ciao Granchio
Un ottimo suggerimento anche il tuo...! In effetti, se si individuassero i '''principii attivi'' del Licheni, forse sarebbe anche più semplice e sicuro allevarle...
(Io rinunciai a prenderle, a suo tempo, proprio perché qui in zona non ero a conoscenza di fonti di licheni sufficienti, benché per esserci ce ne siano... ma perloppiù su mura assi e pali di legno , quindi strutture perloppiù non asportabili e quindi non utilizzabili).
Potrebbe trattarsi di un semplice problema di ''gusto'' : ossia, insaporendo con lichene (magari con estratto essiccato e conservabile) cibi diversi e ''comuni'', questi sarebbero altrettanto graditi...
-Per esempio, benché selettive nei gusti (solo foglie di Gelso e specie molto affini), le larve di Bombyx mori (baco da seta) sono condizionate solo dal gusto, non da esigenze nutritive oggettive : se si asportano i palpi gustativi, infatti, si riesce a nutrirle con molti tipi di piante, e la crescita è sana e nei tempi canonici...
So che una allevatrice inglese abituò le sue Amphidromus a fiocchi di cibo per pesci, almeno come integrazione alimentare.
Altra cosa fattibile, è la conservazione a secco dei licheni, che si potrebbe perfezionare; in teoria, si seccano e poi ''rivivono'', ma anche a disidratarli in modo irreversibile potrebbero sempre esser poi utilizzati come alimento, una volta preparati in qualche pastone idratato.
-Lessi anche di deposizione e schiusa in cattività (sempre un allevatore inglese), in un terrario non grande e abbastanza sempl ice... pare però che il piccolo non sia sopravvissuto a lungo, forse un caso, forse la mancanza di una varietà sufficiente di licheni... punto questo, su cui ci si può però comunque ancora perfezionare!