Coralliophila Meyendorffii

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simovit
view post Posted on 6/12/2007, 19:58     +1   -1




La seconda imagine mi sa che è da ricaricare admin :wacko:

ad ogni modo fabrizio un articolo completissimo, se becco qualche esemplare da tenere in vasca potrò aggiungere magari qualche altra riflessione, ma non credo che mi cimenterei con molti di questi gasteropodi, l'actinia cari che ho in vasca ormai fa parte della mia vasca, le ha attraversate tutte, il 15 litri, il 75 litri e il 200 litri, ed è con me da 2 anni, e mi dispiacerebbe sinceramente vederla soffrire :(

ad ogni modo mai dire mai, e poi magari un solo gasteropode non fa danni ^_^

vedremo :P

il vantaggio di fare un acquario med è che se qualcosa non va bene, da una roccia a un organismo, puoi prendere la macchina e riportarlo a mare :)
 
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Andrea&Emy
view post Posted on 6/12/2007, 21:58     +1   -1




Ricaricata la foto...
 
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view post Posted on 7/12/2007, 00:58     +1   -1
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non ho una vita... ma si dà il caso che mi stia bene così ;)
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No, non le farebbe alcun danno, non preoccuparti!! Magari sarebbe opportuno introdurre qualche altra Actinia equina/cari, tanto perché non "pesi" su una soltanto, allora sì che potrebbe essere dannosa... cmq tu stessa hai constatato quanto sono robuste queste attinie, anche se non è un motivo per "strapazzarle" troppo... soffrono solo il sovraffollamento, ma solo a livelli estremi (7 in 50 litri stavano benissimo), poi ci sono specie di attinie "incompatibili" come forse saprai meglio di me, a volte "auto-tossiche" anche con membri della propria specie se troppo vicini (o confinati in un acquario); per il resto, ti auguro di trovarne di Coralliophile, nella tua zona ci sono di sicuro... altre coralliophile possono essere trovate alla base di Gorgoniari, che talvolta càpitano nelle reti; io una volta trovai una Coralliophila ?brevis?? (posterò la foto appena posso) in un porticciolo, purtroppo già morta; ma se hai possibilità di frequentare spesso i porticcioli, le probabilità sono buone, basta guardare con attenzione!
ciao

P S grazie per l'apprezzamento dell'articoletto!

Edited by fabrizio3 - 7/12/2007, 01:01
 
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simovit
view post Posted on 7/12/2007, 01:00     +1   -1




appena avrò un attimo di tempo andrò di nuovo al mercato del pesce dove ho preso i murici con la porpora ^_^

chissà che non trovi qualcosa dìinteressante tra quelle vasche intere di lumache :o:
 
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view post Posted on 7/12/2007, 01:06     +1   -1
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Sì, cerca con attenzione fra quelle "pescate", in mezzo c'è sempre qualcosa di interessante; se solo ce ne fossero anche qui....!
Cmq le Coralliophila difficilmente le troverai lì, devi guadare le acque basse, alla ricerca attinie equine (loro sono un genere attaccate lì), o altri Cnidari (astroides calicularis, non so se lì ci sono a bassa profondità, ma in grotte potresti trovarli anche in superficie),oppure fra gli scarti del pescato, appunto Cnidari come piccole Gorgonie, Alcyonium ecc (ma non la meyendorrfii, altre specie di Coralliophila); facci sapere!!!!
 
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simovit
view post Posted on 7/12/2007, 01:20     +1   -1




vediamo.....attualmente tra lavoro acquari e università sono parecchio impegnata, ma appena mi libero da quest'esame i PESCATORI AVRANNO UN NUOVO PERSECUTORE :lol: :lol: :lol:
 
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view post Posted on 7/12/2007, 01:29     +1   -1
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Sii implacabile, ci contiamo!!!
 
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Andrea&Emy
view post Posted on 26/3/2008, 02:01     +1   -1




Faccio un pò di quote per capirci meglio:

CITAZIONE
Nelle Coralliophilinae, la radula scompare, e si sviluppa in lunghezza la "proboscide", con funzioni succhiatorie

Ho notato che lo sviluppo della "proboscide" è avvenuto anche in alcuni gasteropodi d'acqua dolce, come la mia tanto desiderata Anentome helena...questo è un gasteropode esclusivamente carnivoro (venduta spesso come rimedio contro le "lumachine infestanti")...che sia la soluzione "naturale" per i gasteropodi "carnivori"?

