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ciao Mario meno male pressappoco come pensavo, conchiglia giovane e ancora abbastanza elastica, in crescita, e la riparazione è stata veloce ( non fidarti troppo, ci saranno ancora punti critici, evita sempre di prenderla dalla conchiglia). Fortunatamente non c'erano state lesioni a organi vitali, come avevo supposto da subito, e la frattura era abbastanza netta; grazie a questo ha potuto uscirne indenne

Cambiamenti di colore in questa fase possono dipendere dall'inspessimento della conchiglia; quando è ancora sottile, come nel caso delle Cantareus (che restano sottili anche da adulte), l'interferenza con la colorazione dei tessuti molli sottostanti crea effetti diversi, rispetto a quando la conchiglia è più calcificata e dunque piu opaca.

Ora promette per il meglio

ciao Dani, e grazie a te per la ...pazienza oltre che per l'apprezzamento delle nostre interminabili riflessioni aggiunte! Le chiocciole hanno evidentemente questo potere evocativo...!

-In effetti non credo che esistano proprio linee-guida online per questo specifico problema ...già l'allevamento domestico in sé, di Cantareus o altre nostrane, è un'eccezione che in pratica trattiamo solo noi

-Allora, anzitutto nessuno strumento! I tessuti sono delicati, ma anche l'epifragma è abbastanza fragile e non serve nulla per forzarlo. Dipende poi da quanto si è consolidato ( con una foto che posterai, al momento opportuno, potremo valutarlo approssimativamente anche a occhio).
Ne producono di spessori diversi, in base a quanto ''prevedono'' di rimanere in riposo; quello prodotto a inizio estate o anche prima, che dovrà proteggerle dalla disidratazione per i mesi estivi, è solitamente bianco intenso, convesso e spesso.
Anche se ne avesse già prodotto uno di questo tipo ( improbabile, ma possibile che in casa percepiscano le stagioni in modo diverso), basterà appoggiarla (dalla parte dell'epifragma - in pratica come starebbe appoggiata normalmente) per una mezz'ora in circa mezzo cm d'acqua. Se non esce, questo avrà però ammorbidito un po' l'epifragma, che a quel punto potremmo incrinare, delicatamente, premendovi contro col polpastrello del pollice, fino a sentire l'incrinatura. Poi andrà ricollocata nello stesso bagnetto, stessa posizione di prima; e anche una minima crepa nell'epifragma dovrebbe, a quel punto, permettere all'acqua di penetrare e idratare i tessuti, 'svegliandola'.
E' un processo che può essere rapidissimo, ma anche richiedere un'ora o piu.
In ogni caso, se dopo mezz'ora non è uscita, consiglio di controllare ( ci manderai foto) e semmai ripetere il bagnetto, che comunque non dovrebbe prolungarsi troppo /una chiocciola sana non annega mai in condizioni del genere, ma una eventualmente debilitata, potrebbe pure...)

Se vuoi controllarla per vedere se e come ha formato l'epifragma ( è opercolata), puoi farlo ma, come ti raccomanda anche Mario, è opportuno poi riposizionarla alla stessa profondità e nello stesso punto, pressappoco /che potrebbe aver scelto per lo specifico livello di umidità).
Quando si riposiziona, è meglio che l'apertura (con l'epifragma) ''guardi verso l'alto'', l'opposto insomma di quando la mettiamo nel piattino per il bagnetto di risveglio.

-Volevo anche suggerirti di controllare la piccola ; fanno anche loro bei letarghi ma data la taglia ridotta rischiano maggiormente di disidratarsi e deperire; viceversa, tenerla sveglia e alimentarla (se mangia) non la ''stressarà'' troppo, perché da piccole il metabolismo è più elevato.

Sarà sufficiente di sera nebulizzare solo lei e l'eventuale pezzo di foglia di insalata su cui si trova, senza nebulizzare e bagnare troppo il resto del terrario.
Facci sapere

è assolutamente così Mario : a Schemi generali e ''universali'' si affiancano, necessariamente, nel ''Particolare'', aspetti specifici e unici. Sono due aspetti non contrapposti ma complementari : un po' come in un radiosegnale la Frequenza portante, e la ''frequenza modulante'', di valore medio molto più basso, ''irregolare e imprevedibile'' ma che proprio per questo infonde Informazione, specifica e unica, a quello che sarebbe altrimenti solo una specie di radiofaro.
Questa integrazione di Processi a ''passo differente'' somiglia anche al modello dei processi cognitivi e decisionali, che D. Kahneman espone nella sua opera Thinking, Fast and Slow.
Possibile anche che Proprietà Nuove e specifiche emergano dall'interferenza tra Schemi diversi, come a formare dei mosaici, anche questi unici.
Esiste anche una recentissima teoria evoluzionistica, delle ''Risonanze Evolutive'' basata su analogie ondulatorie, che resta tuttavia estremamente vaga e indeterminata, sebbene basata su solidi principii di Fisica.

