Come siamo diventate dopo due settimane 🤗

ciao Antonella la soluzione mi sembra ideale, posso suggerirti di inserire qualcosa, tipo sassi verticali/ un paio di grossi rami, corti e larghi che ''salgano'', in modo da offrire un punto di riposo piu vicino all'aria libera e quindi meno umido, utile specialmente per il riposo estivo.

Si può senz'altro realizzare qualcosa di compatibile e pregevole esteticamente anche con un acquarietto di vetro, di cui a volte trovi la sola vasca nei negozi cinesi a prezzi ragionevoli ( per fare il 'coperchio' vedo che te la cavi benissimo, ma in caso ti darei suggerimenti ) Anche su ''Subito'' trovi acquari vuoti, semplici a prezzi molto bassi, magari nella tua zona...

Normale che mangino verdure appassite, in natura le erbe disponibili sono spesso dure, coriacee, non morbide come le nostre insalate selezionate dalla coltivazione; e aspettano che siano appassite, spesso secche e bagnate dalla pioggia, per cibarsene.

-Per le esotiche, a parte che non sono tutte gigantesche, anzi, direi che un terrario /acquario di 60 cm o anche meno va bene per diversi esemplari, anche delle specie piu grandi; vivono anche in molto meno spazio, anche la metà, comunque.
Come impegno, sono in generale meno difficili delle nostrane; perché richiedono condizioni stabili, sempre mediamente umido, e non devi preoccuparti di riposo estivo o letargo modificando l'umidità ecc...
Ti spiegherò meglio tutto in caso decidessi, ma spero che non abbandonerai l'esperienza con le nostrane, più impegnative ma anche per questo importanti per ''capire'' meglio il mondo-chiocciola

ciao Antonella le diverse specie si distinguono anche per la ''texture'' del corpo, in effetti, e anche la pigmentazione può variare all'interno di una singola specie.

anche se non aggiungi nulla, penso che andranno da sole ( le due Eobania) a riposare presso la rete, in alto, attaccate alle pareti del box; un ramo, corto e tozzo che arrivi fino in cima, puoi comunque aggiungerlo

Idem per sassi, principalmente per decorazione. Non ti consiglio di eccedere, perché sottrarrebbero spazio ''scavabile'' alle chiocciole e ostacolerebbero l'evaporazione del terreno; ma allo stesso tempo, se concentrati in un angolo, sono utili per mantenere un punto del terrario più umido, proprio per questa ragione.
il rischio di cadute e fratture esiste, ed è uno scrupolo assolutamente sensato; ma riguarda quasi esclusivamente le grosse taglie (Achatinidae, in pratica) e se il terrario è piu alto di una ventina di cm. Per chiocciole relativamente piccole e leggere, e un dislivello ridotto, il rischio è molto raro se non in pratica addirittura assente.

Bello ricreare un terrario ''a zone'', verticali in questo caso: perché ci sono specie come Cornu, l'ultima arrivata, che si trovano bene a contatto col terreno, altre come Cantareus apertus che vi si sprofondano, e altre come Eobania che tendono a salire.
In uno stesso quadrato di prato incolto puoi trovare infatti tutte e tre queste, e altre medio/piccole specie, tutte a occupare preferenzialmente (con molta elasticità, va anche detto) zone ''verticali'' differenti.

ciao Antonella, buon weekend anche a te la piccola sta riparando la sua conchiglia, nei modi e nei tempi previsti, tutto per il meglio

I sassi non sono necessarii, ma per decorazione puoi introdurne senz'altro, avendo cura di confinarli a un angolo, come ti suggerivo, per non coprire e ridurre eccessivamente la superficie terrosa disponibile.

Sarebbero utili sassi calcarei, particolarmente graditi; pezzi di travertino o marmo o calcari varii, che potrebbero essere sfruttati come fonti di calcio (li riconosci per via dell'effervescenza che producono versandovi aceto, limone o acidi in generale). Evita sassi con riflessi metallici o colori strani, che potrebbero contenere metalli pesanti.

Il legno invece non lo toglierei : sembra messo bene, è esteticamente valido e crea una specie di nicchia umida a contatto col terreno, senz'altro apprezzata soprattutto dalla Cornu.

Sul bagnetto ci sono pareri contrastanti, da un po' di tempo sui gruppi dedicati alle Achatina e simili è sistematicamente demonizzato, come causa di iperidratazione ed esplosione di organi interni

Non ho alcuna conferma oggettiva e sperimentale di tutto ciò, che sembra francamente esagerato : ci sono stati casi di ''esplosioni di uova'' interne, ma legati probabilmente a scompensi osmotico/metabolici di quella particolare chiocciola; eventi, peraltro, davvero rarissimi.
Oltretutto questo allarmismo si accompagna a notizie palesemente false (in buona fede), come paventare l'annegamento ''se l'acqua entra nello pneumostoma - foro respiratorio''. Il ''polmone'' delle chiocciole è molto diverso dai nostri, consiste di una cavità altamente vascolarizzata, che oltre a consentire gli scambi gassosi, può anche assorbire acqua, in pratica può servire proprio a ''bere''... certamente un polmone pieno d'acqua non è compatibile a lungo con la sopravvivenza di una specie terrestre, ma l'ingresso di piccole quantità d'acqua, anche accadesse, ha esito ben diverso da quello che avrebbe nel caso dei polmoni di un Vertebrato.