CITAZIONE
Fra le specie parassitate, vi sono sia Attinie vere e proprie, sia "Sclerattinie", che possono essere madrepore solitarie, come Balanophyllia europea, o coloniali, come Cladocora coespitosa o Astroides calycularis; e quest'ultima sembrerebbe una delle preferite. .
Ciò che è interessante notare è che, nel primo caso, il mollusco introduce la proboscide nei tessuti molli dell'attinia, nutrendosi direttamente dei suoi fluidi corporei; nel secondo caso, invece, sembra che il mollusco spinga la proboscide più all'interno, fino a raggiungere lo stomodeo, la cavità digestiva dei polipi di madrepora, assorbendo il cibo già digerito dal polipo; un po' come farebbe con noi una tenia, o altro parassita intestinale

Qui sarebbe veramente interessante tentare lo spostamento di un gasteropode da un tipo di "preda" all'altro per vedere se "imparerebbe" a nutrirsi del nuovo "malcapitato"...ma bisognerebbe capire per prima cosa se questa cosa avviene in natura...
Si potrebbe anche capire se il gasteropode preferisce l'uno o l'altro "alimento", avendo al possibilità di tenere entrambe gli "alimenti" nella stessa vasca...

CITAZIONE
Le Coralliophila viventi su madrepore, spesso si trovano in piccoli gruppi, anche se di esemplari giovani; è possibile che il più forte cresca più presto e maggiormente, trasformandosi in femmina, e costringendo i più piccoli maschi ad una competizione selettiva; così, il/i più idonei, si troveranno già in un "territorio" favorevole, con una femmina voluminosa (e quindi capace di ovideporre in maggior copia), e senza che l'uno o l'altro abbiano mai da abbandonare la preziosa postazione. La stessa femmina, come accade in altri molluschi (es. le ostriche, le Calyptrea, e anche alcuni Muricidae), potrebbe svolgere un ruolo di "imposex", impedendo ai maschi di metamorfosare (e di crescere), controllandoli per mezzo di secrezioni ormonali.
Può darsi che le cose vadano in modo leggermente diverso per gli esemplari che vivono su Attinie, e che forse sono di norma solitari; o almeno, lo erano i due soli da me trovati

Quindi si troverà sempre 1 femmina e + maschi?
E se la femmina dovesse per qualche motivo perire, un maschio la sostituirà (metamorfando)?

Fuori tema:
CITAZIONE
Janthinae hanno conchiglia violetta simile come forma alle Ampullaria, sono pelagiche, si nutrono di Meduse e secernono una sorta di "zattera" galleggiante di bolle d'aria tenute assieme dal muco

Mi sorge una domanda forse stupida: ma la medusa non scappa? o meglio...come fà un gasteropode (animale lento per eccellenza) a "raggiungere" la medusa?
 
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view post Posted on 27/3/2008, 18:41     +1   -1
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Citazione:
"Ho notato che lo sviluppo della "proboscide" è avvenuto anche in alcuni gasteropodi d'acqua dolce, come la mia tanto desiderata Anentome helena...questo è un gasteropode esclusivamente carnivoro (venduta spesso come rimedio contro le "lumachine infestanti")...che sia la soluzione "naturale" per i gasteropodi "carnivori"?"

Non ho abbastanza elementi, ma in genere è la "radula", quella che varia in corrispondenza di scelte alimentari; i Prosobranchi più evoluti (cioè l'Ordine Neogastropoda, con famiglie come Muricidae, Buccinidae, Volutidae, Conidae ecc ecc), sono generalmente carnivori-predatori, e la radula è di tipo "rachiglosso", con una fila di grossi denti centrali atti a incidere e lacerare la carne... poi ci sono eccezioni, e le stesse Coralliophilae, pur essendo dei "Muricidae", non hanno neppure più la radula... ma la "proboscide" si è allungata, per agevolare il raggiungimento di parti sempre più "interne" dell'attiniario parassitato, fino a raggiungere lo "stomodeo", cioè la cavità digestiva dalla quale (solo le Coralliophilae che vivono su Sclerattinie, Madreporari) succhiano direttamente i fluidi degli alimenti già digeriti dallo Cnidario, comportandosi così più come un "verme solitario" o altra Tenia, che non come una Zanzara o una Sanguisuga (come invece fanno le conspecifiche che vivono su "vere" Attinie, per intenderci...)
E' piuttosto sorprendente, che una stessa specie possa alimentarsi "indifferentemente"(?) in due modi tanto diversi!
Una "proboscide" (o "tromba") particolarmente lunga si trova ad esempio nelle Mitridae, gasteropodi marini, carnivori, ma purtroppo ignoro quale sia la loro "specializzazione" alimentare, per poter fare confronti... Nel caso di Anentome helena, di sicuro una proboscide lunga la agevola nell'aggirare l'ostacolo della conchiglia delle sue prede, riuscendo più facilmente a colpirle; potrebbe anche avere(???) una qualche secrezione velenosa per ucciderle o paralizzarle, come i Conus... Un'altra famiglia con "proboscidi allungate" che mi viene in mente, sono le bellissime Harpa (sempre dei Neogastropoda), che addirittura predano grossi granchi (del genere Calappa, i "granchi melograno"), avvolgendoli in un mantello di muco e sabbia che subito indurisce come un cemento; poi, grazie alla lunga "tromba", perforano con calma tanto lo spessore del "cemento", quanto il carapace del granchio, prendendo quindi a rasparne via i tessuti. Poi hanno proboscide più o meno allungata, per ragioni analoghe, altre Famiglie di Gasteropodi parassiti, come Epitoniidae, o Capulidae (strani gasteropodi a forma di siapka -berretto ungherese, parassiti su Bivalvi)

