicabile, un miraggio... Ma in realtà, non è che si stia cercando di far evolvere il gusto verso Esseri Viventi, ma piuttosto di degraare questi ultimi al livello medesimo dei 'pupazzetti da collezione', con una fine però davvero triste, in questo caso... :(
 
Contacts  Top
dòmino
view post Posted on 8/3/2012, 22:03     +1   -1




ho iniziato con un barattolo e le Physa, molto più prolifiche, con materiali provenienti da un acquario maturo da un anno e più, quindi con presenza di batteri (in ogni caso ho attivatori batterici se servissero) e con detriti che stanziano sul fondo in attesa di essere mangiati :)

domattina misuro tutti i valori per poter tenere un "diario" di allevamento :)

per quanto riguarda l'animale-giocattolo ormai in famiglia siamo irremovibili: mio fratello (11 anni) nel negozio di animali ha detto alla commessa "i vostri gasteropodi hanno il guscio rovinato per la carenza di calcio" conquistando l'ammirazione degli altri acquirenti :D
 
Top
view post Posted on 10/3/2012, 20:08     +1   -1
Avatar

non ho una vita... ma si dà il caso che mi stia bene così ;)
****************

Group:
Administrator
Posts:
11,909
Reputation:
+2,968
Location:
Roma

Status:


Benissimo, tieni nota di tutto, anche del numero (approssimativo) di esemplari man mano che si moltiplicheranno!

Un contenitore in più potrebbe esser tenuto (se hai spazio) anche solo a fini sperimentali, per osservare le oscillazioni demografiche: se le adulte si riproducono,potrebbe esserci una 'esplosione demografica' cui poi seguirebbe quasi certamente un calo brusco (per il rapido esaurimento delle risorse); non è detto però che muoiano tutte, alcune potrebbero addirittura rivelarsi opportuniste/cannibali, e poche sopravvissute potrebbero riavviare il ciclo.

Deve esistere un 'volume ambientale minmo', al di sotto del quale i cali demografici sono totali e catastrofici; ma al di sppra di quella soglia, rimarrebbe vivente un pur minimo numero di esemplari, atti a far 'ripartire' il ciclo, che assumerebbe quindi un andamento oscillante, 'sinusoide'.

In natura, dove lo spazio è virtualmente illimitato, i cicli sono in genere di questo tipo, anche se molto 'smorzati' dal fatto che man mano che nuovi esemplari nascono, già subiscono una predazione diretta.

Sarebbe interessante capire quale massa 'minima' di acqua consente l'innesco di un 'ciclo continuo', cioè con 'alti e bassi' ma senza che i 'picchi minimi' tocchino lo zero(= estinzione totale di tutti gli esemplari).

-Fattori essenziali e 'limitanti' sono però i nutrienti disciolti nell'acqua, e la luce, indispensabile alla crescita delle alghe: è proprio la luce infatti il vero 'carburante' che tiene in movimento il Sistema.

(Pensa poi che esistono addirittura dei Gasteropodi che 'vanno a energia solare'... :woot: )

altro consiglio, per le Melanoides, è una pietra porosa, anche con flusso debole: il ristagno di strati d'acqua non ossigenati (e anche la mancata ossidazione di composti azotati) può esser deleteria...
Meno indispensabile per le Physa, dato che comunque verrebbero a respirare in superficie (hanno cavità 'polmonare'), mentre i9nvece Melanoides è dotata di branchia, dipende unicamente dall'ossigenazione dell'acqua...

-Complimenti per il fatellino sapiente :woot: :woot: :woot: ce ne fossero, di bambini così...
 
Contacts  Top
dòmino
view post Posted on 11/3/2012, 14:36     +1   -1




cerco di addomesticarlo bene, anche se ogni tanto ha uscite del tipo "compriamo una stella marina d'acqua dolce?".. <_<

come pietra porosa intendi un aereatore? sarebbe possibile invece sostituirlo con un piante che ossigenino l'acqua?

per quanto riguarda il numero di esemplari, con la Melanoides siamo a quota 1, con le Physa invece sembra il treno dei pendolari all'ora di punta :D
 
Top
view post Posted on 11/3/2012, 23:35     +1   -1
Avatar

non ho una vita... ma si dà il caso che mi stia bene così ;)
****************

Group:
Administrator
Posts:
11,909
Reputation:
+2,968
Location:
Roma

Status:


Ancora si fa attendere, questa Melanoides... :unsure:
Se è lei sola, qualche pianta (e molta luce) potrebbero ffornire ossigeno... per le Physa di sicuro basta anche se sono un bel po', ma se la Melanoides si riproducesse, consiglierei sempre un piccolo aereatore ;)

Vedo che è molto utile almeno per quelle marine che allevo (molto affini alle Melanoides e anche di taglia simile); vero che l'acqua salata tende a trattenere più CO2 e quindi richiede più areazione (anche poi per una questione di pH, correlato alla CO2), ma anche in acqua dolce andrei per tentativi... per ora ne hai una sola e dovrebbe bastare l'ossigenazione vegetale ;)

