Posts written by fabrizio3

ciao Sergio , ho letto il tuo messaggio e ti rispondo direttamente qui Intanto quoto Mario, che sta allevando una C. apertus con successo da circa un anno, superando due periodi critici.

La formazione del ''tappo'', epifragma, non è automatica, avviene quando le condizioni sono tali da indurre la chiocciola al letargo/biostasi, o quando la sua fisiologia interna la avvicina a questa condizione.

In genere, quando c'è caldo e l'umidità diminuisce.

Il terrario è molto bello, ma lo strato di substrato è troppo poco per una Cantareus apertus, per farle fare letargo estivo.... dovrebbe essere almeno una decina di cm, ma meglio anche molto di piu, come suggerisce Mario.

Consiglio terra argillosa di campo : la fibra di cocco va molto bene per le Achatina proprio perché resta sempre umida (se si secca diventa polverosa e non ci camminano neppure), ma ha una struttura e proprietà fisico-chimiche che la rendono inadatta al letargo estivo della Cantareus; e in generale, non va bene per la maggior parte delle nostrane, che alternano periodi brevi di umido = attività, a caldo-secco = riposo, letargo estivo.

Non so che dirti sul fatto che ''non entra tutta nel guscio'' ; non lo ho mai osservato, ma non vorrei che si fosse ''idratata'' troppo, gonfiandosi... basterebbe comunque ridurre l'umidità e le nebulizzazioni, in caso. Potrebbe anche essere una tua impressione, visto che sei ''nuovo'' con questa specie di chiocciola e non ne hai ancora pratica : di solito le Cantareus hanno aspetto ''cicciotto'' e potresti percepire in modo ''esagerato'' una condizione che, invece, rientra ancora nella normalità

Il ''problema'' è anche dato dalla piccolissima Oxyloma, che ha invece bisogno di umidità continua....

Ma se usi terriccio di campo argilloso, e crei una piccola zona ''umida'', con cortecce, magari a ricoprire una piccola piscinetta ( chiedi al negozio per rettili, ne hanno di graziosissime di aspetto naturale, e di tutte le misure), potrebbero tranquillamente convivere. Potresti creare una parte più elevata, accumulandovi piu terriccio, e una piu bassa, da crearvi una micro zona umida (basta davvero poco per la Oxyloma, purche possa far affidamento su una porzione di substrato che non asciuga mai, e su una 'piscinetta').

Facci sapere come procede

Edited by fabrizio3 - 13/4/2024, 04:32

ciao, l'aspetto è normalissimo, ha formato un epifragma - quel ''tappo''- solido come quello che formano per letarghi lunghi.

Spero che sia rimasta con un minimo di umidità, il letargo è stato lungo per stare in casa...

Ora direi senz'altro di provare a svegliarla : immergila in mezzo cm di acqua, per un paio d'ore ; se non succede nulla, premi leggermente col polpastrello del pollice l'epifragma, molto lentamente, fino a sentirlo incrinare appena. Allora fermati, e reimmergila nel bagnetto.
Se è viva (dovrebbe esserlo ma non si sa mai) dovrebbe svegliarsi ed emergere; può impiegare pochi minuti così come un'ora o più, tienila d'occhi e anzi, se collochi direttamente in terrario il coperchietto/tappo o altro che usi per il bagnetto, è senz'altro piu sicuro.

facci sapere

ciao Franziska dev'esserci un modo di ''comprimerlo''...ma se carichi per es su youtube, lo accetta tranquillamente ( io ho aperto un canale, ci vuole pochissimo, appositamente per postare, e poi ripostare qui, video su chiocciole e altro di correlato).

esatto, come dice Mario l'unico eventuale problema delle acque potabili è rappresentato dal cloro, o da tracce di metalli pesanti (tossico per loro il rame, possibile contaminante traccia in caso di tubature vecchie).
Comunque, di rado raggiunge livelli tossici, anche perché sarebbe di rilievo sanitario anche per noi.

Puoi anche bollire l'acqua del rubinetto, e lasciarla raffreddare, così che tracce di cloro possano evaporare, se ci fossero ( vero che il problema è rappresentato dalla clorurazione di molecole organiche, teoricamente cancerogene, ma direi che è un rischio irrilevante).

La presenza di calcio invece è innocua, anzi potenzialmente utile, come diceva Mario.

Stranissimo che si sia interrata una Theba

Ma come dicevo, quando si interrano stanno sempre ''in salute'', perché richiede energie. Resta da capire il motivo...

Fammi sapere, se e quando è uscita dopo la nebulizzazione serale, e se si è alimentata

ciao Antonella andrebbe anche bene, come dimensione ( a parte limitazioni sulla arredabilità interna) e anche come copertura, se la facciata anteriore restasse aperta, a rete.

Ma anche soluzioni piu grandi e con maggiore ventilazione vanno bene, vedremo cosa puoi realizzare...