image
alcune Harpa (a sinistra), e Mitridae

image
Capulus hungaricus, Mediterraneo



Citazione:
"Quindi si troverà sempre 1 femmina e + maschi?
E se la femmina dovesse per qualche motivo perire, un maschio la sostituirà (metamorfando)?"


Non lo so, ma è molto probabile che accada proprio così, anche perché si tratta di sistemi di regolazione "omeostatici", se muore la femmina scompare anche la secrezione ormonale che impedisce la metamorfosi di altri maschi, così il più "pronto" fra questi inizierà a maetamorfosare e a liberare quell'ormone "di controllo", che a quel punto impedirà ad altri maschi più "lenti" di fare altrettanto. Però ripeto, questo è solo il "modello" di ciò che accade in altri Molluschi coloniali con "femmine impo-sex", come Ostriche e Calyptraeae; ma in realtà ignoro se questo sia lo stato di cose anche per Coralliophila, lo ritengo probabile, anche perché esiste (documentato) un simile "imposex" almeno in un altro genere di Muricidae, anche abbastanza affine.
E' poi curioso, che una situazione simile esista anche in in organismi completamente diversi, gli Amphiprion, accomunati però dal fatto di vivere anch'essi in simbiosi con le Attinie! Anche per loro, la femmina cresce di più e diventa "dominante", ma se muore, il maschio si "trasforma" a sua volta in femmina (almeno per quanto ho letto), ed evidentemente poi "recluterà" un nuovo piccolo maschio di passaggio. Non so se ci sia qualche profonda ragione adattativa comune, oppure addirittura sia l'Attinia a "condizionare" a sua volta tutto il fenomeno, attraverso feromoni o altri "messaggeri chimici" che ancora non conosciamo... potrebbe anche esserci qualche "gene migrante" che le Attinie nel corso del tempo hanno finito per "inserire" nel genoma dei loro ospiti, modificandone caratteristiche e comportamento, non sarebbe un caso unico.....

Citazione:
"Qui sarebbe veramente interessante tentare lo spostamento di un gasteropode da un tipo di "preda" all'altro per vedere se "imparerebbe" a nutrirsi del nuovo "malcapitato"...ma bisognerebbe capire per prima cosa se questa cosa avviene in natura...
Si potrebbe anche capire se il gasteropode preferisce l'uno o l'altro "alimento", avendo al possibilità di tenere entrambe gli "alimenti" nella stessa vasca..."


Sì, infatti sarebbe senz'altro un "esperimento" interessante! Da quello che ho letto, in Natura si trovano solo o sull'uno, o sull'altro, non si è mai osservato (né cercato, credo), se possono spontaneamente "migrare" e con quali ripercussioni sul loro "fenotipo"; si è solo "constatato" che le popolazioni variano d'aspetto a seconda del tipo di ospite-alimento su cui vivono, e si è poi accertato che queste variazioni sono solo "fenotipiche", esteriori e "acquisite", e non corrisponderebbero a sostanziali variazioni nel genoma.... Ovviamente allevarle in acquario, in un ambiente "controllato", permetterebbe proprio quello che in Natura è intrinsecamente impossibile, cioè la pianificazione di un vero e proprio "esperimento": che potrebbe consistere, come suggerisci tu, nell'offrire loro una "scelta" in un ambiente confinato e ridotto, e osservare quindi le "preferenze"; oppure nel "trasferire", in vari stadii di accrescimento, degli esemplari dall'una all'altra fonte di cibo; non morirebbero di certo, ma si potrebbe constatare se/e in quale misura il loro "fenotipo" è reversibile, cioè se possono "cambiare aspetto" di nuovo, e fino a che età.