Bellissima l'idea della 'Stella d'acqua dolce'... :woot: dopotutto ci sono spugne d'acqua dolce, 'meduse' (anche se sono più propriamente idrozoi ma nuotano come neduse)... e io stesso anni fa pensavo di 'selezionarla', partendo da una piccola specie marina -Asterina gibbosa- che è adattata anche in ambienti salmastri, e forse partendo da quelle... Ma avrei dovuto reperire esemplari da qualche laguna salmastra o simili, cosa di cui mi mancò l'occasione ... Non credo sarebbe mai riuscito, comunque :)
-Ma in ogni caso continuna ad 'addomesticarlo' in questo modo ;)
 
Contacts  Top
Capsaso
view post Posted on 12/3/2012, 13:13     +1   -1




Ciao, anche io mi sto cimentando in questo esperimento... Ho cominciato con una vaschetta da 7 litri, ghiaietto prelevato da acquario avviato, vicino a cui è messa la vaschetta così da sfruttarne un po di luce... Ho messo Riccia Fluitans e Lemna Minor, che necessitano di poca luce, ma che dovrebbero garantire ossigeno e tre Physa.... Speriamo vada bene e si riproducano..
 
Top
dòmino
view post Posted on 12/3/2012, 22:26     +1   -1




io alle Physa ho messo delle alghe filamentose che hanno parzialmente ricoperto una pietra lavica e sulle pareti hanno già deposto per 7 volte in 5 giorni, probabilmente perchè ho molti esemplari adulti ;)

tra l'altro (anche se c'entra ben poco) ho notato che questo gruppo di Physa, che è nato dall'autofecondazione di un solo esemplare, anche da adulte raggiungono dimensioni minori rispetto a quelle nate da due esemplari, però, dato che sono tante tante, non riesco a capire se la cosa abbia ripercussioni sulla durata della vita..

@capsaso: fai interventi di qualche tipo in questa vaschetta?
 
Top
view post Posted on 13/3/2012, 00:07     +1   -1
Avatar

non ho una vita... ma si dà il caso che mi stia bene così ;)
****************

Group:
Administrator
Posts:
11,909
Reputation:
+2,968
Location:
Roma

Status:


E' possibile che essendosi auto-fecondata abbia dato una linea più piccola, come se fosse stato un inbreeding più intenso... Ma potrebbe anche dipendere dall'affollamento, uns specie di autoregolazione naturale.
Dovresti per prova tenerne alcune 'da sole', e valutare se crescono di più.

Le Physa hanno una grande plasticità morfologica, si modificano in relazione all'ambiente in cui vivono, non mi meraviglierebbe!

Le alghe sono di sicuro l'alimento di base; Capsaso, hai notato se lepiante che usi sono anche appetite come alimento? Vanno bene per produrre ossigeno, ma per il principio del 'ciclo chiuso',, è fondamentale che le specie che producono ossigeno siano allo stesso tempo, anche indirettamente, fonte di cibo
 
Contacts  Top
dòmino
view post Posted on 13/3/2012, 01:23     +1   -1




eh, ma almeno i primi giorni.. poverine, ho preparato le verdure per le Pomacee, e vedevo le Physa con la bava alla bocca, mi sono sentita in colpa ed ho ceduto, sono troppo tenera :cry:
più che altro attualmente le alghe sono ancora un po' piccine, non vorrei venissero sbranate prematuramente :shifty:
 
Top
Capsaso
view post Posted on 13/3/2012, 12:50     +1   -1




Dunque, in generale tutti i miei gasteropodi che siano Ampullarie, Planorbarius o Physa passano il tempo a ripulire sia le piante da fondo (non le mangiano ma ci passano molto tempo sopra, credo a ripulirle di quel poco di alghe che si creano) sia con mia sorpresa anche le piante galleggianti, sia la riccia che la lemnia...

Questo accade nell'acquario.... Nella vaschetta, avviata da 4 giorni le vedo spesso sulle piante, ma siccome dubito che se ne nutrino avevo pensato a mettere qualcosa di leggermente sbollentato, non so zucchina o patate... Chiederei a domino dove ha procurato le alghe a tal proposito....

Come intervento non credo ci sia molto da fare, se non cambiare qualche bicchiere d'acqua ogni tanto giuro per rinnovarla...


PS: hanno già deposto due gruppi di uova, le ho trovate stamani
 
Top
dòmino
view post Posted on 13/3/2012, 21:37     +1   -1




capsaso le alghe mi si sono formate nell'acquario dei carassi, alcune filamentose sono nate su una pietra lavica e lì le ho lasciate crescere, sembrano tanti capelli verdi :)
altre invece sono nate sul filtro che è aperto e molto vicino alla luce, se tokte dall'acqua sembrano una poltiglia , le ho fissate ad una pietra con una retina, sono pur sempre delle piante anche loro e ne ho tantissime ^_^
appena poto metto della riccia fluitans a galleggiare sulla superficie, tanto l'acqua è ferma .. :)
 
Top
59 replies since 7/3/2012, 23:08   2648 views
  Share