acquari autosufficienti

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Kaishakunin
view post Posted on 7/5/2012, 20:35     +1   +1   -1




non è la dignità il punto... è necessità della specie in questione
così come in natura l'edera soffoca la quercia, negli acquari c'è chi mangia e chi viene mangiato
in natura ogni cosa è affidata al caso ma possiamo, attraverso la conoscenza delle specie, prevedere l'andamento demografico, ad esempio la quercia strangolata dall'edera, se quest'ultima riesce a fare una cosa del genere è perchè la quercia è debole, quindi morirà a causa dell'edera e tornerà alimento per tutta la catena alimentare.
questo discorso vale per tutti gli esseri viventi, anche per i virus che non sono propriamente vivi. seguendo il tuo discorso noi uomini, che possediamo l'arbitrio di decidere di quale specie cibarci, con cosa ci sostenteremo?

e non ci fosse questa "civiltà" a proteggerci, non uccidendo per mangiare sicuramente ci estingueremo molto velocemente, e altrettanto sicuramente se la specie fosse a rischio si arriverebbe al cannibalismo
 
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view post Posted on 8/5/2012, 01:09     +1   +1   -1
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non ho una vita... ma si dà il caso che mi stia bene così ;)
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Non devi costringerti ad assistere a eventi che ti provocano disagio, Domino :)
Ma è anche vero che, ''dietro le quinte'', tutto questo avviene e deve continuare ad avvenire, per ragioni strutturali legate al funzionamento della Biosfera, come 'Sistema', in cui non è presa in considerazione l'individualità come la possiamo intendere noi, e ogni individuo è solo un ''ingranaggio spendibile'', subordinato all'insieme...

Ma non è forse un caso che questi fenomeni tendano (in modo altalenante) a esser meno frequenti man mano che si 'sale', e che si accresce la complessità ''psichica'' di una specie ... in genere tendono poi a relegarsi agli stadi ''meno coscienti'' (come per es, il cannibalismo tra fratelli dei Muricidae, che li riguarda solo allo stadio di larva... ma ne esiste anche un altro, di cui parlerò a parte; abbastanza inquietante ma con un suo senso, di cui non possiamo che prendere atto..)

La Natura non è evidentemente stata ''progettata'' da un 'umano' (nel senso di 'Essere compassionevole' - poi in effetti molti, moltissimi 'umani', forse la maggioranza, come crudeltà -perdipiù ''gratuita''- si spingono anche ben oltre - e anche questo però è proprio un retaggio/impronta del 'cinico' Sistema Biosfera che è rimasto in loro, penso...)

Questo però non vuol dire che siano ''fuori posto'' sentimenti e atteggiamenti, diremmo, 'utopistici'; anzi, questi stessi sono in fondo un ulteriore esito dell'Evoluzione stessa, quindi ''hanno senso''; anche se possono crearci una frattura, una incongruenza interna nel momento in cui ci poniamo in rapporto con la Biosfera, realtà nella quale proiettiamo parte di quello che vorremmo e sentiremmo ''giusto'', senza però trovare riscontro.

Queste 'nostre' valutazioni sono però comunque sensate, lo ripeto; anche se rappresentano una 'novità' nei quadro dell'Evoluzione (già affiorano comunque in molti 'animali', mentre moltissimi 'umani' per converso ne sono del tutto privi); e come 'novità', si trovano evidentemente non (ancora) armonizzate col resto del Sistema-Biosfera.

Fai benissimo a evitare -avendo una mente atta a capirlo- le 'sofferenze gratuite', le perdite e le distruzioni 'inutili'. Se hai la possibilità di spostare un'edera 'assassina', puoi consentire di vivere tanto a questa, quanto alla pianta che ne sarebbe stata altrimenti soffocata.
In Natura questo sarebbe invece lasciato a una casualità cieca, senza nessuno che possa intervenire e che, soprattutto, si 'ponga il problema' di farlo.

Ma è anche vero che 'là fuori'', almeno per ora (e dal principio della vita), 'funziona' come dice Kaishakunin, e alla fine è sempre la Vita che, in qualche modo, è come se 'cambiasse d'abito', passando dal sembiante di quercia a quello d'edera, e così via...

''Noi'' possiamo concepirlo in modo assultamente diverso; possiamo considerare drammatica la possibile estinzione di una specie, mentrre per la Biosfera è abbastanza indifferente, purché il sistema -ridondante- continui a funzionare.
Ed è così infatti che continua a funzionare, nonostante la 'perdita' del 99% almeno di tutte le specie che sono esisitite nel corso delle Ere geologiche.

E' una 'perdita', che viene sentita e sofferta come tale, solo nel momento in cui appaiono esseri capaci di riflettervi su; ma per la Biosfera in sé, resta tutto indifferente...

Edited by fabrizio3 - 8/5/2012, 15:54
 
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Capsaso
view post Posted on 8/5/2012, 21:06     +1   -1




Tornando al discorso acquari, come procedono i vostri esperimenti?
 