In realtà, io sostengo da sempre -e non solo io!- che la vera "Scienza" è proprio nella "Sperimentazione", da non intendere necessariamente in senso cruento, né tantomeno "crudele"; dalla semplice osservazione in "Natura" si può al massimo "osservare" e redigere un elenco di "fenomeni", così come essi spontaneamente si presentano (e gran parte delle "Scienze Biologiche" oggi si sta purtroppo riducendo a questo); ma la Scienza è nel porre quesiti, e nel trovare risposte a "domande" del tipo "...e se fosse così, cosa accadrebbe?", è così che ad esempio per conoscere davvero la struttura profonda della "materia", quella di cui siamo fatti e circondati, occorre ricreare delle condizioni "altamente inusuali", (come negli acceleratori di particelle), e interpretare le "risposte" sempre nuove e diverse (e soprattutto, altrimenti "inedite") che il Sistema di volta in volta fornisce... Senza bisogno delle condizioni "estreme" della Fisica delle Alte Energie, anche in Biologia si dovrebbero comunque elaborare "strategie" analoghe. E anche senza volerlo, già il più semplice "acquario", in quanto crea relazioni "inedite", può offrire sollecitazioni e risposte "nuove", perciò contenere potenzialmente più "Scienza" di anni e anni di sola osservazione in habitat (che pure è premessa necessaria, anche per avere una possibilità di "riferimento e confronto")


Citazione:
"Mi sorge una domanda forse stupida: ma la medusa non scappa? o meglio...come fà un gasteropode (animale lento per eccellenza) a "raggiungere" la medusa?"


Più esattamente, le Janthina si nutrono di Physalia, le "caravelle portoghesi", che sono "meduse" in senso improprio, sono più esattamente "Siphonophora" -colonie di "polipoidi" specializzati in funzioni differenti- http://it.wikipedia.org/wiki/Siphonophorae , credo che oggi siano addirittura considerate come "Classe" a sé fra gli Cnidari; si lasciano trasportare dalle correnti, non credo che possiedano mezzi di propulsione attiva, perciò i molluschi possono facilmente raggiungerle. (anche le janthina più che muoversi autonomamente, sono trascinate alla deriva sulla zattera galleggiante di bolle che secernono)
Si nutre di Physalia anche un altro Gasteropode completamente diverso, "Glaucus", http://it.wikipedia.org/wiki/Glaucus_atlanticus, un Opistobranco "limacciforme" senza conchiglia (nudibranchi-Aeolidaee), dal corpo appiattito blu-violetto e stranissimo perché le espansioni laterali del piede (o i "cerati"?) formano una sorta di pseudo-arti piatti, con estremità a forma di mani-dita e quasi prensili, da quanto ho visto sui documentari. Questo mollusco è capace quindi di nuoto "attivo", un po' come le (parzialmente affini) Aplysia, e perciò potrebbe predare altre specie di "meduse", anche se "mobili".

Edited by fabrizio3 - 28/3/2008, 00:21
 
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Andrea&Emy
view post Posted on 10/4/2008, 12:49     +1   -1




Sai che sono lento...

Probabilmente la Anentome ha conservato la radula (siluppandola al culmine della proboscide) (beh...cmq fra 15 giorni ve lo sò dire con certezza)

Ma Coralliophila Meyendorffii, avendo perso al radula, come lascera i tessuti dell'ospite per "infilarci" la proboscide?

CITAZIONE
potrebbe anche esserci qualche "gene migrante" che le Attinie nel corso del tempo hanno finito per "inserire" nel genoma dei loro ospiti, modificandone caratteristiche e comportamento, non sarebbe un caso unico.....

Questa cosa la vedo molto improbabile...dovrebbero solo esserci 2 "esseri" in grado di spostare DNA, i batteri (che hanno oltre al dna nucleare, del dna su un anello esterno al nucleo detto plasmide...poi possono duplicare e scambiarsi questo plasmide...passandosi quindi informazioni anche vitali...così nascono le resistenze batteriche agli antibiotici...) e i virus (il loro materiale nucleico si inserisce nel genoma della cellula "ospite"...vegono sfruttati dall'ingegneria genetica per questa loro caratteristica...)