Comunque entrambi i Livelli sono fondamentali per capire meglio ogni singolo Fenomeno ed Ente reale; senza mai dimenticare che si tratta di aspetti analizzabili separatamente, ma mai concretamente separabili.

Senz'altro potremo approfondire, magari in un topic dedicato... più che altro per non intasare il topic di Dani che richiede concretamente informazioni per la gestione delle due chioccioline - scusa Dani

esattamente Mario o almeno è assai verosimile... c'è da ritenere davvero molto probabile che sia proprio così! Schemi Organizzatori simili potrebbero permeare e ''informare'' aspetti della Realtà in apparenza molto diversi... in fondo, la Scienza moderna nasce con qualcuno che riuscì a individuare uno ''schema comune'' in Fenomeni esperienzialmente tanto diversi, come orbite dei Pianeti / ''sorgere/tramontare'' del Sole, flussi delle maree, e oggetti che cadono a terra!

Altrove, queste Analogie sono meno rigorose, anche se forse più evidenti, e la Scienza ufficiale (non sempre a ragione) ne diffida...
Ma la stessa Spirale che osserviamo nelle chiocciole, è matematicamente riscontrabile in fenomeni ed enti tanto diversi, dai vortici alle galassie...!

La stessa '' evoluzione '' molto probabilmente ( ci sto riflettendo molto) non è un processo '' casuale'' come ormai si dà per scontato, ma obbedisce senz'altro a una ''Canalizzazione preesistente'' - cosa che, fra l'altro, consente i cosiddetti ''parallelismi'' e ''Convergenze Evolutive'', che la Selezione operata dall'Ambiente può al massimo accogliere/rigettare, ma che non potrebbe mai in alcun modo ''creare''.

E il comune adattamento alle lunghe estati asciutte del Mediterraneo ( o altre località a clima similare) , di cui gran parte delle ''bulbose'' sono originarie, ha semplicemente attivato, ''chiamato a esistere'' un Percorso Comune, con similitudini addirittura tra Regno Vegetale e Animale; nei limiti, naturalmente, in cui la Compatibilità tra Organismi diversi può materialmente consentirlo.

Spero che la piccola, bellissima Eobania perlacea che hai trovato possa uscire prestissimo dalla fase critica, e offrirti l'occasione per cogliere una Nota appena diversa dall'altra, nella comune Sinfonia di cui fanno parte

grazie Mario in effetti pensavo che le analogie si estendono anche all'aspetto gestionale pratico... vero sì che un bulbo /rizoma / tubero esibisce una criticità minore, non muore così di colpo ( tranne che in caso di eccesso idrico = marciume, che non a caso è punto critico anche per le Cantareus in estivazione!), ma le necessità, gli accorgimenti e i rischi connessi sono pressappoco della stessa natura...

Figurati Dani ci mancherebbe siamo qui apposta...

Mario è vero, questa ''forzatura'' aiuta anche ad ampliare la nostra percezione del rapporto con Mondo Animale Consiglio sempre in questi casi di allevare, ''parallelamente'', anche una specie che dia un po' più di ''soddisfazione immediata'', mentre intanto si impara a conoscere e apprezzare la diversità della prima, che ''fa la preziosa''... è un po' come gestire quelle bulbose, che vanno accudite, ''riposte umide'' per l'inverno, dimenticate o quasi in estate, e tutto, per un paio di settimane soltanto di effimere, ma attesissime e apprezzatissime fioriture Loro sono un po' così, e non a caso anche i loro cicli, caratterizzati da lunghi riposi sotterranei, hanno molto di simile, a ben pensarci...!
Poi, ci sono fiori che rallegrano con la loro presenza in modo più continuativo.... ma entrambi questi aspetti si completano a vicenda, se impariamo ad apprezzarli

Mario ha condiviso le tue preoccupazioni, comprensibilissime avendo a che fare con un animale così criptico, enigmatico, il cui stato di salute inevitabilmente sfugge al nostro -per quanto approssimativo- rilievo visivo...

E' difficile ''rassegnarsi'' all'idea di questa gestione un po' alla cieca, ci si mette un po' ad abituarcisi ; ma lasciandole per lungo tempo indisturbate, curando solo di non alterare il livello di umidità (né bagnato, né secco), dobbiamo star tranquilli per aver assicurato loro le condizioni migliori!

ciao la specie in sé ha una ''dormienza'' che occupa oltre il 90% della loro vita, e sarebbe bene assecondarle il piu possibile...

Se la lasci dormire anche per un mese, va bene; devi evitare che sia esposta a temperature elevate, ed evitare che il substrato sia bagnato. Contieni le nebulizzazioni solo al livello minimo, che mantenga la terra appena fresca ma mai bagnata.