Quindi non ti sconsiglio affatto di metterlo, evidentemente ci vanno se e quando debbono reidratarsi
Semmai, considera che potrebbe contribuire all'umidità ambientale, quindi andrebbe lasciato prosciugare, almeno a intermittenza, in concomitanza col letargo estivo.

ciao Antonella ho visto la tua risposta, spero che Nadezda ne abbia ancora o comunque possa contare su future /frequenti) deposizioni - penso che in caso potresti pregarla di non congelare tutte le uova e di lasciarne schiudere un po', che poi ritireresti.

Non preoccuparti della possibile ''banalità'' delle domande, è un campo nuovo e comprensibilmente sconosciuto per chi vi si accosta per la prima volta, ed è anzi bene non dar nulla per scontato; domanda pure dunque tutto quello che credi, per chiarire ogni dubbio

Per i sassi, nulla di rigoroso ; basta prenderne pochi, che siano ''calcarei'' è meglio ma al limite anche silicei, tipo ciottoli di ruscello per intenderci. Anche se non contengono calcare utile, sono di sicuro innocui.


Hai notato bene la Cornu ama punti leggermente piu umidi, avendo oltretutto conchiglia piu sottile e apertura più ampia ( = maggior propensione a disidratarsi, rispetto alle Eobania).
Per questo è opportuno diversificare il terrario, soprattutto se vi alloggiano insieme specie dalle esigenze leggermente diverse, anche se compatibili come clima e area geografica.

Aspetto di vedere i nuovi sviluppi allora

ciao Antonella c'è un amico del forum che ha tenuto ''libere'' per anni delle Cornu, una piccola popolazione in perenne rinnovamento con alcuni esemplari ''fissi'', ma inevitabilmente esposti ai pericoli ''naturali'', inclusi uccelli, ricci (scendevano al giardinetto sottostante e poi risalivano), calpestii accidentali, scelta di punti di riposo ''sbagliati'', e infine anche malattie, presumibilmente batteriche, cui il girovagare le aveva maggiormente esposte (questo credo che sia un problema abbastanza secondario, rispetto agli altri).

Quindi non ti consiglio di lasciarle, se ti sei affezionata e temi per la loro incolumità; vorrei rassicurarti sul fatto che un buon setup di un terrario può coprire tutte le loro esigenze, anche ''comportamentali''


Invece l'idea di un ''terrario giardino all' aperto'' è molto positiva. Descrivimi per grandi linee come / dove vorresti collocarlo, e come vorresti sistemarlo. Possiamo discuterne via via che il progetto e la sua attuazione, passo dopo passo, prendono forma

Ho un mio vecchio articolo sul forum, ''terrari semi naturali per specie nostrane'' da cui sono però scomparse le immagini le ho su vecchi hard disk di sicuro, ma ritrovarle.... Usavo grandi vasi, con reti di copertura tenute ferme da cinghie di quelle per portabagagli. Ma i ratti le rompevano e predavano le chiocciole... Occorrerebbero reti metalliche, magari flessibili, quelle verdi plastificate da un cm di lato (per le piccole ci vorrebbe più stretta), anche se potrebbe essere difficile farle ''calzare'' lungo il contorno di un vaso, e farne qualcosa che comunque possa essere facilmente tolta e riposizionata, come un coperchio.
Ma ci sono altre soluzioni esplorabili


L'attrazione per il geranio mi è nuova e non saprei spiegartela... curiosità? Possibile. O aromi particolari...? Il geranio contiene almeno una molecola tossica, acido quisqualico (che distrugge i neuroni https://en.wikipedia.org/wiki/Quisqualic_acid ), anche se probabilmente in concentrazioni tali da non rappresentare un rischio concreto; non so poi neppure se sia nocivo anche per loro (hanno metabolismo diverso dal nostro) ma penso che se nociva, saprebbero evitarla. Possiamo pensare comunque a un ricco popolamento botanico, nel futuro terrario / esterno, che potrebbe somigliare molto a un mini-giardino bonsaizzato

non vedo nulla di grave nella nuova arrivata, almeno dalla foto... ora hai un'altra bellissima Eobania

Hai assolutamente ragione, una soluzione come quella cui stai pensando sarebbe preferibile sotto ogni aspetto alla vita allo stato brado, soggette oltretutto come sarebbero, a tutti i pericoli puramente accidentali...

Quanto vorresti dedicare come superficie di base al tuo progetto? qualcosa di relativamente fisso, o facilmente spostabile? Si potrebbe realizzare in tanti modi... anche utilizzando forse strutture pronte, da riadattare. Gabbie specifiche, tipo conigliere, che però dovrebbero essere in metallo o meglio ancora in plastica (alcuni metalli sono nocivi); poi andrebbe fissata una rete, una zanzariera metallica (acciaio inox non è tossico) dovrebbe però poggiare su una rete piu solida, come sostegno.

Quella casetta sarebbe abbastanza adatta con qualche accorgimento, ed è bellissima Mi lascia perplesso soltanto la resistenza del legno, a condizioni di relativa umidità. Per i terrarii per rettili, si trattano con ''flatting ad acqua'', non so se in presenza di ''rosicchiatrici'' vada bene lo stesso... anche prodotti plastificanti/impermeabilizzanti varii andrebbero presi in considerazione. Vediamo