Chi si è interrata? Per le Eobania è raro e insolito che lo facciano, anche se con un repentino picco di calore forse è in cerca di umidità. Così ''alla cieca'' non saprei dirti... ma in ogni caso è un processo attivo, che indica che la chiocciola sta bene, ed è meglio osservare senza intervenire

....se vuoi ''salvarle'' fai pure, non daranno nessun fastidio

Per il video, vediamo come si può fare.... ci terrei a vederlo

speriamo... se è abbastanza umido e ci sono ripari, potrebbe farcela...

è scattato per loro il momento critico
Bellissimo poterlo osservare, non è facile e, all'aperto, avverrebbe nelle ore di buio e in anfratti umidi e poco accessibili...

ciao non ti consiglio di nebulizzare, semmai solo la sera e , diciamo, ogni due giorni; se si inzuppa il substrato, il loro riposo sarebbe disturbato, con possibili ripercussioni sul loro metabolismo

Lo stesso per le verdure; se le togli ogni giorno comunque, almeno elimini il rischio di marcescenze dannose.

Potresti estrarle con cautela per renderti conto (posta poi qualche foto, in caso) se sono in letargo, o solo in una fase di riposo ''leggero'' ; dovresti poi ricollocarle alla giusta profondità, il più possibile vicino a dove si trovavano.
Facci sapere

ciao la lesione ha lasciato esposta almeno un terzo della cavità del polmone, se potessi metterla provvisoriamente al riparo in un mini box con scottex bagnato sul fondo, per qualche giorno, sarebbe meglio...

Il rischio in questi casi è anche che possa formarsi un'erniatura, sotto la lesione ( i tessuti premono, e sporgono da sotto come una bolla rigonfia). Se dovesse verificarsi, posso suggerirti un modo, del tutto sperimentale ed empirico, per ''riparare'' la conchiglia in modo da comprimere i tessuti riducendo l'edema.
Ti servirebbe intanto un guscio di chiocciola simile (in giardino dovresti trovarne), ma al limite anche un guscio d'uovo, della curvatura giusta.

Ma non è detto che occorra : se va bene, ed entro un paio di giorni non noti erniatura dei tessuti, la conchiglia dovrebbe riformarsi velocemente, ora sono in piena fase di crescita.

Purtroppo è proprio quella porzione, di recentissima formazione, a essere ancora molle e facile a incrinarsi o staccarsi. In genere, si consolida in pochi giorni.

Tienici aggiornati

ciao Antonella sembra piu piccolo di quello che pensavo, ma eventualmente sarà limitativo solo per l'arredamento ( piante , vasi ecc) mentre le chiocciole vi si troveranno senz'altro a loro agio
Anche il fatto che sia chiuso su tre lati, più il tetto, limita la luce solare disponibile... ma ci sono piante sciafile, come appunto l'edera, che vi possono crescere benissimo.
assolutamente poi fori di scolo servirebbero per qualsiasi pianta.

Potresti prendere un paio di vasi lunghi a cassetta, meglio ancora se di coccio che traspira, e provvedere uno strato di argilla espansa o lapillo sul fondo, per ridurre ulteriormente i ristagni ; importante però è che ci siano almeno 10 cm di terra scavabile/utile per le chiocciole, che nel caso delle specie che ospiti finora serve principalmente per la deposizione delle uova (che avverrà sperabilmente in autunno, per le Eobania).


Capisco il problema del calore, anche qui al Centro non lo sopporto e immagino da te ... Spesso le case e i centri abitati (non so se sia molto asfaltato intorno) creano la c.d. ''isola di calore urbano'', e una piccola struttura potrebbe riscaldarsi di un paio di gradi in più, in definitiva, rispetto alle campagne circostanti.

Ma considera anche che si tratta, anzitutto, di specie ''urbanizzate'', sinantropiche come tecnicamente si dice; quindi già assuefatte alle condizioni di città, essenzialmente quelle climatiche.

Evitando insolazione, e la casetta per come è fatta dovrebbe evitarla, la temperatura sarà assolutamente tollerabile per loro. Potresti anche usare degli asciugamani che pescano in una bacinella, in estate, per rinfrescare ulteriormente, se proprio ci fossero picchi anomali.

Insettini varii possono diventare problematici in ambiente chiuso, in terrario; ma in una sistemazione che comunica con l'esterno, non dovrebbero mai proliferare al punto di concentrarsi in modo dannoso.
Fammi sapere, e spero che tuo marito ti aiuti già dal prossimo weekend ad avviare il progetto

ciao Antonella scusami se non rispondo immediatamente, entro ''tardi'' nel forum in genere ma non preoccuparti, ti seguo (spero anche altri si aggiungeranno per consigli, piu pareri abbiamo e meglio è) e lo faccio ben volentieri: sono curioso di veder finalmente realizzata la casetta delle chiocciole

penso che una cappa ''pesante'' sia buona idea, sia per far da tettuccio sia per dare stabilità alla struttura. Controlla che il metallo non presenti, nella faccia rivolta verso l'interno, parti ossidate che potrebbero ''spolverare'' dentro lo spazio abitato (scrupolo estremo comunque )

i materiali che hai recuperato sembrerebbero adatti, vediamo appena inizi ad assemblarli.

inoltre forse sarebbe opportuno ricoprire il tettuccio metallico, sul lato esterno, con una stuoietta, tipo quelle fatte di piccole canne intrecciate; a parte l'estetica, eviterebbe che si infuochi se il sole lo colpisce, in estate.