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dòmino
view post Posted on 14/5/2012, 20:18     +1   -1




ho la mentalità illuminista di chi vuole controllare tutto, o da ossessivo-compulsiva fluttuante, come dice il mio analista :)

gli acquari bene, quello delle Physa puzza però, ammetto di aver aggiunto bicarbonato perchè non riuscivo ad avvicinarmi :(
però tutti proliificano!
siamo a quota
-1 barattolo di physa con svariati esemplari
-1 barattolo con solo due physa "neonate" per osservare meglio tutto il ciclo
-1barattolo con mamma Melanoides e tre piccole neonate
-1barattolo con le Melanoides aventi superato le tre spire quanto a guscio
-1 barattolino con alghe filamentose tolte dal 30 l per essere date alla Cornuarietis

ogni mattina li metto sul davanzale h 9.38 e le tiro dentro quando cala il sole tranne nei week end, durante i quali rimangono in casa accanto ad una persiana aperta, perchè vado via ^_^
 
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Capsaso
view post Posted on 14/5/2012, 20:50     +1   -1




Bene bene... Devo dire che è incredibile la resistenza della physa.... Le ho trasferite fuori e (complici anche le temperature ormai favorevoli) si stan riproducendo....

Nella vaschetta da 7 litri invece ho messo le planorbarius.... Non cambio acqua da settimane, rabbocco solo quella che evapora, solita lemna minor per ossigenare un po, non inserisco cibo (se non qualche foglia ingiallita di pistia) da circa 2 settimane, trovano comunque di che nutrirsi...
 
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dòmino
view post Posted on 14/5/2012, 22:08     +1   -1




ma solo le mie sanno di pannolino sporco?
in ogni caso nemmeno io cambio acqua ma rabbocco,e mangiano le piante, ma dopo che hanno pulito tutto ogni tanto aggiungo mezza pasticca di quelle per carpe koi, si gonfiano un sacco e sono inodori (almeno quelle), perchè mi sento in colpa a non nutrirle. mentre le Melanoides ripuliscono le pareti dalle alghe, molto ecologiche ^_^
 
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view post Posted on 14/5/2012, 22:30     +1   -1
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:D :D
Ma ora quindi le hai suddivise in barattoli, separandole?
Quanto sono grandi?
VA benissimo la luce solare, controlla solo che non si surriscaldino!

Non capisco perché puzzino le Physa... :unsure: forse per il cibo in più che introduci, ma sei sicura che sia necessario? Anche loro dovrebbero essere 'autosufficienti' con le alghe che si sviluppano dali loro stessi rifiuti azotati (se c'è abbastanza spazio, in proporzione alla biomassa, per permettere a questi di degradarsi via via).

Di sicuro senza immettere cibo si stabilizzarebbe la popolazione, raggiungerebbe un 'tetto invalicabile', rappreentato dal tasso di proliferazione delle alghe presenti; se immetti cibo questo tetto lo 'sollevi', solo che poi potresti eutrofizzare troppo il miicro-habitat :unsure:
 
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dòmino
view post Posted on 15/5/2012, 21:45     +1   +1   -1




ma è mezza pasticca ogni due settimane :(
allora da oggi dieta!
in ogni caso la popolazione è ferma a 12 esemplari, speravo prolificassero perchè nell'acquario principale non si riproducono :(
i barattoli sono da 3 lt netti ciascuno, cilindrici, con sabbia della corsica (sterilizzata) egeria e alghe bruttine che crescono autonomamente su pareti e fondo, riccia fluitans in superficie.
le dimensioni delle Melanoides ora è di tre-cinque spire, quando crescono le metto insieme ai pesci, troppo piccole rischiavo le ingoiassero :(
 
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sailplane
view post Posted on 6/7/2012, 18:36     +3   +1   -1




Ciao, questi sono i miei "esperimenti", testati da svariati anni, con la "magica" najas guadalupensis, 3 caridine Red Cherry (1m, 2f) 1 Planorbarius, il tutto cresce rigogliosamente e si riproduce, senza "quasi" alcun intervento esterno

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Capsaso
view post Posted on 6/7/2012, 22:00     +1   -1




Le cardine sono tra i miei progetti futuri :)
 
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view post Posted on 6/7/2012, 23:59     +1   -1
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Ciao, Benvenuto :) e complimenti per i tuoi esperimenti, devo dire molto
ben riusciti anche da un punto di vista 'estetico' (cosa che non potrei mai
dire dei miei...)
-Sarebbe quindi importante capire in dettaglio come hai impostato al principio,
e gestito a seguire il tutto :)
Mi sorprendono i vetri così puliti : come si nutrono le Planorbidae?
Lasci sviluppare altri generi di alghe, filamentose ecc...?
 