La piccola puoi anche svegliarla, forse è meglio; ma che si interri e riposi è assolutamente normale anche per le piccole

ciao Lili dovrebbe trattarsi dell'apparato copulatore, che inizia a sporgere, segno che è vicina alla maturità. Normalmente è invisibile, ma o in periodi di accoppiamento, o nella fase di maturazione è abbastanza frequente che sporga, più o meno visibilmente.
Niente dunque di anomalo

ciao Mario abbastanza normale che non abbia mangiato, e non solo a causa del trauma (penso ormai non sia piu per quello). Potrebbe alimentarsi stanotte; ma sarebbe meglio se restasse, per almeno 2-3 giorni, del tutto in riposo e immobile, con bassa umidità che propizi il persistere in questo stato di quiete, importante per la riparazione della conchiglia.

Per come striscia sul cibo, per l'aspetto del corpo, direi che sta bene e non mi preoccuperei per eventuali postumi del trauma ; che deve comunque ripararsi del tutto, beninteso

la aspettiamo

ciao Mario no mi riferivo proprio alla Eobania è 'gonfia' (come anche giusto che sia) e questo ''allontana'' le due parti ora divise della conchiglia... non dico certo di farla ''sgonfiare/disidratare'', si ''risalderà'' lo stesso ma temevo che, se dovesse idratarsi ulteriormente, la saldatura potesse risultare ancora più difficile...
Comunque la vedo bene, e il tipo di frattura per quanto esteso dovrebbe essere riparabile....

Non capisco se la ''A'' è effettivamente un pezzetto di conchiglia... Se dal vivo puoi accertarlo, e se ti risulta mobile/ esposto, puoi anche provare a levarlo, agendo con massima delicatezza con la punta di uno stuzzicadenti tenuto a lungo a mollo (per ammorbidirla).

Se riuscissi a spostarlo facendolo scivolare nel mezzo della zona vuota, meglio ancora. Sarà intrappolato nella cartilagine che dovrebbe prestissimo formarsi, contribuendo alla sua solidità. Se resta sotto, non so cosa possa provocare ma comunque il mantello stesso può riassorbire calcio dagli strati interni, quindi non preoccuparti : non è - per dire - come sarebbe per noi vivere con una scheggia, un proiettile o un pezzo di vetro ''incorporati'' in qualche parte del corpo, se è quello che temi

Nel dubbio, quindi, ti consiglio di lasciarla così (anche per non colpevolizzarti dopo se dovessi per accidente sbagliare qualcosa...!)e in ogni caso, a valutare bene, cambierebbe poco o nulla.

Ne esistono Mario Qui magari la foto lo accentua un pochino, ma è davvero molto simile al colore naturale di alcune che ho visto. Avendo una conchiglia molto sottile, il colore risultante deriva dall'interferenza tra quello della conchiglia,e quello dei tessuti sottostanti. Se sono nero-pece ( abbastanza rare) la conchiglia appare marrone; se sono grigie (caso piu tipico) appare verdolina, piu o meno scura e infine, se hanno corpo bianco, come a volte accade, la conchiglia appare di questo giallo con toni verdolini, appunto quasi ''fluo''.

....grazie
Con le Achatina meglio di no ( se la appoggi provvisoriamente può anche andare, ma in teoria potrebbe ''passargli'' qualche patogeno a voler esser scrupolosi) e se sono molto voraci potrebbero anche ''assaggiare'' la conchiglia (caso limite questo, ancora più raro del primo).

Più che altro hanno esigenze diverse : per es le Cantareus hanno un lungo ''riposo estivo'', in cui sprofondano nel substrato, che dovrebbe essere di terra argillosa, preferibilmente, perché è quella che meglio trattiene l'umidità senza fare ''bagnato'', che per loro durante il letargo è molto nocivo.

Se possibile, vivono bene in terrario o box esposti a temperature vicine a quelle esterne; soffrirebbero a esser ''scaldate'' per tutto l'anno.


Non è facile ''capirle'' al primo colpo per via di queste loro diverse esigenze; ma in fondo sono addirittura meno impegnative delle altre, perché ''dormono'' per forse oltre il 90% della loro vita


Qualunque sia la sistemazione che potrai offrirle, saprò consigliarti e seguirti

ciao è una Cantareus apertus , specie tipica / esclusiva del Centro-Sud, soprattutto aree costiere (ma a Sud si addentra maggiormente nell'entroterra) e il tuo è uno dei rari casi di rinvenimento ''in habitat'', di solito si trovano come 'clandestine' in insalate o broccoli, come in diversi casi qui sul forum!
Leggi intanto questo topic per avere idea di come gestirla, ma ti seguiremo comunque nello specifico per ogni dubbio o imprevisto!
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