 
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view post Posted on 12/4/2008, 00:12     +1   -1
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Ma Coralliophila Meyendorffii, avendo perso al radula, come lascera i tessuti dell'ospite per "infilarci" la proboscide?
Giustissima domanda Andrea!!! ...e finora non ne so nulla; posso provare a ricontattare quell'esperto di Murici, che mi aveva mandato anche due articoli extra; ma è un genetista, non un anatomista per quanto ne so, forse però potrà indirizzarci a qualche altra pubblicazione...
In ogni caso, qui la "radula" non serve: la radula è una specie di "nastro raschiante", ricoperto da file di dentelli il cui numero e forma è essenziale per la classificazione, ce l'hanno sia le "terrestri" che le "acquatiche-marine", ma serve fondamentalmente a "raspare", mentre la Coralliophila si limita a succhiare fluidi, come da una cannuccia. Di sicuro, come tu dici deve perforare i tessuti, può darsi che abbia qualche sottile stiletto, o l'estremità della proboscide forgiata a mo' di ago, potrebbe essersi formato un inspessimento calcareo sulla punta... io vedevo solo questa sottile "cannuccia", dall'aspetto molle, che sprofondava nei tessuti dell'attinia.

Poi, ho trovato che effettivamente i Buccinidae (quindi forse anche Anentome) hanno secrezioni velenose nella radula, "ammine quaternarie", usate per uccidere la preda, e potenzialmente nocive (solo in quantità elevate) anche per noi; la proboscide l'avrà lunga, perché deve "aggirare" la conchiglia delle prede; cmq sarai tu fra tutti noi il primo fortunato a vederle "in azione"!!!


CITAZIONE
potrebbe anche esserci qualche "gene migrante" che le Attinie nel corso del tempo hanno finito per "inserire" nel genoma dei loro ospiti, modificandone caratteristiche e comportamento, non sarebbe un caso unico.....

Questa cosa la vedo molto improbabile...dovrebbero solo esserci 2 "esseri" in grado di spostare DNA, i batteri (che hanno oltre al dna nucleare, del dna su un anello esterno al nucleo detto plasmide...poi possono duplicare e scambiarsi questo plasmide...passandosi quindi informazioni anche vitali...così nascono le resistenze batteriche agli antibiotici...) e i virus (il loro materiale nucleico si inserisce nel genoma della cellula "ospite"...vegono sfruttati dall'ingegneria genetica per questa loro caratteristica...)


