ciao Dani, e grazie a te per la ...pazienza
oltre che per l'apprezzamento delle nostre interminabili riflessioni aggiunte! Le chiocciole hanno evidentemente questo potere evocativo...!
-In effetti non credo che esistano proprio linee-guida online per questo specifico problema
...già l'allevamento domestico in sé, di
Cantareus o altre nostrane, è un'eccezione che in pratica trattiamo solo noi
-Allora, anzitutto
nessuno strumento! I tessuti sono delicati, ma anche l'epifragma è abbastanza fragile e non serve nulla per forzarlo. Dipende poi da quanto si è consolidato ( con una foto che posterai, al momento opportuno, potremo valutarlo approssimativamente anche a occhio).
Ne producono di spessori diversi, in base a quanto ''prevedono'' di rimanere in riposo; quello prodotto a inizio estate o anche prima, che dovrà proteggerle dalla disidratazione per i mesi estivi, è solitamente bianco intenso, convesso e spesso.
Anche se ne avesse già prodotto uno di questo tipo ( improbabile, ma possibile che in casa percepiscano le stagioni in modo diverso), basterà appoggiarla (dalla parte dell'epifragma - in pratica come starebbe appoggiata normalmente) per una mezz'ora in circa mezzo cm d'acqua. Se non esce, questo avrà però ammorbidito un po' l'epifragma, che a quel punto potremmo
incrinare, delicatamente, premendovi contro col polpastrello del pollice, fino a sentire l'incrinatura. Poi andrà ricollocata nello stesso bagnetto, stessa posizione di prima; e anche una minima crepa nell'epifragma dovrebbe, a quel punto, permettere all'acqua di penetrare e idratare i tessuti, 'svegliandola'.
E' un processo che può essere rapidissimo, ma anche richiedere un'ora o piu.
In ogni caso, se dopo mezz'ora non è uscita, consiglio di controllare ( ci manderai foto) e semmai ripetere il bagnetto, che comunque non dovrebbe prolungarsi troppo /una chiocciola sana non annega mai in condizioni del genere, ma una eventualmente debilitata, potrebbe pure...)
Se vuoi controllarla per vedere se e come ha formato l'epifragma ( è opercolata), puoi farlo ma, come ti raccomanda anche Mario, è opportuno poi riposizionarla alla stessa profondità e nello stesso punto, pressappoco /che potrebbe aver scelto per lo specifico livello di umidità).
Quando si riposiziona, è meglio che l'apertura (con l'epifragma) ''guardi verso l'alto'', l'opposto insomma di quando la mettiamo nel piattino per il bagnetto di risveglio.
-Volevo anche suggerirti di controllare la piccola ; fanno anche loro bei letarghi ma data la taglia ridotta rischiano maggiormente di disidratarsi e deperire; viceversa, tenerla sveglia e alimentarla (se mangia) non la ''stressarà'' troppo, perché da piccole il metabolismo è più elevato.
Sarà sufficiente di sera nebulizzare solo lei e l'eventuale pezzo di foglia di insalata su cui si trova, senza nebulizzare e bagnare troppo il resto del terrario.
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