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sailplane
view post Posted on 7/7/2012, 08:58     +1   +1   -1




Grazie per il benvenuto, ho cercato una sezione "presentati" ma non trovandola copio incollo una presentazione di un altro forum... (dove sono stato "mazziato" per queste mie creature) Massimo è il mio nome, sono di Torino, più precisamente Collegno e da buon "svitato" mi diletto nell'allevamento di piccoli pesci e neocaridine in piccoli ambienti allestiti alla "vecchia maniera" senza ausilio di accessori elettrici.
Un saluto a tutti
La conoscete la barzelletta del carabiniere astronauta e la scimmia... Dopo un rigoroso addestramento di entrambe, al momento del lancio della navetta spaziale, tutti gli ordini vengono impartiti alla scimmia, il carabiniere è sconsolato, fino a che arriva anche il suo turno, "non toccare NIENTE!!! Dai da mangiare alla scimmia!!!"
Il concetto è abbastanza calzante, non fare nulla e lascia che sia la natura ad autoregolarsi. Dare delle indicazioni precise non è semplice, posso soltanto parlare di mie "convinzioni" date dalla gestione di svariati di questi ambienti.Piante poco esigenti in fatto di luce, Limnophla, muschi, e... Najas guadalupensis a mio giudizio, di nessuna pretesa e altamente "ossigenante" senza alterare troppo i valori di durezza e ph, ad esempio la Elodea, sottrae troppo calcio, utile sia alle Plano che alle Caridine.
Penso di aver trovato un buon "compromesso" tra animali e piante, non solo i vetri rimangono lindi e puliti, (tolto la leggera riga di calcare dato dall'evaporazione, facilmente asportabile in qualsiasi momento, con un batuffolo di cotone imbevuto di acido muriatico, avendo l'accortezza di abbassare, considerevolmente, prima, il livello dell'acqua) ma le Caridine mostrano il meglio di se, pascolano continuamente su piante ed arredi e assumono una colorazione fantastica, di gran lunga migliore delle vasche in cui le allevo. Le alimento, "quando mi ricordo" circa una volta a settimana, ho notato che entrambe gli animali, sono ghiotti della SOTTILE patina di batteri che, ciclicamente (soprattutto in corrispondenza dei cambi) si forma sulla superficie. Lunico modo che ho avuto per vedere il formarsi di alghe è stato l'inserimento di pezzi di Cladophora... Non mi è parso che le Plano la mangino, mentre le Caridine la utilizzano solo come "ultima spiaggia", ma adorano pascolarvici sopra alla ricerca di microorganismi. Le riproduzioni di fauna e flora "costringono" ad un periodico sfoltimento. Manutenzione, RIDICOLA, rabbocco settimanale, cambio di 200cc 1 volta al mese. Allestisco per gradi, prima solo piante, poi Plano ed infine Caridine
 
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Kaishakunin
view post Posted on 7/7/2012, 14:00     +1   -1




benvenuto massimo! io invece sono di Moncalieri
sei anche su caridine.it vero?
molto interessanti i vasetti, ed effettivamente anch'io ho notato che il minimo di stress da branco per le caridine è il "tris" ;)
ci dai di co2 a gel in quelle vasche sullo sfondo eh?
hai già provato con vasche più grandi? sono decisamente più stabili e non necessitano alcuna manutenzione a patto che le caridine siano tutte dello stesso sesso
ora sto allestendo un 15 lt (concessione di fish&friends :P ) vediamo sul lungo periodo come va... casomai produce cibo per i palletta :D
 
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sailplane
view post Posted on 7/7/2012, 15:30     +1   -1




Piacere, si ci sono ma non "frequento" preferisco, mondocaridine.
Non è co2, sono i filtri ad aria "self made"
150 lt all'esterno, Guppy, Procambarus fallax e naturalmente Plano, li le alghe, le coltivo proprio :rolleyes:
 
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physa_matteo
view post Posted on 14/10/2012, 12:37     +1   +1   -1




io tempo fa ho provato in una vasca da 11 litri lordi l'allevamento dei triops in modo autosufficiente. presi il classico kit per lallevamento triops della clementoni ma usai quella vasca da 11 litri. era un triops di 3cm della specie longicaudatus insieme a 40-50 dafnie che tenevano limpidissima l'aqcua.
i valori: durezza: 6-7
ph: non lo so...
temp: 22c°
il triops mangiava le dafnie.. circa 3 al giorno.. ma ne nascevano un decina quotidianamente.
io ogni 2 giorni davo 2-3 grani di cibo per pesci tropicali. nella vaschetta c'erano delle alghe verdi a strato che coprivano le pareti della vasca. per l'ossigeno cera una piantina dell'ikea... che pero veniva tagliuzzata dal triops e poi faceva le radici e mi son trvoato 20 di belle piante abb. grandi.
il triops visse un mese... dopodiche le dafnie scopirono.. e raggiunsero i 1500 individui adulti e 3000 piccoli. il tutto dopo 3 mesi si secco e lascio uova di triops a volonta.
un settimana dopo rinizia il ciclo che duro per tre volte, ma alla fine lultimo individuo, un maschio, non facendo uova fece faalire tutti i cicli mensili.
 
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59 replies since 7/3/2012, 23:08   2648 views
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