Anche qui hai perfettamente ragione: e in effetti, io supponevo l'intervento di batteri, o di (retro)virus, come possibili "mediatori" di un tale scambio! Virus e retrovirus sono ovunque, e questo potrebbe essere in realtà un processo molto più diffuso, in natura, di quanto non immaginiamo... Io lo "intuii" per la prima volta 12 anni fa, essendo appassionato di "piante grasse", tipologia che come è noto riguarda in modo "trasversale" un gran numero di Famiglie botaniche del tutte "diverse", come Cactaceae e Euphorbiaceae, che subiscono il fenomeno evolutivo noto come "convergenza ecologica" ( e morfologica). Poi, si sa che l'habitat desertico è un fattore di "pressione selettiva" per l'evoluzione di succulente, ma altre specie (anche nella stessa famiglia) si evolvono adottando strategie distinte, come "tuberi" (o caudex) sotterranei fatti a mo' di fiasco, oppure sviluppando il cosiddetto "habitus ericoide", ossia foglioline piccole e aghiformi che riducono al massimo la traspirazione. Nei deserti del Sudafrica (Namib, Kalahari), si trovano tutte quante queste tipologie, anche in una stessa famiglia; gran parte delle Euforbie locali (ma anche delle "margherite" o delle Apocynaceae (oleandri ecc), hanno aspetto di Cactus. Nei sub-deserti d'America, i Cactus dominano, ma esistono anche specie minori di Euforbie, anch'esse "succulente". Il Deserto più grande del mondo si trova in Australia; a rigor di logica dovrebbero esservisi "evolute" succulente più o meno "cactiformi", dalle famiglie locali, e invece... le "succulente" endemiche in Australia sono praticamente inesistenti! Ci sono sì delle specie di Euforbie, adattate al deserto, ma tutte queste hanno "optato" per il già detto habitus ericoide, piccole foglioline per ridurre la traspirazione, niente parti "succulente" che accumulano acqua... Non riuscivo proprio a capire il motivo... anche perché, una volta trasferite in Australia, "Fichi d'India", altre Cactacee ed Euforbie succulente si sono trovate benissimo, diventando anzi un flagello e un serio problema di infestazione; allora perché in milioni di anni non se ne era "evoluta" nessuna simile sul posto?
Mi ci arrovellai per mesi, poi mi venne in mente che la prima "mutazione-succulenza" potesse essere avvenuta in una singola specie in Africa o America (quando erano ancora unite o quasi), poi, grazie a virus (e agli onnipresenti Afidi o "pidocchi verdi", che ne sono efficientissimi vettori), questa "succulenza" avrebbe potuto "contagiare" a caso varie linee evolutive colpite, anche in Famiglie molto diverse; l'Australia, distante, ne sarebbe rimasta semplicemente tagliata fuori...
La "succulenza" può manifestarsi a carico di varii tessuti, ma è fondamentalmente una ipertrofia delle cellule del "parenchima acquifero"; così pensai che potesse anche non essere un "trasferimento di geni", ma addirittura l'effetto di un'infezione, cioè la "manifestazione patologica" (ma vantaggiosissima, in habitat aridi) di un virus; che come tale, potrebbe aver ugualmente "contagiato" famiglie diverse, senza passare attraverso i gameti (trasmissione "orizzontale"), per integrarsi infine nel Genoma, come un qualunque "gene"; tanti virus provocano riduzioni, aplasie o al contrario crescite abnormi di singoli tessuti o organi.... Tutto questo lo scrissi nel '99 su un articolo per un giornale dell' Adipa, un'associazione botanica amatoriale (ma anche con studiosi, biologi ecc), e quasi mi presero per matto, quei pochi che ne capivano... Ma già nel 2002, un simile "trasferimento orizzontale" fu accertato nel genere Gnetum, cosmopolita, e gli autori lo attribuivano proprio ad afidi vettori a loro volta di virus. Poi i casi di riscontro hanno preso rapidamente a moltiplicarsi, sia per Piante che per Animali (prima come dici tu si riteneva possibile in natura solo per i Procarioti), e ad esempio si è scoperto che la Placenta si forma grazie a un Retrovirus (che guarda caso anche qui i Marsupiali, "isolati" in Australia o Sudamerica, non hanno), e su questo ho pochi giorni fa scritto -polemicamente :P - proprio sul forum di Simovit! C'è ora addirittura un interessantissimo sito che se ne occupa, http://www.panspermia.org/archindex.htm --> insieme ad altre questioni "di frontiera".
Ancora non so però, se sia vera la storia della "succulenza virale" da cui ero partito... ma il "principio" parrebbe valido; perciò, chissà che non ci sia anche in questo caso un gene-virale o veicolato da virus, che, nel corso dell'evoluzione (quindi non in modo "immediato ed automatico") l'Attinia è riuscita a trasmettere ai propri ospiti-commensali? Potrebbe agire sull'attivazione-disattivazione di uno dei due cromosomi X, anche parziale, da far "mascolinizzare" o "femminilizzare" l'ospite (ad esempio negli insetti -come le api- il maschio ha semplicemente una "X" in meno, niente "Y").
Cmq è solo per ora una mia remota e azzardatissima ipotesi, tanto per dire; spero che presto ci siano studi e approfondimenti genetici...

Edited by fabrizio3 - 12/4/2008, 20:51
 
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view post Posted on 21/5/2008, 21:09     +1   -1




Sai che sono lento...ma poi piano piano leggo e rifletto....

CITAZIONE
ANDREA: Ma Coralliophila Meyendorffii, avendo perso al radula, come lascera i tessuti dell'ospite per "infilarci" la proboscide?
FABRIZIO: posso provare a ricontattare quell'esperto di Murici

Questa sarebbe un'ottima idea...

CITAZIONE
Retrovistus & Co

La cosa dei retrovirus che trasportano da un animale all'altro è un pò strana per me...anche perchè in quel caso si tratterebbe puramente di caso...l'animale non ceciderebbe se "mettere" nei virus che si creano dentro di lui del RNA o DNA...e no potrebbe nemmeno scegliere quale pezzo di DNA!!!

Ok per la storia delle succulente...ma lì da quello che ho capito non si parla di trasferimento di materiale genetico...ma semplicemente di un "infezione vantaggiosa"...

 
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12 replies since 5/12/2007, 13:57   602 views
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