Terra è assolutamente necessaria, anche se non è detto che debba occupare tutta la superficie del fondo, essenziale comunque per deporre le uova. Poi, che sia di vasi e vasetti sparsi, o qualcosa tipo cassetta unica, va bene ugualmente.
Forse una cassetta unica sarebbe piu naturale, da poterci ricostruire dentro un mini-paesaggio. Ma anche una collezione di vasi, anche di varia grandezza, potrebbe risultare grazioso.

Importante è che abbiano sempre accesso a zone di terriccio ''scavabile''.

Se vuoi coprire di terra tutto il fondo, ti conviene usare delle ''vaschette''' per es come quelle bianche rettangolari spesso presenti tra i casalinghi, anche nei negozi cinesi; ce ne sono anche di piu alte, necessarie queste solo se volessi allevare Cantareus apertus.

Se vuoi ''tappezzare'' la base con una serie di cassette piene di terra, giustapposte, per es 2 x 2, devi comunque controllare che non ci siano interstizi, nei quali potrebbe incastrarsi qualche chiocciola sfuggendo alla vista ( siccome in genere sono tutti prodotti a pareti oblique, variamente (e inutilmente ) arzigogolati, farle combaciare senza lasciare punti critici può essere un problema

meglio a questo punto, se metti delle cassette plastiche con la terra dentro, lasciarle un po' distaccate tra di loro, piantandoci qualcosa semmai (per es ederine) che, crescendo, copra in mondo naturale i bordi e le discontinuità. Ma qui saranno anche le tue preferenze estetiche a guidarti

Potresti anche combinare le due soluzioni, un paio di cassette sul davanti, e 3 vasi medio grandi sullo sfondo, con alberelli ed essenze robuste, nanizzabili e a lento sviluppo (tipo bosso, lentisco, mirto.... alcune chiocciole potrebbero apprezzarli molto come supporto per il letargo estivo).

Come altezza, 80 cm vanno bene, non occorrono altezze estreme per le chiocciole, se sono poi all'aperto e possono dunque facilmente individuare una zona piu asciutta e ventilata. Limita semmai solo le essenze vegetali introducibili; ma piante come quelle che ti ho indicato sono facilmente contenibili anche a dimensioni molto più ridotte.

Facci sapere come procede

ciao Aurora e benvenuta nel forum
La tua chiocciolina è una Cantareus apertus, sulla quale abbiamo scritto, e stiamo scrivendo molto anche in questo periodo, perché è quello in cui più spesso capita di trovarle, generalmente in broccoli o carciofi ma anche in altre verdure.

Le informazioni che hai letto riguardano gestione di chiocciole tropicali, per lei va benissimo la temperatura ambiente e anzi, le farebbe bene svernare in letargo in ambiente piu freddo di quello domestico. Principale problema è il letargo estivo, che richiede uno spessore di terra argillosa /quella comune da campo incolto, quella che ''fa le crepe'' in estate quando è secca, per capirci), in cui sprofonderà di diversi cm per ripararsi dalla disidratazione; questa terra deve mantenersi appena fresca/umida, come la terra di campo in estate se si scava un po', non deve mai esser bagnata, assolutamente, ma nemmeno secchissima.

Comunque è una chiocciola che, letargo o meno, ama trascorrere la maggior parte della sua vita seppellita nel terreno, uscendone la notte se è umido ( esce solo in rare occasioni in natura, in pratica).
Normalissimo quindi il suo comportamento Non lo valuto dalla foto, ma ti raccomanderei uno spessore di terra di almeno 5-6 cm ( da aumentare eventualmente per l'estate per le ragioni che ti dicevo, valuteremo meglio come).

Ti consiglio di tenere la terra fresca, mai ''bagnata'', nebulizzando un po' semmai solo alla sera, quando esce in cerca di cibo, con soste eventuali (normali anche quelle) sul coperchio.

Facci sapere come procede

P S vedo ora la risposta di Mario, che ne ha una da oltre un anno e può egregiamente seguirti per esperienza diretta

grazie Non preoccuparti, se si è svegliata così facilmente vuol dire che ancora non era sprofondata in biostasi; e se non ha perso nessun ''tappo'' bianco sull'apertura, vuol dire che non era neppure in preparazione per il letargo.

Ora risistemala semplicemente sul terreno, offri un po' di cibo e nebulizza; se vuole, provvederà da sola a interrarsi di nuovo